<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Esperienze con la mia ID.4 | Page 42 | Il Forum di Quattroruote

Esperienze con la mia ID.4

Questo post lo intitolerei : i 150 watt che contano.
Mesi fa quando mi installarono la Wallbox, una Charger Pro della Elli società del gruppo Vw, notai un particolare che inizialmente avevo scambiato per difetto o un errore di software.
Se la ricarica viene stoppata dall’auto una volta arrivata alla soglia stabilita, io ho impostato 80%, il registro della cronologia della ricarica sull’applicazione della Wallbox non viene temporalmente aggiornato e non vengono visualizzati i kwh erogati per la ricarica lasciando la Wallbox in uno stato di pausa fin quando non si toglie materialmente lo spinotto dall’auto. Poi dopo lo stacco la App Elli aggiorna regolarmente il registro.
Mentre se la ricarica viene stoppata manualmente tramite App Elli propria della Wallbox il registro della cronologia di ricarica viene aggiornato istantaneamente e indica le ore precise impiegate per la ricarica e i kwh totali erogati isolando l’auto dalla rete elettrica anche se il connettore rimane inserito dato che la Wallbox torna nello stato attivo pronta per una nuova ricarica.
La differenza tra i 2 stati può sembrare nulla tranne per il “problema” sul registro di ricarica e sullo stato della Wallbox che comunque dopo lo stacco dello spinotto la situazione si risolve.
Ma in realtà nel caso in cui l’auto ordina la fine della ricarica lo stato di “pausa” che ne consegue è progettato per usufruire di una funzione molto interessante e valida, anzi diciamo che sono due le funzioni, che sto provando da qualche settimana perchè pensate quando fa freddo, quindi ho dovuto aspettare fino a che le temperature me ne permettevano la sperimentazione pratica.
Ovvero che se per qualsiasi motivo lo stato di carica dovesse calare, molto freddo dove il circuito interno della batteria preleva energia per riscaldarla o l’uso di apparecchiature interne come il clima, la Wallbox esce dallo stato di pausa e mantiene la batteria alla soglia stabilita, nel mio caso 80%.
Ora, purtroppo non ho potuto testare il calo di batteria per fermo auto o freddo intenso perchè complice anche il box lasciata ad una percentuale quella rimane anche dopo una settimana. Potrebbe invece essere utile a chi per esempio ha la Wallbox esterna e l’auto di conseguenza parcheggiata fuori, tipo cortile o parcheggio condominiale privato.
Ma ho potuto invece testare il pre riscaldamento della batteria poco prima di partire alla mattina verificando se le indicazioni sul libretto VW e dell’ingegnere alla consegna, ma che inizialmente non avevo capito, fossero vere.
Ovvero che riscaldando la batteria prima di partire l’efficienza e il consumo per lo stesso tragitto rispetto al non farlo erano nettamente migliori. Per precisare il riscaldamento della batteria consiste nell’accensione del clima che oltre a riscaldare l’abitacolo alla pompa di calore è collegato anche il circuito che riscalda anche la batteria. Ma pur scettico volevo vedere se il consumo di energia che viene prelevato direttamente dalla rete e non prelevato dalla batteria per scaldare l’auto compensava il risparmio energetico sul tragitto abituale di mia moglie, ovvero 26 km.
Praticamente funziona così: al termine della ricarica durante la notte dato che è l’auto a fermare la carica perchè è arrivata alla soglia stabilita, 80%, come ho detto la Wallbox entra in pausa. 15 minuti prima di prelevare l’auto dall’App Vw accendo il clima, che se non stoppato ha una durata massima di mezz’ora, l’auto riattiva la Wallbox e poi prelevando direttamente l’energia dalla rete perchè lo spinotto è ancora attaccato accende il clima che riscalda la batteria e l’abitacolo. Poi all’apertura dell’auto stacco lo spinotto e parto.
Dato che l’auto viene caricata un giorno si e 2 no mi ha permesso di alternare giorni con e senza pre riscaldamento della batteria per avere una varietà di dati attendibile e variegata con temperature tra gli 0 e 4 gradi.
I numeri :
Il clima in quel quarto d’ora consuma direttamente dalla rete circa 140-150 watt, ovvero 600 watt/h, ma la batteria seppur non interessata a dare energia invece incamera energia aggiuntiva perchè la Wallbox ha la gestione dinamica del carico.
Ovvero preleva tutta la potenza lasciata libera in quel momento dalla casa, quindi non fornisce solo i 150 watt richiesti dalla pompa di calore ma tutta l’energia disponibile in quel momento che alla mattina presto in casa mia si traduce in 2,8 - 3 kwh che in quel quarto d’ora fanno confluire nella batteria circa 500 - 550 watt in più, cioè 700 -750 watt erogati nel quarto d’ora meno in 150 watt assorbiti dal clima.
Ciò si traduce che quando mia moglie preleva l’auto quel mezzo kw in più fa scattare la percentuale di carica dal 80 al 81% basso, mentre i 150 watt spesi per il pre riscaldamento spalmati per i 26 km del tragitto incideranno con un + 5,8 watt per km.
I consumi:
Da numerose e variegate prove il tragitto di 26 km con il pre riscaldamento e temperature sotto i 4 gradi hanno portato una media di 0,159 kwh per km che se aggiungiamo i 6 watt ( 5,8 ma arrotondiamo ) aggiuntivi per km fanno gli 0,165 kwh per km. Ricordo che a temperature primaverili estive 16- 25 gradi lo stesso tragitto segnava 0,120 - 0,135 kwh per km.
Senza il pre riscaldamento la media per gli stessi 26 km ha dato sempre con temperature sotto i 4 gradi un 0,187 kwh per km.
Conclusioni:
Devo ammettere che Vw e l’ingegnere avevano pienamente ragione e il pre riscaldamento possibile solo se si dispone della pompa di calore da i suoi frutti. E vero che a fronte di un risparmio di 728 watt ( (0,187 watt - 0,159 watt) x 26 km ) ne spendi 150 di watt per il pre riscaldamento quindi il guadagno sono solo 578 watt che tradotto in euro sono 13-15 centesimi per 26 km, ma la teoria è stata verificata dalla pratica.
 
