<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Nave cargo con oltre 3.100 auto in fiamme - Probabile disastro ambientale. PS: affondata | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Nave cargo con oltre 3.100 auto in fiamme - Probabile disastro ambientale. PS: affondata

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scusate se faccio il 'precisino' ma quella non è un ipotesi ma una testimonianza che chi aveva la gestione del cargo ha rilasciato e che immagino verrà messa agli atti, l'ipotesi nascerà da chi poi condurrà le indagini che da quella testimonianza potrà fare una serie di ipotesi. E per questo è dovere della rivista riportare la testimonianza, poi se un lettore in automatico da quella fa nascere un certezza è un suo di errore non di chi pubblica la notizia
 
Bauscia non ha inteso farti passare per idiota, ha detto semplicemente che quella è solo un'ipotesi, formulata da chi gestisce la nave, perchè il fumo veniva dal lato dove c'erano le elettriche. Ipotesi da verificare.
L'articolo che è stato postato indica da un lato che la zona dove sembra partito l'incendio è quello dove sono stivate le auto a pile, e alla fine scrive :
A preoccupare sono soprattutto i rischi connessi alle batterie delle auto elettriche: molte ricerche hanno escluso una maggior pericolosità delle Bev rispetto alle vetture endotermiche, ma il problema è più che altro legato alle difficoltà di estinguere le fiamme su un pacco batteria.

Quindi ci sono i rischi connessi alle batterie, anche se le ricerche smentiscono i maggiori rischi.
 
L'articolo che è stato postato indica da un lato che la zona dove sembra partito l'incendio è quello dove sono stivate le auto a pile, e alla fine scrive :
A preoccupare sono soprattutto i rischi connessi alle batterie delle auto elettriche: molte ricerche hanno escluso una maggior pericolosità delle Bev rispetto alle vetture endotermiche, ma il problema è più che altro legato alle difficoltà di estinguere le fiamme su un pacco batteria.

Quindi ci sono i rischi connessi alle batterie, anche se le ricerche smentiscono i maggiori rischi.

L'articolo non indica , riporta , che sono 2 cose differenti. Poi se tu da un riporto tiri le conclusioni è un tuo di comportamento ma non può essere imputabile alla rivista che ti ospita.
 
L'articolo che è stato postato indica da un lato che la zona dove sembra partito l'incendio è quello dove sono stivate le auto a pile, e alla fine scrive :
A preoccupare sono soprattutto i rischi connessi alle batterie delle auto elettriche: molte ricerche hanno escluso una maggior pericolosità delle Bev rispetto alle vetture endotermiche, ma il problema è più che altro legato alle difficoltà di estinguere le fiamme su un pacco batteria.

Quindi ci sono i rischi connessi alle batterie, anche se le ricerche smentiscono i maggiori rischi.

Ok, ma non vedo il clickbait e non ho capito se ti riferivi a Quattroruote o no.
Ho scritto contemporaneamente ad Algepa...
 
Ok, ma non vedo il clickbait e non ho capito se ti riferivi a Quattroruote o no.
Ho scritto contemporaneamente ad Algepa...
Sarò malpensante, conoscendo l'attitudine del direttore della rivista (ben nota nei suoi editoriali) e della redazione a rilanciare qualunque cosa che vada contro l'elettrone.
Dei giornalisti seri (merce ormai sempre più rara in Italia), indagano, non fanno a gara a lanciar la notizia senza averla verificata. Altrimenti , tanto per far un esempio reale e attuale, si finisce nella situazione imbarazzante che si nota ad esempio nelle indagini su Garlasco.
 
