<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Festival di Sanremo 2025 | Page 23 | Il Forum di Quattroruote

Festival di Sanremo 2025

Per dare un'idea della smisurata offerta in campo musicale di oggigiorno, basta dire che solo nel 2024 ho selezionato circa 550 album da ascoltare per vedere se mi piacciono, quindi in media 1,5 al giorno, tutti i giorni compresi i festivi.
Mettendo che in media sono 10 brani ad album, sarebbero 15 pezzi nuovi al giorno.

E considerate che non seleziono proprio tutto: solo gli album che hanno avuto un giudizio medio più che sufficiente, diciamo dal 7 in su.
Ed escludo in partenza tutti i generi che non ascolto affatto (o quasi): rap/trap, hip hop, elettronica, ambient, country, heavy (o death) metal ecc.

Un lavoro certosino, quasi da talent-scout.
 
Sempre anni contro settimane, sullo stress non so, non ho fatto X-Fator, lo ha fatto una amica con cui ho avuto il piacere di suonare, di assistere ai suoi conerti e lei ai miei, non glielo ho mai chiesto, preferisco parlare di musica, ascoltarla più che parlarne.

la persona che conosci te dal zero è passata a fare X Factor? CI saranno, ma io vedo che tanti sono andati ad X factor o altri talent avendo fatto un altrettanta gavetta , e andare ad un talent è il modo per farsi conoscere dal pubblico e dalle case, poi giustamente dai talent ne escono tanti ma il successo è di poco, ma del resto che tutti quelli che nel passato avevano un contratto poi sfondavano?
 
dal zero è passata a fare X Factor?
Lei no, altri sì, lei non ha avuto sucesso, altri sì. Non è solo X-Factor, ma anche gli altri contest o talent sono così.
Noi, pur 40nni, avevamo fatto dei contest, a livello regionale, o poco fuori, ma solo per il piacere di fare musica in alcuni luoghi e davanti a qualcuno di qualificato ad ascoltarti. Solo divertimento. Però mi piace di più suonare in sala prove o tra amici. Sento la tensione dell'esibizione, anche solo se faccio un matrimonio.
 
Nato e cresciuto a , da .... si avvicina alla musica fin da piccolo. A quattordici anni, mentre frequenta l'istituto per il design, si iscrive ad una scuola di canto e la sua insegnante decide di inserirlo in un quintetto vocale con cui si esibisce nei pianobar e nei locali. A sedici anni comincia la sua carriera solista, venendo accompagnato per i successivi tre anni da un gruppo di musicisti con cui si esibisce in piccoli club, nei quali presenta al pubblico cover e canzoni di sua scrittura e composizione, e partecipando a svariati provini.

Inizia i suoi concerti cantando I'm Outta Love di Anastacia A diciannove anni si trasferisce a Roma e nello stesso periodo si iscrive all'Università di Lingue e comincia a lavorare in alcuni studi di registrazione come fonico e programmatore.


Questo ad esempio di profilo come vi sembra?
 
Un lavoro certosino, quasi da talent-scout.
Sì, ma più per uso personale.
Vorrei avere delle playlist basate sui miei gusti più complete possibile: più pezzi ho da ascoltare in modalità random (mentre lavoro, mentre sto in relax/vacanza, mentre guido, mentre mi alleno...) meno probabilità ci sono di sentire sempre gli stessi pezzi.
Anche la musica più bella, se ascoltata troppo spesso, può, non dico stufare, ma perdere gran parte del suo fascino.
Tra l'altro con questo lavoro certosino, che non si limita solo agli anni recenti, ho riscoperto brani che non ascoltavo da una trentina d'anni. Un tuffo nel passato!
 