Ultima modifica:
Continua:
Per chi ha intenzione di acquistare un veicolo elettrico e soprattutto chi lo caricherà all'esterno un vivido consiglio è quello di investire sulla pompa di calore sempre che non ne sia dotato di serie. E' vero che iprezzi vanno dalle 1000 alle 1500 euro ma sono soldi spesi bene non tanto per pre riscaldare la batteria ma permette nei mesi invernali una efficienza significativa.
Casistiche e impiego:
-Un particolare di cui non ho parlato è che se ho l'auto in carica ma la devo usare e non ha terminato il raggiungiimento della soglia stabilta potete comunque far partire il climatizzatore che sottrarrà i circa 150 watt dalla potenza di ricarica e poi interrompere al momento di prelevare l'auto.
-Per chi parcheggia all'esterno nei mesi invernali è sicuramente un beneficio perchè vedo spesso gente che armeggia con cartoni e coperte per non far gelare il vetro o accende l'auto mentre con il raschietto tenta di togliere il ghiacco.
Con questa funzione avrete l'abitacolo già caldo e non dovrete armeggiare con nulla.
-E se lauto non è collegata alla presa ? Ho sperimentato, mia moglie, pure questa opzione attivando il clima anche senza il supporto della rete elettrica quando 10-15 minuti prima dall'uscita dall'ufficio ha attivato il clima. Ovvio la perdità di un punto percentuale è quasi assicurata ma alla fine il consumo si è attestato come il percorso di andata con pre riscaldamento sui 0,165 - 0,167 per i 26 km.
Mentre non attivando il pre riscaldamento nelle giornate più fredde, meno di 4 gradi, alla sera al ritorno il consumo è stato nettamente più elevato che alla mattina senza pre riscaldamento ovvero una media tra varie rilevazioni di 0,198 kwh per km.
Ho usato questa funzione personalmente un paio di volte dove per esempio 5 - 7 minuti prima di uscire dal supermercato ho attivato il pre riscaldamento riuscendo sui un percorso breve 6 km ad avere consumi nettamente inferiori rispetto allo stesso tragitto senza pre riscaldamento ovvero 0,17 - 0,175 kwh per km al posto di 0,208 - 0,210 kwh per km.
-In ultimo anche se ci sono pareri molto discordanti con vaghe teorie se per una batteria fa più male il freddo intenso o il caldo il pre riscaldamento rende meno vischioso l'elettrolita cosi che il trasferiemto di elettroni avvenga in maniera più efficiente evitando rallentamenti e quindi evitando consumi più elevati e forse meno degrado.
 
