<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Tanto tuonò che piovve | Page 14 | Il Forum di Quattroruote

Tanto tuonò che piovve

Un po' entrambe passione e necessità. Alla fine è un bene costoso e nella maggior parte dei casi se c'è un po' di passione coincide con la necessità di muoversi.

io sono d'accordo con quello che dici tu, ma non è cosi per tutti, e secondo me un bene che ha anche risvolti sociali e professionali deve essere considerato in altro modo da come lo è ora , in tutti i versi, anche quello per cui stona il fatto che diventi necessario ma che poi tutta la responsabilità, soprattutto economica, ricade sul proprietario. Non so se mi sono spiegato , forse non molto temo
 
torno ad un mio vecchio pallino che credo qualcuno aveva affrontato, l'automobile come la consideriamo? Una passione? Un servizio sociale? una necessita professionale? Da questo si deve partire per poi trovare soluzioni che cerchino di soddisfare le esigenze di tutti, perchè i problemi li hanno tutti e non ci deve essere nessuno in teoria che si deve sacrificare in un verso o nell'altro.
La domanda è quasi "filosofica", per me l'automobile è TUTTE quelle cose messe assieme a cui personalmente aggiungerei anche "libertà" che nel tuo elenco a mio avviso manca.

Chiaramente, a seconda dei momenti e delle contingenze, l'auto assumerà questo o quel connotato, però globalmente li tocca tutti a mio avviso.

Ed è per questo che è sempre così "difficoltoso" andare a metter mano (talvolta anche pesantemente) a questo settore, sempre per questo è evidente che le discussioni che si generano (con punti di vista assai diversi, pur se tra appassionati in un forum di auto) diventano "accese".

Io ho cercato di riportare alcuni numeri utili a fare alcuni ragionamenti, quantomeno come punto di partenza, effettivamente le difficoltà e le problematiche derivanti dal blocco delle Euro 5 possono essere peggiori anche delle precedenti (ondate).
 
La domanda è quasi "filosofica", per me l'automobile è TUTTE quelle cose messe assieme a cui personalmente aggiungerei anche "libertà" che nel tuo elenco a mio avviso manca.

Chiaramente, a seconda dei momenti e delle contingenze, l'auto assumerà questo o quel connotato, però globalmente li tocca tutti a mio avviso.

Ed è per questo che è sempre così "difficoltoso" andare a metter mano (talvolta anche pesantemente) a questo settore, sempre per questo è evidente che le discussioni che si generano (con punti di vista assai diversi, pur se tra appassionati in un forum di auto) diventano "accese".

Io ho cercato di riportare alcuni numeri utili a fare alcuni ragionamenti, quantomeno come punto di partenza, effettivamente le difficoltà e le problematiche derivanti dal blocco delle Euro 5 possono essere peggiori anche delle precedenti (ondate).
Nel tuo elenco tra l'altro mi pare che si indicassero i veicoli quindi anche le moto giusto?
Quelle sono sempre 1 o 2 classi indietro anche se come circolante sono molto meno delle auto.
Rimango colpito dalle tante euro 0 ma penso siano tutti mezzi d'epoca o storici salvo qualche rara eccezione.
 
Di fatto se consideriamo da PreEuro a Euro 3 stiamo parlando del 26% delle auto, più di una su quattro.

Se estendiamo a Euro 5 come vogliono fare in alcuni contesti, la percentuale sale al 64%, praticamente due auto su tre.
Occhiometricamente, coincide con quanto riscontro nella mia città, spannometricamente 1 vettura o moto su 2, almeno, sarebbero impedite o seriamente limitate a circolare. senza contare i giorni di emergenza smog.
O faranno affari d'oro i dealer (con che soldi non so) o i demolitori dovranno decuplicare i depositi, oppure qualche cosa succederà... o magari non succederà niente, potrebbe essere un provvedimento solo di facciata e non operativo... ma hanno fatto un po' troppo baccano perché passi sotto traccia...
 
Faccio notare che questa discussione filosofica (un po' fuori tema), si porta dietro un grande presupposto: l'utilizzo di un'auto richiede (oltre alle disponibilità economiche non banali), la patente di guida.
Quindi se risultasse che l'auto fosse un diritto o indispensabile ad un'attività basilare, lo sarebbe di conseguenza anche la patente, che andrebbe garantita e non si potrebbe ritirare.
Per capirci: se io ho bisogno dell'auto per andare a lavoro e mi ritirassero la patente, conseguentemente non potrei più andare a lavorare, se invece continuo ad andare a lavoro, vuol dire che l'auto non è indispensabile.
Come non sarebbe indispensabile per andare in vacanza o esprimere la mia libertà.

Detto questo, per me l'auto è un agio, che ti permette o facilita molte cose, ma un lusso così diffuso da farci credere ormai che "la patente ce l'hanno tutti" e che "l'auto sia indispensabile".
 
Nel tuo elenco tra l'altro mi pare che si indicassero i veicoli quindi anche le moto giusto?
Quelle sono sempre 1 o 2 classi indietro anche se come circolante sono molto meno delle auto.
Rimango colpito dalle tante euro 0 ma penso siano tutti mezzi d'epoca o storici salvo qualche rara eccezione.
No, era riferito ai soli autoveicoli, senza moto/furgoni/camion. ;)
 
se risultasse che l'auto fosse un diritto o indispensabile ad un'attività basilare, lo sarebbe di conseguenza anche la patente, che andrebbe garantita e non si potrebbe ritirare
Calma, la patente, quand'anche fosse un diritto inalienabile (come la libertà), è anche una precisa responsabilità civile personale. In caso di gravi violazioni viene ritirata o sospesa, per tutela sociale.
 
