<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Il divieto di circolazione delle auto diesel Euro 5 previsto per quattro regioni sarà posticipato di un anno | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

Il divieto di circolazione delle auto diesel Euro 5 previsto per quattro regioni sarà posticipato di un anno

Al di là degli errori commessi in passato IMHO bisogna chiedersi se la situazione attuale, incentrata sul trasporto privato, sia reversibile o meno.
Io sono dell'idea che certe grandi opere fossero più facili da realizzare in passato.
Non tecnicamente magari ma sia economicamente che ideologicamente.
Oggi temo che non sia possibile implementare il trasporto pubblico che in molte zone non esiste proprio perché costerebbe troppo e per trovare le risorse occorrerebbero sacrifici che sempre secondo me oggi sarebbero più difficili da accettare.
Allo stesso modo credo che si debba guardare la questione del ricambio del parco auto circolante.
Ammesso che abbia senso a livello ambientale temo che la nostra società non possa permettersi di rinnovare il parco auto circolante con maggiore frequenza.
Siamo arrivati a ipotizzare il limite massimo di 10 anni per le vetture diesel,imho un lasso di tempo estremamente breve.
Si può pensare che una volta eliminate le vetture a gasolio non sarà più necessario imporre dei blocchi alla circolazione ma io non ci credo.
Se,come purtroppo è ipotizzabile, la qualità dell'aria non migliorerà in maniera repentina le norme diventeranno sempre più stringenti perché chi amministra deve dimostrare di aver fatto qualcosa.
Ma è inutile girarci intorno essere puliti costa.
Io vedo poi verosimile uno scenario in cui non faremo i cinesi, andando in giro su vetture elettriche, bensì gli olandesi andando in giro in bicicletta.
Molto meno appetibile ma più facile da realizzare a livello economico e di infrastrutture.
 
Ma è inutile girarci intorno essere puliti costa.
Io vedo poi verosimile uno scenario in cui non faremo i cinesi, andando in giro su vetture elettriche, bensì gli olandesi andando in giro in bicicletta.
Molto meno appetibile ma più facile da realizzare a livello economico e di infrastrutture.

Torneremo indietro di 80 anni. Mio nonno non ha mai avuto l' auto, e nemmeno la patente girava in bici.
 
...L'eminente prof ha anche detto che in Cina le targhe delle auto elettriche sono verdi, e stà diventando uno stigma sociale non guidare ''green''.
Anche le ibride plug-in o le range extender hanno la targa verde, ma non sono "elettriche" tout-court. Ha detto anche questo il sapientone?
La storia dello "stigma" mi sembra una sciocchezza, la prima volta che vedo il collega cinese glielo chiedo... giusto la settimana scorsa stavamo discutendo fra amici del fatto che la Morgan Motors ha di recente un importatore ufficiale (si chiama "Cubee Is Morgan") che sta spingendo tantissimo laggiù. Sono auto per loro decisamente esotiche perché c'è tutto un mercato (a quanto ho capito) di nuovi appassionati che vogliono le auto vintage (intendiamoci, un certo tipo di auto vintage) o comunque "strane". Ma non sicuramente elettriche.
 
Anche le ibride plug-in o le range extender hanno la targa verde, ma non sono "elettriche" tout-court. Ha detto anche questo il sapientone?
La storia dello "stigma" mi sembra una sciocchezza, la prima volta che vedo il collega cinese glielo chiedo... giusto la settimana scorsa stavamo discutendo fra amici del fatto che la Morgan Motors ha di recente un importatore ufficiale (si chiama "Cubee Is Morgan") che sta spingendo tantissimo laggiù. Sono auto per loro decisamente esotiche perché c'è tutto un mercato (a quanto ho capito) di nuovi appassionati che vogliono le auto vintage (intendiamoci, un certo tipo di auto vintage) o comunque "strane". Ma non sicuramente elettriche.

Le bugie hanno le gambe corte e il tempo è galantuomo. L' intellighenzia ideologica di chi sappiamo prima o poi.....
 
Le bugie hanno le gambe corte e il tempo è galantuomo. L' intellighenzia ideologica di chi sappiamo prima o poi.....
Il problema è che, come disse qualcuno, nel tempo che la Verità si infila i pantaloni, la Bugia ha fatto il giro del mondo. Ha le gambe corte, ma sono mooooolto veloci.....
 
e il mio socio, sacramenta, per aver venduto un'auto perfetta, ed averne comprata una nuova, che e' gia' in officina :(
 
Al di là degli errori commessi in passato IMHO bisogna chiedersi se la situazione attuale, incentrata sul trasporto privato, sia reversibile o meno.
Io sono dell'idea che certe grandi opere fossero più facili da realizzare in passato.
Non tecnicamente magari ma sia economicamente che ideologicamente.
Oggi temo che non sia possibile implementare il trasporto pubblico che in molte zone non esiste proprio perché costerebbe troppo e per trovare le risorse occorrerebbero sacrifici che sempre secondo me oggi sarebbero più difficili da accettare.
Allo stesso modo credo che si debba guardare la questione del ricambio del parco auto circolante.
Ammesso che abbia senso a livello ambientale temo che la nostra società non possa permettersi di rinnovare il parco auto circolante con maggiore frequenza.
Siamo arrivati a ipotizzare il limite massimo di 10 anni per le vetture diesel,imho un lasso di tempo estremamente breve.
Si può pensare che una volta eliminate le vetture a gasolio non sarà più necessario imporre dei blocchi alla circolazione ma io non ci credo.
Se,come purtroppo è ipotizzabile, la qualità dell'aria non migliorerà in maniera repentina le norme diventeranno sempre più stringenti perché chi amministra deve dimostrare di aver fatto qualcosa.
Ma è inutile girarci intorno essere puliti costa.
Io vedo poi verosimile uno scenario in cui non faremo i cinesi, andando in giro su vetture elettriche, bensì gli olandesi andando in giro in bicicletta.
Molto meno appetibile ma più facile da realizzare a livello economico e di infrastrutture.