Ultima modifica:
Questo grafico mette in relazione la temperatura durante le ricariche casalinghe e la percentuale di dispersione ottenuta a fine erogazione, portando la media di dispersione a 12,33 % al posto dei 15% e rotti di un mese fa. Al contrario di quello che pensavo ricaricare con il freddo la dispersione diminuisce.

 
Questo grafico mette in relazione la temperatura durante le ricariche casalinghe e la percentuale di dispersione ottenuta a fine erogazione, portando la media di dispersione a 12,33 % al posto dei 15% e rotti di un mese fa. Al contrario di quello che pensavo ricaricare con il freddo la dispersione diminuisce.

una curiosita' , ma la tua ID4 non ha il pre riscaldamento della batteria?
hai fatto caso se si attiva ? se la dispersione puo' essere collegata a questo?
 
una curiosita' , ma la tua ID4 non ha il pre riscaldamento della batteria?
hai fatto caso se si attiva ? se la dispersione puo' essere collegata a questo?
Mi hai anticipato perché stasera quando avrò finito le “fazende” casalinghe pubblicherò un post dove ho analizzato come e dove ci sono le dispersioni confrontando le dinamiche e i numeri anche con le ricariche hpc, perché non li ho qui. Però purtroppo ti posso anticipare che per il consumatore che ricarica a casa non ci sono buone notizie sotto questo aspetto, o delle beghe se preferisci, il problema non si risolverà ne ora ne tra un bel po, anzi… Tutto questo nonostante la tecnologia avanzi.
 
NON FA' ASSOLUTAMENTE PER ME L'AUTO DURACELL, parto per andare a Bolzano poi in autostrada cambio per andare sul Grada (adoro il lato Bresciano) poi gli amici mi contattano verso sera per bruschettata o fetunta a Barberino e mo'? Smanetto tutto il giorno per pianificare? Per me follia pura. Scusatemi il pensiero. Guardate che mi è successo, quasi arrivato a casa di Folgaria mi chiamano amici di Bergamo per cenare assieme.... gira l'auto fino a Rovereto poi lato Bresciano del Garda per andare a Bergamo per ripartire verso mezzanotte per tornare a Folgaria mi immagino con la moglie che dorme e io che calcolo ecc ecc nooooooooo!
 
NON FA' ASSOLUTAMENTE PER ME L'AUTO DURACELL, parto per andare a Bolzano poi in autostrada cambio per andare sul Grada (adoro il lato Bresciano) poi gli amici mi contattano verso sera per bruschettata o fetunta a Barberino e mo'? Smanetto tutto il giorno per pianificare? Per me follia pura. Scusatemi il pensiero. Guardate che mi è successo, quasi arrivato a casa di Folgaria mi chiamano amici di Bergamo per cenare assieme.... gira l'auto fino a Rovereto poi lato Bresciano del Garda per andare a Bergamo per ripartire verso mezzanotte per tornare a Folgaria mi immagino con la moglie che dorme e io che calcolo ecc ecc nooooooooo!
Ecco, questa leggerezza nel NON pianificare alcunché la si perderà, per forza, al netto delle tante (o poche, o nessuna) volta in cui se ne presenterà l'occasione.
 