Faccio notare che questa discussione filosofica (un po' fuori tema), si porta dietro un grande presupposto: l'utilizzo di un'auto richiede (oltre alle disponibilità economiche non banali), la patente di guida.
Quindi se risultasse che l'auto fosse un diritto o indispensabile ad un'attività basilare, lo sarebbe di conseguenza anche la patente, che andrebbe garantita e non si potrebbe ritirare.
Per capirci: se io ho bisogno dell'auto per andare a lavoro e mi ritirassero la patente, conseguentemente non potrei più andare a lavorare, se invece continuo ad andare a lavoro, vuol dire che l'auto non è indispensabile.
Come non sarebbe indispensabile per andare in vacanza o esprimere la mia libertà.

Detto questo, per me l'auto è un agio, che ti permette o facilita molte cose, ma un lusso così diffuso da farci credere ormai che "la patente ce l'hanno tutti" e che "l'auto sia indispensabile".
Capisco cosa vuoi dire e ne apprezzo il ragionamento sotteso, nulla è "indispensabile", ci siamo abituati a dare a quel termine il nostro perimetro socialmente diffuso, però ciò che è "indispensabile" per noi è molto diverso da ciò che è "indispensabile" per un cittadino di Kiev o per un abitante della striscia di Gaza.

Però, "settando" il ragionamento sul nostro paese (o sul nostro continente), vien da dire che senza auto molti dovrebbero lasciare o cambiare il lavoro che fanno perché è grazie all'auto che riescono a combinare vita e lavoro.

Io potrei fare tutto senza auto, sapendo di metterci due ore in più ogni giorno, di arrivare trafelato, in ritardo, bagnato o accaldato in ufficio e lo stesso le bimbe a scuola, non potrebbero probabilmente andare nella scuola dove vanno, dovrei fare spesa localmente e più di frequente portando i pesi per centinaia di metri ogni volta, non potrei incontrare così di frequente amici fuori città o fuori regione.

Insomma, nessuna di queste è una cosa "indispensabile" alla sopravvivenza, ma lo diventa se si pensa alla propria vita a 360°, non possiamo far finta che non sia così.

Ho colleghi single, senza auto, che vivono in città e non cambierebbero nulla della propria vita, poi scopri che ogni qual volta c'è la possibilità si fanno "portare" o "recuperare", ogni qual volta c'è uno sciopero sono quelli assenti anche laddove dovrebbero esserci per servizio, ruolo, ecc., quando c'è un'uscita di gruppo sono lì belli felici in attesa che qualcuno li prenda e scarrozzi, salvo poi sentirli raccontare che vanno a fare i weekend con l'auto dei genitori...

Insomma, per come la vedo io la situazione è molto "fluida" ovunque si guardi, ma proprio per questo volevo riportarla sui numeri (e nel seminato del thread).

Perché quando si osserva che il parco circolante è composto per 2/3 (2 su 3, ossia la stragrande maggioranza) da auto che verrebbero bloccate da un dato provvedimento, io delle domande me le pongo e penso che ci sia più di qualche problema in vista!
 
Capisco cosa vuoi dire e ne apprezzo il ragionamento sotteso, nulla è "indispensabile"
Ho vissuto senza auto nè moto, lavorando anhe e fuori sede. Vivo senza asciugatrice, ho vissuto senza lavastoviglie, lavatrice e, persino senza frigo, o senza riscaldamento in inverno.
Il che non significa che sia facile, ma neanche impossibile.
Abbiamo nei box 3 auto ed una moto con 2 patenti in attivo ed una in arrivo, viviamo comunque in periferia, con tutti i servizi a portata di gamba, al massimo si prende la bici o l'autobus.
Però se ho un'auto (e tra non molto anche una moto) in odore di limitazione o blocco, devo decidere cosa farne, se davvero saranno operativi. Ma posso scegliere, ed, avendone la possibilità, sostituirle, ma altri sono in condizioni più stringenti, anche perché, nonostante redditi più bassi, non rinunciano a nulla. Vedremo se tutto questo porterà ad una ondata di turnover o di dismissioni, , sempre che si passi dalle parole (scritte) ai fatti.
 
uando si osserva che il parco circolante è composto per 2/3 (2 su 3, ossia la stragrande maggioranza) da auto che verrebbero bloccate da un dato provvedimento, io delle domande me le pongo
Io ne aggiungo una, possibile che alcune di queste siano davvero poco usate o comunque sovrannumerarie per le esigenze? (personalmente credo molto poche)
 
torno ad un mio vecchio pallino che credo qualcuno aveva affrontato, l'automobile come la consideriamo? Una passione? Un servizio sociale? una necessita professionale? Da questo si deve partire per poi trovare soluzioni che cerchino di soddisfare le esigenze di tutti, perchè i problemi li hanno tutti e non ci deve essere nessuno in teoria che si deve sacrificare in un verso o nell'altro.
Aggiungerei: una vacca da mungere, nonchè un'ottima pinza per togliere le castagne dal fuoco agli amministratori preposti al trasporto pubblico. Grazie all'auto privata, essi possono di volta in volta ridurre la disponibilità di mezzi (tanto ci sono le auto private), salvo poi prendersela con le auto private perchè intasano le strade.... oltre a farci tanti soldini tra gabelle, multe, parcheggi und so weiter.....
 
Un nuovo emendamento chiederebbe l'innalzamento del numero degli abitanti da 30mila a 100mila per i centri interessati dal provvedimento, praticamente resterebbero quasi solo i capoluoghi di regione
 
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