Sarò malpensante, conoscendo l'attitudine del direttore della rivista (ben nota nei suoi editoriali) e della redazione a rilanciare qualunque cosa che vada contro l'elettrone.
Dei giornalisti seri (merce ormai sempre più rara in Italia), indagano, non fanno a gara a lanciar la notizia senza averla verificata. Altrimenti , tanto per far un esempio reale e attuale, si finisce nella situazione imbarazzante che si nota ad esempio nelle indagini su Garlasco.

la tua risposta denota mancanza di argomenti e probabilmente solo una voglia di attaccare chi ti ospita. Io ti ho risposto tecnicamente nel merito, tu preferisci non rispondere e passare ad offendere le persona oltretutto passando ad altri casi che non c'entrano nulla con questo, e questa è un altra pratica che di solito nasconde la pochezza dei pochi argomenti che si hanno , anzi forse nessuno
 
Sarò malpensante, conoscendo l'attitudine del direttore della rivista (ben nota nei suoi editoriali) e della redazione a rilanciare qualunque cosa che vada contro l'elettrone.
Dei giornalisti seri (merce ormai sempre più rara in Italia), indagano, non fanno a gara a lanciar la notizia senza averla verificata. Altrimenti , tanto per far un esempio reale e attuale, si finisce nella situazione imbarazzante che si nota ad esempio nelle indagini su Garlasco.

Scusa ma a me non sembra affatto che l'indirizzo della rivista sia "contro" l'elettrico e l'elettrificazione. In ogni numero ci sono prove su strada di auto elettriche, a volte anche più di quelle termico-ibride, ci sono spessissimo articoli sulla transizione che, al di là degli editoriali (che possono evidenziare l'opinione, peraltro sempre garbata e rispettosa di tutti, del "nostro" direttore), parlano di solito di dati oggettivi, di situazioni delle infrastrutture, di ipotesi sul futuro, di notizie e previsioni per me sempre molto interessanti e assolutamente competenti, come nella tradizione della rivista, che dedica davvero tanto spazio alla famigerata "transizione". E questo fa onore al direttore.
 
Oggi al tg una delle notizie d'apertura era la morte di una donna che si sarebbe buttata dalla finestra per sfuggire a un incendio.
Tra le altre cose hanno detto che la porta era chiusa dall'esterno e che le fdo hanno sentito il compagno della vittima.
In un contesto come quello attuale è facile fare 2+2 e pensare all'ennesimo femminicidio.
Ma i giornalisti devono riportare le notizie che hanno senza trarre conclusioni affrettate,anche se magari alcuni elementi non vogliono dire nulla e poi verrà fuori una ricostruzione completamente diversa da quella iniziale.
Secondo me gli esempi di giornalisti,soprattutto televisivi,che si fanno prendere la mano e insinuano, processano,condannano senza aver in realtà alcuna certezza e influenzando in maniera errata l'opinione pubblica non mancano.
Ma non mi sembra questo il caso.
Tornando alle auto anni fa viaggiai in auto con una coppia di amici dei miei genitori.
Avevano una multipla a metano,la loro seconda multipla comprata per sostituire la prima distrutta in un incendio.
Mentre raccontavano questa storia un altro amico immediatamente replicò "Eh una macchina a metano è come una bomba".
Poi venne fuori invece che l'incendio era stato doloso e aveva interessato parecchie auto posteggiate nel parcheggio di un camping.
Seguendo la logica che è stata esposta l'errore sarebbe stato di chi ha raccontato la storia dicendo le parole incendio e metano nella stessa frase.
E non di chi ha dedotto che ci fosse una correlazione diretta e certa.
Se scoppia un incendio o si aspetta a dare la notizia finché non viene spento e finché non vengono svolte tutte le indagini.
O si omette la presenza di veicoli,termici o elettrici,coinvolti e si parla genericamente di merce.
Oppure si fa come è normale cioè si legge la prima notizia e poi quelle successive e le conclusioni si traggono alla fine senza fretta.
 
