Come già detto: se sono veramente 8 minuti (e per un viaggio di 150 km AR li ritengo ancora troppi, ma transeat), dipende solo da quello che succede dopo. Tra l'ipotesi "scialla" (arrivo a casa sabato sera, la attacco alla wallbox, la domenica mi dedico al giardinaggio e riprendo la macchina lunedì mattina) e l'ipotesi "zia di Pieraccioni versione ingegnere (non faccio in tempo a mettermi in tuta e ciabatte che mi telefonano perchè è successo un casino in cantiere) ci sono tutti gli scenari, dal nulla questio al "mo' so' cazzi...".... Ma basta anche una situazione intermedia, tutt'altro che irrealistica, in cui la tua gita fuori porta termina con cena in pizzeria e arrivo a casa a mezzanotte e dover partire per un impegno di lavoro a 200 km la mattina dopo alle sette (io l'ho fatto martedì, per dire). In questo caso, la wallbox non te li dà i kWh necessari per "fare il pieno" durante la notte, a meno che tu non abbia un supercharger in cortile... quindi, in uno scenario del genere non ti puoi permettere di arrivare a casa col 25%, devi per forza fare un 60% per strada. Impossibile? No, assolutamente. Intollerabile? C'è di peggio. Una rottura di balle? Incontestabilmente sì. Poi ognuno ci fa le sue valutazioni, ma se l'auto deve essere uno strumento al servizio dell'utente, ci possiamo girare intorno come Ken Block attorno ai birilli, ma l'auto elettrica non lo è.
JM2C as usual.