L' alternativa sono i crisantemi.... sulla tomba di un defunto italico automotive.Saranno rose? Se lo saranno, fioriranno...
L' alternativa sono i crisantemi.... sulla tomba di un defunto italico automotive.Saranno rose? Se lo saranno, fioriranno...
Oddio..non sono proprio d'accordo su questo; Grecale MC20 e le GT, ne hanno spesi di soldi. Ok tutti flop ma gli investimenti ci sono stati.Da non dimenticare anche il marchio Maserati, che ha bisogno, ovviamente, di un robusto rilancio.
Maserati ha avuto il soldi destinati ad Alfa che sono stati utilizzati per fare modelli non prioritari. Avrebbe bisogno in primis di una nuova Levante e di una "vera" Grecale, non della Puma, di una piattaforma elettrica competitiva rispetto a Tesla e Porsche - e ci perderebbe soldi, come Porsche. Più di tutto, avrebbe bisogno di un motore Ferrari, l'unica cosa che la teneva veramente a galla a livello di immagine. Invece, pure qua, le hanno dato l'evoluzione Alfa.Oddio..non sono proprio d'accordo su questo; Grecale MC20 e le GT, ne hanno spesi di soldi. Ok tutti flop ma gli investimenti ci sono stati.
Tutto ciò mentre AR stava con le due Giorgio senza led, senza versioni, senza aggiornamenti...senza ZF8 con modulo ibrido integrato mentre la Ghibli già stracotta si beccava il 2.0 Th. E con la 6C ciulata per fare quel floppaccrocchio MC20. Insomma ne ha avute di chances Maserati, e di soldi, Io non sono proprio sicuro che sia un brand così forte da meritarli solo perché il mondo é pieno di nuovi ricchi. Non funzia così imo.
Mah io dietro sto buonismo.....i fatti vorremmo i fatti....Su Quattroruote di Gennaio c'è un lungo (6 pagine) articolo su Stellantis, intitolato "Stellantis, ripartenza tricolore".
Secondo la rivista dopo il licenziamento di Tavares (o le dimissioni, fate voi), John Elkann si sta dando da fare per imprimere una svolta al gruppo, e insieme a Jean Philippe Imparato (chissà se sarà lui il futuro CEO), stanno ponendo in essere azioni tese appunto ad imprimere una sterzata significativa alla gestione.
Il comitato che sta reggendo al momento le sorti del gruppo ha voluto "smarcarsi subito da un passato caratterizzato da fin troppe frizioni tra Tavares e numerosi portatori di interesse (sindacati, politici, fornitori), in Italia come in Francia e in USA. A farlo per primo è stato il presidente John Elkann, che ha voluto rassicurare le massime istituzioni italiane sugli impegni del gruppo nei confronti dell'Italia." Nel riquadro di pag. 44 Elkann viene definito "il regista del disgelo". Dopo le dimissioni di Tavares, "ha subito chiamato il Presidente Mattarella e Giorgia Meloni, per informarli di quanto accaduto. Un'iniziativa del tutto inconsueta e inusuale.......ed è andato anche oltre, ha accettato di presentarsi in Parlamento nelle prossime settimane....in ogni caso l'opera di disgelo non si limita all'Italia.....ecco dunque l'incontro con Macron, e anche a Russelsheim per incontrare i vertici di Opel. E andrà anche in USA."
Quattoruote scrive pure che "I dealers hanno attaccato l'ex amministratore delegato per aver prodotto un rapido degrado dei marchi e aver imposto una rotta disastrosa. A tal proposito viene citato anche il richiamo nel gruppo (dopo 2 anni) di Richard Palmer, ex direttore finanziario, che sarà consulente speciale di John Elkann e del comitato per la transizione. Ma Palmer ovviamente "conosce a fondo il mercato americano...". Da rimarcare anche il ritorno nell'ACEA, da dove ai tempi di Tavares Stellantis era uscita.