Sarò malpensante, conoscendo l'attitudine del direttore della rivista (ben nota nei suoi editoriali) e della redazione a rilanciare qualunque cosa che vada contro l'elettrone.
Dei giornalisti seri (merce ormai sempre più rara in Italia), indagano, non fanno a gara a lanciar la notizia senza averla verificata. Altrimenti , tanto per far un esempio reale e attuale, si finisce nella situazione imbarazzante che si nota ad esempio nelle indagini su Garlasco.

Mi sembra un commento ingeneroso, e per due motivi

Il primo e più ovvio, stiamo parlando dell'editore che ci concede questo spazio gratuitamente per poter sfogare la nostra passione (e devo tristemente constatare che molti lo usano anche per sfogarsi e basta, commento generale non rivolto direttamente a te ovviamente)

Il secondo è che stiamo parlando di una rivista che non solo ha raccontato la storia dell'auto Italiana e mondiale, ma spesso l'ha anche fatta
 
Mi sembra un commento ingeneroso, e per due motivi

Il primo e più ovvio, stiamo parlando dell'editore che ci concede questo spazio gratuitamente per poter sfogare la nostra passione (e devo tristemente constatare che molti lo usano anche per sfogarsi e basta, commento generale non rivolto direttamente a te ovviamente)

Il secondo è che stiamo parlando di una rivista che non solo ha raccontato la storia dell'auto Italiana e mondiale, ma spesso l'ha anche fatta
Gratuitamente per modo di dire, perché i miei dati ed i cookie li usa e li monetizza, come monetizza i banner e le pubblicità.

Sulla seconda parte del tuo post, mi spiace ma quella rivista è morta e sepolta da almeno 10\15 anni, da lettore fin dei primi anni 90.
Paragonare quella rivista con l'odierna (con tutto il corollario che è della rivista) è come confrontare una cucina stellata col fast food.
 
Scusa ma a me non sembra affatto che l'indirizzo della rivista sia "contro" l'elettrico e l'elettrificazione. In ogni numero ci sono prove su strada di auto elettriche, a volte anche più di quelle termico-ibride, ci sono spessissimo articoli sulla transizione che, al di là degli editoriali (che possono evidenziare l'opinione, peraltro sempre garbata e rispettosa di tutti, del "nostro" direttore), parlano di solito di dati oggettivi, di situazioni delle infrastrutture, di ipotesi sul futuro, di notizie e previsioni per me sempre molto interessanti e assolutamente competenti, come nella tradizione della rivista, che dedica davvero tanto spazio alla famigerata "transizione". E questo fa onore al direttore.
La rivista prova quello che il mercato offre, se il mercato al momento presenta più modelli a pile o ibridi, proverà più quelli (anzi, quelli che le case gli danno).
Non è perchè se prova un'elettrica è una rivista pro elettrica, basta vedere le più volte citate prove delle elettriche e che tariffe al kWh.
Anzi, se vuoi apri la rivista di questo mese tra la A6 diesel e quella elettrica, e vedi che tariffa applicano per la ricarica. E da li ne deduci (o magari son prevenuto io eh) che sono confronti fatti coi piedi.
O la prova di durata di 4.000 km (quattomila, non mi sono perso uno zero) della Kia Sorento di questo mese.
 
Sarò malpensante, conoscendo l'attitudine del direttore della rivista (ben nota nei suoi editoriali) e della redazione a rilanciare qualunque cosa che vada contro l'elettrone.
Dei giornalisti seri (merce ormai sempre più rara in Italia), indagano, non fanno a gara a lanciar la notizia senza averla verificata. Altrimenti , tanto per far un esempio reale e attuale, si finisce nella situazione imbarazzante che si nota ad esempio nelle indagini su Garlasco.
Che tu sia malpensante non ci piove.
Inoltre solo i giornali che scrivono pro BEV sono seri. Tutti gli altri si dedicano al clickbait.
In definitiva il 95% degli italiani che non acquistano BEV sono palesemente male informti.
Contesti sempre qualunque presa di posizione avversa alla tua.
Rischi di diventare scontato
 
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