<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1556 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
forse i biturbo v8 devono recuperare petrolio ogni 300 KM :D:D
per adesso anche l'elettrico cammina a CO2 in tutto il mondo (gasolio, carbone lignite, gas ecc ecc)...




cmq riporto una pagina del Politecnico di Torino sperando di essere in Topic



"I giacimenti di REE sono problematici sotto molteplici punti di vista, per esempio a causa di mineralizzazioni complesse, bassissime concentrazioni, presenza di Torio e altri elementi radioattivi.

Di conseguenza, l’estrazione, la lavorazione, la raffinazione e la purificazione di REE è un processo complesso, che necessita di tecnologie e capacità industriali ancor più rare delle Terre stesse, e per giunta con un impatto ambientale significativo.

Le sostanze attraversano una numerosa serie di passaggi che coinvolgono in più stadi sostanze chimiche potenzialmente nocive e filtraggi e che generano consistenti scarti tossici, con un costo ambientale potenzialmente elevatissimo: è stato calcolato che la lavorazione di una tonnellata di metalli delle terre rare produce circa 2.000 tonnellate di rifiuti tossici.

In prima battuta, sono causa dell’inquinamento delle acque, perché vengono utilizzate sostanze chimiche tossiche come acidi e solventi organici che possono contaminare le acque sotterranee e superficiali compromettendo la qualità e danneggiando gli ecosistemi acquatici. In seconda battuta, sono complici della distruzione degli habitat e della perdita di biodiversità. Infine hanno impatto sull’emissione di gas serra, in quanto la lavorazione delle REE richiede un notevole consumo di energia, spesso proveniente da fonti fossili.

Come anticipato in apertura, a dispetto del loro nome, le REE non sono una risorsa scarsa sul pianeta, anzi, sono piuttosto ben distribuite nella crosta terrestre.

Il Cerio è presente con la stessa abbondanza del Rame e due tra gli elementi più rari della serie (Tulio e Lutezio) sono 200 volte più abbondanti dell’Oro. Tuttavia, a differenza di quest’ultimo, non esiste un’industria mineraria così diffusa ed organizzata sul pianeta.

I giacimenti di REE sono problematici sotto molteplici punti di vista, per esempio a causa di mineralizzazioni complesse, bassissime concentrazioni, presenza di Torio e altri elementi radioattivi.

Di conseguenza, l’estrazione, la lavorazione, la raffinazione e la purificazione di REE è un processo complesso, che necessita di tecnologie e capacità industriali ancor più rare delle Terre stesse, e per giunta con un impatto ambientale significativo.

Le sostanze attraversano una numerosa serie di passaggi che coinvolgono in più stadi sostanze chimiche potenzialmente nocive e filtraggi e che generano consistenti scarti tossici, con un costo ambientale potenzialmente elevatissimo: è stato calcolato che la lavorazione di una tonnellata di metalli delle terre rare produce circa 2.000 tonnellate di rifiuti tossici.

In prima battuta, sono causa dell’inquinamento delle acque, perché vengono utilizzate sostanze chimiche tossiche come acidi e solventi organici che possono contaminare le acque sotterranee e superficiali compromettendo la qualità e danneggiando gli ecosistemi acquatici. In seconda battuta, sono complici della distruzione degli habitat e della perdita di biodiversità. Infine hanno impatto sull’emissione di gas serra, in quanto la lavorazione delle REE richiede un notevole consumo di energia, spesso proveniente da fonti fossili.

A questi problemi tecno-scientifici si aggiunge un ostacolo di tipo geopolitico.
La disomogenea distribuzione delle miniere e impianti di trattamento dei minerali fa sì che, quantomeno al momento, la produzione di REE sia concentrata in pochi Paesi, dai quali – di fatto – dipende il resto del mondo. A esercitare il monopolio è la Cina, la quale possiede circa un terzo delle riserve mondiali attualmente note, pari a circa 44 milioni di tonnellate grazie alle quali copre circa il 60% dell’offerta. Seguono Stati Uniti (15,5%), Myanmar (10,5%) e Australia (10%). Di recente, la competizione a distanza tra i due più importanti produttori sta convergendo sulla Groenlandia, il luogo del pianeta con il sottosuolo più ricco di REE, con un potenziale stimato in circa 60 mila tonnellate all’anno, ovvero pari al 30% del fabbisogno mondiale."

però ovviamente tutte queste considerazioni non si possono non sposare con considerazioni più specifictamente politiche e inerenti il rapporto scienza /politica. ma dato che non si possono fare mi limito a riportare i problemi ambientali (noti) delle terre rare...
I 300 km erano rifiniti ad una vettura EV.
Fino a prova contraria ( parlo di Europa e più precisamente in Italia ) il mix energetico è 50% combustibili fossili ed il restante rinnovabile.
Mix che il petrolio oggi non può permettersi.
È già stato ripetuto non so quante volte, ma pare che non sia ancora sufficiente.
 