Imparato invece ci ha "messo la faccia" per quanto riguarda gli investimenti in Italia: "Odio le promesse non mantenute e non voglio essere smentito dai fatti. Quindi ci metto la faccia", ha detto, come citato da QR.
Tanto per cominciare, a Melfi non si faranno più "solo elettriche" come diceva Tavares, ma anche ibride. E resterà la produzione della Compass: "Notizia molto importante per alleviare i timori dei sindacati", afferma Quattroruote. Poi "Non mancano novità nemmeno per Cassino, dove saranno prodotte le eredi di Giulia e Stelvio, che saranno anche ibride". E ci sarà pure una "Top di gamma". Per Mirafiori in primis è in programma la nuova 500 ibrida (fine anno), ma anche "altri 2 miliardi di investimenti, fino al 2032"! Tutti investimenti "finanziati con risorse proprie", ha precisato mister Imparato.
E QR sottolinea come le nuove "mosse" siano in netta controtendenza con le posizioni di Tavares...
Poi chiude l'articolo sottolineando che "Il nuovo CEO dovrà dare maggior peso ad ogni singola componente del variegato mondo Stellantis, magari scegliendo più manager locali per le posizioni apicali". Da non dimenticare anche il marchio Maserati, che ha bisogno, ovviamente, di un robusto rilancio.
Saranno rose? Se lo saranno, fioriranno...
De profundis...L' alternativa sono i crisantemi.... sulla tomba di un defunto italico automotive.
Ma che fatti vuoi fare se hai già smantellato le strutture di riccerca e sviluppo cresciute in 1/2 secolo? Che cosa vuoi produrre se non formi personale con le maestranze qualificate che ormai sono andate in pensione? Che cosa vendi se hai depauperato la rete di vendita ed assistenza?Mah io dietro sto buonismo.....i fatti vorremmo i fatti....
Mi ricordo un ragazzetto bulletto con un pittbull che girava con aria da prepotentello....senza cane poi era mite e cheto....Adesso John fa la parte del buono e scarica tutto si Tavares. Qiando si beccava miliardi grazie agli utili e ai soldi spesi in riacquisto di azioni proprie invece che investiti, andava tutto benissimo. Vabbè, fa parte del gioco.
La realtà è che Stellantis è una collezione di interessi divergenti, in cui ogni Paese tira dalla sua parte ma i costi produttivi spingono fuori dai rispettivi confini. I marchi, poi, reclamano le loro individualità ma la realtà è che se sono finiti in Stellantis è proprio perché le loro individualità non tirano, non sono sufficienti a garantirne la sopravvivenza, tranne le solite Jeep e RAM. E poi c'è l'elettrico, lo spauracchio di tutti, che tutto appiattisce e che nessuno compra. Alla fine non mi sorprenderei se si procederà ad una "razionalizzazione", ovvero chiusua di marchi che hanno fatto il loro tempo - come Lancia, ahimè - o che il loro tempo non l'hanno mai avuto - DS. Ci sarebbero più risorse da dedicare ai sopravvissuti
Oddio..non sono proprio d'accordo su questo; Grecale MC20 e le GT, ne hanno spesi di soldi. Ok tutti flop ma gli investimenti ci sono stati.
Tutto ciò mentre AR stava con le due Giorgio senza led, senza versioni, senza aggiornamenti...senza ZF8 con modulo ibrido integrato mentre....
I numeri che fa la Ypsilon mostrano chiaramente che non è la neoproposta migliore. Sorpresa sorpresa, la proposta migliore ha scritto Jeep sul cofano. E la prossima proposta migliore sempre la scritta Jeep porterà. Tutto il resto sono quisquilie, come diceva TotòMi ricordo un ragazzetto bulletto con un pittbull che girava con aria da prepotentello....senza cane poi era mite e cheto....