E senza considerare che le
" Piste ciclabili "
costano molto meno sia di
" Autostrade " sia dell' " Alta velocita' "

:emoji_stuck_out_tongue: :emoji_stuck_out_tongue_winking_eye::emoji_stuck_out_tongue:
 
Non c'e' niente di male....*
Ma e' stata la morte dichiarata per decenni delle Ferrovie....
Proprio morte no, scarsa efficienza sicuramente sì, comunque almeno al Nord le ferrovie non è che siano inesistenti, magari obsolete, specialmente il traffico locale.
Il fatto è che investire nelle ferrovie significa fare grandi spese per ottenere risultati che poi saranno tangibili svariati anni dopo : questo ai politici, specialmente ai signori della c.d, "prima repubblica", piaceva poco, perché significa che loro avrebbero potuto fare i conti con la possibile impopolarità delle spese necessarie subito, mentre i loro successori, anni dopo, si sarebbero gloriati dei risultati di quelle spese, quegli investimenti.
E siccome nell'opinione pubblica pochi vedono lontano e la gran parte era "popolo bue", ecco spiegata la riluttanza agli investimenti a lungo termine ; o perlomeno questa è una delle motivazioni.
Bisogna anche considerare la natura del nostro territorio, ricco di montagne, che rende costoso fare alcuni tratti sia stradali che ferroviari, pieni di gallerie e viadotti.
Potrei dire altro, ma andremmo troppo in terreno politico.
 
Ultima modifica:
Proprio morte no, scarsa efficienza sicuramente sì, comunque almeno al Nord le ferrovie non è che siano inesistenti, magari obsolete, specialmente il traffico locale.
Il fatto è che investire nelle ferrovie significa fare grandi spese per ottenere risultati che poi saranno tangibili svariati anni dopo : questo ai politici, specialmente ai signori della c.d, "prima repubblica", piaceva poco, perché significa che loro avrebbero potuto fare i conti con la possibile impopolarità delle spese necessarie subito, mentre i loro successori, anni dopo, si sarebbero gloriati dei risultati di quelle spese, quegli investimenti.
E siccome nell'opinione pubblica pochi vedono lontano e la gran parte era "popolo bue", ecco spiegata la riluttanza agli investimenti a lungo termine ; o perlomeno questa è una delle motivazioni.
Bisogna anche considerare la natura del nostro territorio, ricco di montagne, che rende costoso fare alcuni tratti sia stradali che ferroviari, pieni di gallerie e viadotti.
Potrei dire altro, ma andremmo troppo in terreno politico.

OGGI
( la morte, era comunque un' iperbole )

MA IERI....

....Fare una linea nel '60,
era una " passaggiata...."
Adesso devi lottare come un forsennato per aprirti le rotaie fra
strade
paesi
capannoni
e
imprese varie.
 
OGGI
( la morte, era comunque un' iperbole )

MA IERI....

....Fare una linea nel '60,
era una " passaggiata...."
Adesso devi lottare come un forsennato per aprirti le rotaie fra
strade
paesi
capannoni
e
imprese varie.
Se dovevi fare un tratto sulle montagne, con gallerie e viadotti, era anche più difficile di adesso.
 
OGGI
( la morte, era comunque un' iperbole )

MA IERI....

....Fare una linea nel '60,
era una " passaggiata...."
Adesso devi lottare come un forsennato per aprirti le rotaie fra
strade
paesi
capannoni
e
imprese varie.
Aggiungi i vari comitati no-questo no-quello, le varie Greta ambientaliste, completa il tutto con le innumerevoli richieste agli enti preposti di tutela del territorio (idrogeologico, paesaggistico, ambientale, forestale, faunistico, di tutela del rospo che potrebbe diventare principe o dell' uccellino canterino...). E quando hai l' OK, il bello deve ancora venire con l'inizio dei lavori, con il Codice degli appalti, l' antimafia, gli espropri...
 
Non ho capito la colpa di chi però.. Dei trasporti pubblici?
La colpa è delle generazioni che negli anni 50 e 60 hanno deciso che la mobilità Italiana doveva essere privata, ed in parte di tutti gli italiani che del auto hanno apprezzato solo i benefici senza minimamente pensare alle controindicazioni, il tutto replicato con la rete o con gli smartphone
quello che mi resta basito che il "poco" che c'e' quando non riguarda direttamente il "turismo" ( ed anche la vedo bus pieni oltre la capienza) e' gestito molto male....o non esiste proprio.
 
Io direi a buon intenditor poche cazzate.
Venire a portare come esempio la Cina, splendido lager a cielo aperto con sistema a partito unico dove una ristrettissima elite decide e gli altri eseguono (e se non eseguono "spariscono") ai miei occhi è da bestie.
Che se ne vada a vivere in Cina, l'esimio professore ; io ringrazio Dio di vivere qui, pur con tutti i nostri difetti.
Esulando dal giusto commento democratico. Teniamo conto che "spannometricamente" il 99,99% (cifra a caso ma penso una realtà) di noi europei compra qualcosa di "cinese", sia esso tecnologico e non...piu volte la settimana.
 
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