Scusate, provo a spiegarmi con un esempio stupido. Se nel mio quartiere modificano la viabilità se ne può discutere, ad esempio potremmo dire che un certo senso unico è inopportuno perché aumenta il traffico anziché snellirlo, o che sarebbe meglio fare un senso unico nella direzione opposta o in altra area della città. Non c'è bisogno di scomodare la persona del sindaco o il suo ufficio tecnico, mettendone in dubbio le capacità o alludendo a presunte commistioni tra interessi privati e pubblici. C'è una bella differenza
Vero, a me interessa relativamente perché una elettrica c’è l’ho, ma se dopo il 2034 devi comprare una auto nuova e qualcuno ti dice che sei obbligato a comprarla elettrica e nel frattempo, arrivare al 2035, sei anche obbligato e seguire e tenere conto di altre obbligate direttive, transizione, scusa ma del perché è del per come si è arrivati a questa soluzione e delle conseguenze che sta avendo già oggi a livello sociale non puoi non tenerne conto e non farle capitare nel discorso.
Quindi anche limitando quello che vuoi ma una parte di queste politiche ne devi parlarne. Se no la discussione si sarebbe esaurita già 20 mila post fa.
 
la risposta a questa domanda implica parlare di poltica :D:D
Si marca male, molto male. Capisco che non essendo più intervenuti dal 2018 ora si senta la necessità di recuperare, ma se si vuole parlare di politica o politiche, come affermi, magari basta andare sul forum di Limes o equivalenti.
Il ripetere la parola ad ogni pié sospinto, anche se sottolineata da faccine varie non è che ti renda più "gradito" agli occhi della moderazione.
 
I 300 km erano rifiniti ad una vettura EV.
Fino a prova contraria ( parlo di Europa e più precisamente in Italia ) il mix energetico è 50% combustibili fossili ed il restante rinnovabile.
Mix che il petrolio oggi non può permettersi.
È già stato ripetuto non so quante volte, ma pare che non sia ancora sufficiente.
la mia era una battuta ovviamente...
mancava la parolina "anche" alla frase successiva (anche a CO2)... su questo hai ragione...
 
Io ritengo davvero che non cambi nulla tra decidere sulla transizione affidandosi ai rappresentanti eletti democraticamente oppure interpellare direttamente la popolazione.
Gli astenuti si asterranno in entrambi i casi e gli altri voteranno nello stesso modo.
Su ogni tematica le posizioni sono note,fin troppo a volte quando gli slogan si ripetono stile pappagallo da anni.
Quindi chi va a votare anche se si tratta di elezioni politiche e non di un referendum sa benissimo che votando tizio vota contro il nucleare,votando caio vota a favore di quest'altro argomento etc etc.
L'unica differenza che ci vedo è che l'esito di un referendum non si può cambiare mentre le posizioni di chi viene eletto possono ammorbidirsi o essere totalmente ribaltate a seconda delle esigenze.
Viene fatto spesso riferimento al referendum sul nucleare,che ricordo avvenne a poca distanza dall'incidente di Fukushima,come un errore.
Sia per l'esito sia perchè non sarebbe materia da sottoporre ai singoli cittadini.
Però sono quasi certo di ricordare che Margherita Hack dichiarò che avrebbe votato no al nucleare auspicando però che continuasse la ricerca.
Per dire che non sempre le persone istruite fanno la scelta che ci si aspetterebbe.
Basta ricordarsi la pandemia,quanti medici avevano sui vaccini delle posizioni anti scientifiche?
Quindi secondo me pensare di selezionare la popolazione in base alle competenze è inutile oltre che impossibile.
Credo comunque che l'argomento transizione sia meno complesso di altri e quindi pur coi limiti dell'informazione si possa sottoporre alla gente comune.
Devi tener presente che la transizione per forza di cose tocca e toccherà il portafogli delle persone.
Ma moltissime scelte fatte per il bene di uno stato o addirittura per il bene della Terra, colpiscono le nostre tasche.
Il referendum è sbagliato , perchè se ne facessimo uno sulla raccolta differenziata, il porta a porta sparirebbe domani, se ne facessimo un altro sull'obbligo di revisione veicoli, da domani i centri chiuderebbero.
Per non parlare di proporre un referendum sulle Imposte.
 