.
Mah, visto che tanto si va sempre OT aggiungo che fasciarsi la testa prima che si sia rotta mi pare inconcludente: attualmente nessuno obbliga nessuno a prendere la "duracell", quindi ognuno faccia un po' come gli pare. Quando scatterà il famigerato obbligo di vendita auto nuove elettriche... fra 10 (dieci) anni, allora valuteremo se batterie e supercharger renderanno obsolete queste preoccupazioni.
Sempre che gli ondivaghi politici di ogni schieramento sappiano essere chiari e capaci.
 
NON FA' ASSOLUTAMENTE PER ME L'AUTO DURACELL, parto per andare a Bolzano poi in autostrada cambio per andare sul Grada (adoro il lato Bresciano) poi gli amici mi contattano verso sera per bruschettata o fetunta a Barberino e mo'? Smanetto tutto il giorno per pianificare? Per me follia pura. Scusatemi il pensiero. Guardate che mi è successo, quasi arrivato a casa di Folgaria mi chiamano amici di Bergamo per cenare assieme.... gira l'auto fino a Rovereto poi lato Bresciano del Garda per andare a Bergamo per ripartire verso mezzanotte per tornare a Folgaria mi immagino con la moglie che dorme e io che calcolo ecc ecc nooooooooo!
Oddio..... come noto, non sono certamente uno tra i promotori dell'elettrico, ma questo modo di viaggiare tipo Jack Kerouac sembra un po' too much persino a me....
 
