Saranno contenti gli operai polacchi... a noi non viene in tasca nulla se non agli Agnelli e agli azionisti.
Boh, contenti voi di festeggiare, per me Stellantis è un produttore qualsiasi come fosse una Kia, se vende bene, se non vende bene lo stesso.
Son tutte vetture uguali con sto 1.2 tricilindrico, dove solo l'estetica o il "brand" giocano a diversificarle, per me queste non sono automobili.
I marchi italiani non esistono più, prima o poi bisognerà farsene una ragione.
Lo sono quasi sempre con te, ma questa volta non sono molto d’accordo,
Perché Stellantis è, oltre a Ferrari ovviamente, l’unico gruppo automobilistico dove comunque ancora c’è una buona quota di proprietà italiana (anzi la quota di maggioranza relativa), c’è management italiano e soprattutto ci sono dentro ancora molte fabbriche italiane dove ci lavora tanta gente italiana (Melfi, Mirafiori, Atessa, Cassino, Pomigliano, Modena, Termoli, Pratola Serra).
Ovviamente la 600 non si fa in Italia ma tante altre si. Quanto alla progettazione, al design e all’ingegnerizzazione ormai è tutto “Stellantis” e comunque anche in quel campo c’è ancora l’intervento italiano, soprattutto come design e componentistica di interni ed esterni.
Io devo dire che, come design e interni, le segmento B dei marchi italiani (Junior, Ypsilon, 600 e Grande Panda) le ho viste accuratamente e provate tutte, e mi sono piaciute tutte, più di molte concorrenti (le uniche che mi piacciono altrettanto sono la Mini Cooper, che mi è sempre piaciuta, e la Skoda Fabia). Non me ne vergogno e spero che abbiano successo, quindi sono contento del crescente successo della Fiat 600.
Sicuramente sono un po’ influenzato dal fatto che mio padre (torinese) ebbe solo Fiat (tranne 1 Ford Fiesta) e che io stesso ho avuto, su un totale notevole dopo oltre 50 anni di patente, solo due vetture straniere al 100%, ma non più di tanto, perché mi piace anche qualche brand straniero come Porsche, Lotus, Alpine, ma non posso permettermele…