DS sta ultimamente riprendendo vedo....però l'ultimo "capolavoro" secondo me riporterà il pappagallo sul trespolo con le ali tarpate....Lancia la stanno ri-LANCIAndo....in fondo tra le neoproposte forse è la migliore....
Il lancio del pianale Giorgio avrebbe potuto esser il trait d'union definitivo tra Alfa e Maserati, con la progettazione dell'alto di gamma Alfa a Modena, e Maserati per il luxury, usando basi eccellenti e componentistica di pregio. Non essendo Ferrari più parte del gruppo, avere un suo motore sarebbe stato più difficile. il V6 va anche bene ma forse è troppo presto per pensionare il V8.Oddio..non sono proprio d'accordo su questo; Grecale MC20 e le GT, ne hanno spesi di soldi. Ok tutti flop ma gli investimenti ci sono stati.
Tutto ciò mentre AR stava con le due Giorgio senza led, senza versioni, senza aggiornamenti...senza ZF8 con modulo ibrido integrato mentre la Ghibli già stracotta si beccava il 2.0 Th. E con la 6C ciulata per fare quel floppaccrocchio MC20. Insomma ne ha avute di chances Maserati, e di soldi, Io non sono proprio sicuro che sia un brand così forte da meritarli solo perché il mondo é pieno di nuovi ricchi. Non funzia così imo.
Il lancio del pianale Giorgio avrebbe potuto esser il trait d'union definitivo tra Alfa e Maserati, con la progettazione dell'alto di gamma Alfa a Modena, e Maserati per il luxury, usando basi eccellenti e componentistica di pregio. Non essendo Ferrari più parte del gruppo, avere un suo motore sarebbe stato più difficile. il V6 va anche bene ma forse è troppo presto per pensionare il V8.
Le maestranze dell'innovation lab avrebbero avuto da lavorare al lancio della prossima Stelvio e Giulia oltre e quindi tutte quelle ottime menti sarebbero rimaste.
Ora l'AD dei due marchi è la medesima persona, non so se voglia dire qualcosa.
Si sono d'accordo, e i tempi sono pure cambiati....Ma il punto vero....
Era e rimane:
-quanto si vuole investire
-quanta continuita'
e per
-quanto tempo....
Quello che ha fatto AUDI....
E ci ha messo 15 anni....
E qui
( si rimescola e si fanno proclami, altro che soldi )
e si pretendeva di fare lo stesso con 2 auto....
MA DAI....
A parte il fatto che tutti i sogni di gloria della Giorgio è di Maserati si sono infranti contro il muro della realtà.il fatto che ora il cosiddetto AD del marchio sia lo stesso significa solo che Maserati è troppo piccola per dedicargli una struttura di vendite separata. Il cosiddetto AD è un direttore vendite e marketing, non un AD. Non ha possibilità di finanziare in autonomia i progetti, solo di proporre i modelli e la strategia di mercato che poi il vero AD approva o respinge. Non ha neanche il potere di decidere su tecnologie, strategie a lungo termine che non siano quelle commerciali. Non fa alleanze, non fa nuovi motori, non fa nulla che non passi per il vero CEOIl lancio del pianale Giorgio avrebbe potuto esser il trait d'union definitivo tra Alfa e Maserati, con la progettazione dell'alto di gamma Alfa a Modena, e Maserati per il luxury, usando basi eccellenti e componentistica di pregio. Non essendo Ferrari più parte del gruppo, avere un suo motore sarebbe stato più difficile. il V6 va anche bene ma forse è troppo presto per pensionare il V8.
Le maestranze dell'innovation lab avrebbero avuto da lavorare al lancio della prossima Stelvio e Giulia oltre e quindi tutte quelle ottime menti sarebbero rimaste.
Ora l'AD dei due marchi è la medesima persona, non so se voglia dire qualcosa.
Carloantonio70 - 20 giorni fa
Mastertanto2 - 3 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 16 giorni fa