Devi tener presente che la transizione per forza di cose tocca e toccherà il portafogli delle persone.
Ma moltissime scelte fatte per il bene di uno stato o addirittura per il bene della Terra, colpiscono le nostre tasche.
Il referendum è sbagliato , perchè se ne facessimo uno sulla raccolta differenziata, il porta a porta sparirebbe domani, se ne facessimo un altro sull'obbligo di revisione veicoli, da domani i centri chiuderebbero.
Per non parlare di proporre un referendum sulle Imposte.

Non penso.
La raccolta differenziata per alcuni sicuramente è una rottura infatti non la fanno.
Ma non penso che la gente vorrebbe tornare ad avere i cassonetti maleodoranti per strada.
Ne penso che la gente voterebbe per abolire la revisione.
Di sicuro qualcuno ma non la maggioranza delle persone.
Il bollo probabilmente si.
Che alcune scelte,anzi molte,non siano indolori è vero.
Però un bambino se gli chiedi il suo parere ti dirà che è a favore dell'abolizione delle vaccinazioni obbligatorie perchè per lui sono solo un ago che gli buca la pelle.
Un adulto imho è un filino più ragionevole e sa che ci sono cose dolorose ma che comunque sono a fin di bene.
Io non credo che le nostre società siano composte esclusivamente da persone che non sanno vedere a più di 10 cm dal loro naso e che quindi prenderebbero decisioni autolesioniste in nome della massima libertà individuale.
Qualcuno qui tra gli amici del forum voterebbe per l'abolizione dei limiti di velocità?
Io non credo che baratterei il diritto di andare a 180 in autostrada (e quando ci arrivano le auto di casa...) col rischio che domani uscendo di casa qualcuno mi falci andando a 100 km orari dove prima si andava a 50.

In ogni caso per me è doverosa la distinzione tra imposizioni dall'alto che hanno un rapporto tra costi e benefici favorevole (obbligo di indossare la cintura costo qualche decina di euro quando compri l'auto e usarla costa zero ma in cambio mi può salvare la vita) e altre che porterebbero si dei benefici ma così come erano state pensate manderebbero anche gambe all'aria la nostra economia.
Ripeto io non sono dell'idea che la transizione debba essere cancellata ma di sicuro ripensata.
 
la transizione la stiamo facendo da anni, piano piano.
il problema e' lo spintone che gli han voluto dare negli ultimi anni.
se avessero continuato col trend, piano piano, tutte le auto sarebbero state ibride comunque, alcune elettriche, i pannelli sulle case, quando rifacevi i tetti (o nelle case nuove) sarebbero spuntati spontaneamente...

il problema non e' la transizione, e' la spallata che gli han dato.
i vecchi detti, spesso, son ancora validi.
chi troppo vuole, nulla stringe :D
 
Ma la transizione non potevamo affidarla agli influencer?
Che oggi in certi casi hanno più potere di un capo di stato.
Invece di imporre la vendita di sole auto elettriche bastava regalarne una ai vari social media qualche cosa con 1 milione di follower e in cambio dirgli di far loro pubblicità.
E puntare su tutte le età e tutte le piattaforme.
Per i più giovani tiktok e ig.
Per gli adulti X.
E per il settore rsa Facebook.
Tempo qualche mese chissà quanti per emulazione ne avrebbero voluta una.
Magari adesso saremmo al 10% del parco auto circolante...
 
Ma la transizione non potevamo affidarla agli influencer?
Che oggi in certi casi hanno più potere di un capo di stato.
Invece di imporre la vendita di sole auto elettriche bastava regalarne una ai vari social media qualche cosa con 1 milione di follower e in cambio dirgli di far loro pubblicità.
E puntare su tutte le età e tutte le piattaforme.
Per i più giovani tiktok e ig.
Per gli adulti X.
E per il settore rsa Facebook.
Tempo qualche mese chissà quanti per emulazione ne avrebbero voluta una.
Magari adesso saremmo al 10% del parco auto circolante...

lo vado dicendo da anni, al popolo come alle mogli non devi mai dar l'idea che una cosa non l'hanno scelta loro, la scegli tu ma fai in modo che pensino che l'hanno scelta loro , sono contenti e si prendono tutto :)
 
Oggi sono andato a prendere mia madre e abbiamo incrociato una Topolino.
Le piace,secondo me non sarebbe in grado di salire e scendere facilmente e devo ancora capire quanto sia rigida visto che il sedile sembra fatto di plastica.
Mi ha chiesto se ci vuole la patente per guidarla e li è caduto un po' il suo castello di carte perchè non è sicura di essere in grado di conseguirla.
Io ce la vedrei,non penso che mi fiderei a viaggiarci assieme sul sedile del passeggero ma sarei contento se lei guidasse per brevi distanze e avesse un mezzo di trasporto semplice a disposizione.
Se costasse la metà però...
 
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