Ultima modifica:
Secondo me il successo appare fulmineo al grande pubblico ma magari dietro ci sono comunque anni di tentativi prima di sfondare.
Ho letto un articolo che riportava il numero di follower che avevano i partecipanti prima di Sanremo e dopo.
Quelli già famosi hanno aumentato ma ne avevamo già tanti prima.
Lucio corsi mi pare che sia passato da 60000 a 1 milione.
Ma anche avere 60000 follower imho significa che come minimo era da qualche anno che ci provava e magari si esibiva dove capitava solo che il grande pubblico non se ne accorgeva.
Pii che di successo fulmineo io parlerei di bolla di successo che si gonfia in fretta e spesso scoppia.
Anni fa un artista esordiva e quando lo notavano iniziava a fare le tournée al posto delle sagre di paese e delle feste dell'unità.
Oggi invece si può quasi dire che i concerti siano la parte meno importante della carriera perché si ha molta più visibilità sui social.
 
La top 20 delle canzoni più trasmesse in radio secondo Fanpage:

1 Incoscienti giovani – ACHILLE LAURO
2 La cura per me – GIORGIA
3 Balorda nostalgia – OLLY
4 Cuoricini – COMA_COSE
5 Tu con chi fai l'amore – THE KOLORS

6 Messy – LOLA YOUNG
7 That's So True – GRACIE ABRAMS
8 Abracadabra – LADY GAGA
9 Dimenticarsi alle 7 – ELODIE
10 Losers – POST MALONE, JELLY ROLL
11 Chiamo io chiami tu – GAIA
12 Gli Sbandati Hanno Perso – MARRACASH
13 Location (feat. Wiz Khalifa) – ZERB, TY DOLLA $IGN
14 Volevo essere un duro – LUCIO CORSI
15 Nice To Meet You – MYLES SMITH
16 Battito – FEDEZ
17 Guilty – TEDDY SWIMS
18 Fuorilegge – ROSE VILLAIN
19 L'albero delle noci – BRUNORI SAS

20 Wake Up – IMAGINE DRAGONS
 
Non ascolto praticamente più musica trasmessa dalla radio ormai dagli anni 90 (tranne rarissime eccezioni).
Ed era sempre e solo Radio Rock 106.6 di Roma, non una emittente qualsiasi!
Tra le altre cose, mi ha fatto scoprire gruppi fondamentali (per gli amanti del genere) come Radiohead, Smashing Pumpkins (quelli belli di allora, non la schifezza assoluta che è venuta dopo), Porcupine Tree... e tanti altri che sono emersi quasi dal nulla nei 90!
 
Ultima modifica:
Da quel che sapevo io sono la principale fonte di reddito dal momento che di dischi non se ne vendono più.

Non so quanto vada in tasca all'artista per ogni concerto.
Comunque non ne può fare uno al giorno.
Penso,ma è solo una mia impressione,che i soldi li facciano più con con gli aspetti social del loro lavoro oggi.
 
Da quel che sapevo io sono la principale fonte di reddito dal momento che di dischi non se ne vendono più.
Sono 2 le fonti di reddito:
Se autore, i diritti relativi, ogni esecuzione e/o riproduzione delle opere, sia dal vivo, che su supporto, che via media, sono fonti di reddito, anche se differiti.
Se performer, ogni concerto, ospitata, etc sono a contratto, cachet, etc, ci sono artisti che prendono decine o centinaia di cachet per una perfomance dal vivo, più quanto va alla band, service, etc, i più popolari, talcolta hanno 2 service che si alternano, per poter suonare in posti diversi in pochi giorni.
 
non so cosa si intenda per "guadagnare con i social" ma a parte le sponsorizzazioni che devono spartirsi col resto del mondo social di introiti non se ne fanno.
Lato streaming va anche molto peggio con circa 0,004€ per ascolto ovvero 1€ ogni mille ascolti.

Per contro, i cachet per esibirsi pare siano saliti parecchio tanto che ...
 
Il fatto è che il seguire la musica viene sempre più inteso come interessarsi ai personaggi, allo "star system" musicale, alla loro notorietà e popolarità. Un sistema perfetto per i social, e anche per Sanremo.
Per me invece è la musica di per sé l'unica cosa che conta. La stragrande maggioranza degli artisti che seguo non so neanche come siano fatti fisicamente. E questo accadeva anche quando ero molto più giovane.
Mi ricordo quando da ragazzino mi "perdevo" nella musica dei Pink Floyd (per fare un esempio) ascoltandoli in cuffia e non sapevo proprio che faccia avessero David Gilmour e Roger Waters.
 
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