una curiosita'
Scusa, scusate per la giobba di ieri sera ma questo è quello che succede credendo di mettersi a letto per rispondere ai messaggi senza addormentarsi.
Prima di affrontare il discorso dispersioni è meglio fare un ripasso di come è fatta la batteria della ID.4
Dimensioni e peso : quella da 77 kwh ha una larghezza di 145 cm. una lunghezza di 182 cm. uno spessore di 14 cm. con un peso di poco sotto i 500 kg.
Tecnologia : e’ formata da 12 moduli, 3 punti con 3 centraline separate di rilevamento della tensione tra le celle e relative temperature il tutto regolato da una piastra di riscaldamento/raffreddamento a liquido che si può vedere nel box appena sotto le 12 celle.
La pompa di calore è un optional sulle Vw e lavora in abbinamento alla piastra della batteria ed è obbligatoria se si svuole usufruire del pre riscaldamento da remoto a veicolo spento sia dell’abitacolo che delle celle indipendentemente che sia collegato ad una rete elettrica o meno.
Le batterie delle auto elettriche non hanno un sistema automatico di condizionamento, caldo o freddo, che agisce a veicolo spento quindi è importante protegge l’auto sotto e sopra una certa temperatura. Il troppo caldo potrebbe creare cortocircuiti mentre il freddo rende vischioso l’elettrolita rallentando il trasferimento degli ioni di litio e la capacità di carica della batteria.
Alcune auto hanno la possibilità di riscaldare manualmente le batterie e altre di scaldarle tramite il navigatore poco prima di raggiungere la colonnina in previsione di una ricarica veloce. Vw invece sulle ID adotta un approccio diverso e non lo ha previsto semplicemente perchè ha concluso, giustamente secondo me, che se un automobilista si ferma per una ricarica veloce DC vuol dire che le sue batterie sono già calde, anche in vista del fatto che le ID utilizzano durante il funzionamento dell’auto la piastra di condizionamento per mantenere ad una temperatura ottimale tutte le celle monitorandole con le 3 centraline. Ma anche dovesse succedere che si tenti di fare una ricarica veloce a batterie fredde, improbabile secondo me a meno che non si parcheggi di fianco alla colonnina la notte per ricaricare alla mattina, Vw ha previsto una funzione che calcola la potenza massima iniziale da fornire alla batteria per incrementarla man mano che la batteria sotto carica si scalda. Infatti dal menu “Batteria” nel mese di Settembre a 20 gradi la potenza massima applicabile era di 70 kw su 135, mentre qualche giorno fa a 2 gradi presentava solo 35 kw ovviamente questo a auto fredda.
Questo perchè come detto con il freddo l’elettrolita è più denso quindi applicare in queste condizioni una corrente elevata potrebbe danneggiare la batteria. Per esempio sempre a circa 20 gradi in una colonnine hpc che mostrava i dati di erogazione ho potuto vedere correnti iniziali da 200-210 ampere con una dispersione finale che andava dal 1,8% al 3%. Però per aumentare la potenza di ricarica si dovrebbero aumentare le correnti ma si andrebbe incontro al rischio di stressare troppo le batterie con temperature elevate aumentando la dispersione, per questo si è inventata la tecnologia a 400 volt che poi passerà a 800 volt appunto per avere una potenza di ricarica elevata di tenendo una corrente anche se pur sempre elevata ma più “bassa” che presuppone anche meno calore quindi dispersione, cavi di sezione minori quindi meno peso.
E vediamo finalmente alla bega casalinga. Mediamente le auto hanno caricatori di bordo AC/DC da 11 kw e qualcuno arriva anche a 22 kw ma entrambi per le ricariche casalinghe sono più che sufficienti dato al massimo si potrebbe applicare una potenza massima di 6 kw per un contratto residenziale. Ed è per questo che le batterie non hanno nessuna opzione di pre riscaldamento per le ricarica in AC data la poca potenza e il basso amperaggio impiegato.
Quindi le batterie potranno anche progredire sul fronte DC ma il collo di bottiglia rimarrà sempre e comunque la trasformazione AC/DC a correnti molto molto modeste. Dato che la velocità di ricarica e una minore dispersione è data dalla potenza applicata con correnti elevate, a casa con pochi kw e correnti al massimo da 16 Ampere ci si fa poco soprattutto poi se i kwh della batteria sono elevati.
Le dispersioni casalinghe si possono riassumere in questi principali fattori :
- Il caricatore di bordo è uno dei principali fattori dal 2 - 5%
- Ma l’amperaggio della corrente la fa da padrona, dal 5 - 20%, in base all’amperaggio. Infatti l’abbassamento della percentuale di dispersione ottenuta ultimamente non è dovuta al freddo ma da quando abbiamo installato a inizio novembre le bobine per la gestione dinamica del carico la corrente prelevata è sempre quella massima disponibile rispetto ai soli 10 Ampere e a 2kw fissi pre impostati sulla Wallbox.
- Il cavo, 1 - 2 %, generalmente più è lungo e più disperde, inoltre si consiglia nelle ricariche di stenderlo bene e di non lasciarlo aggrovigliato o annodato perchè potrebbe generare calore con un ulteriore dispersione.
- Il calore nelle giornate estive fino al 10%
- Infine il design interno della batteria può determinare la dispersione circa 1 - 2%.
La combinazione di tutti questi fattori determinano la dispersione totale che ci si può ritrovare dopo una ricarica, e per complicare le cose da come si può vedere dal grafico è presso che ballerina e imprevedibile. Ma sia oggi che domani le percentuali di perdite saranno queste a meno che cambino le caratteristiche che le producono, ovvero il metodo di fruizione dell’energia privata fornita agli utilizzatori.
Sono curioso di vedere a Gennaio se funzionerà il progetto dei 6 KW notturni promosso da il GSE e Arera, dato che sono stato ammesso nella sperimentazione, se con una potenza più alta le percentuali miglioreranno.


 
Ultima modifica:
NON FA' ASSOLUTAMENTE PER ME L'AUTO DURACELL
Scusami una precisazione, a differenza di quello che si potrebbe pensare la Duracell non costruisce batterie per auto elettriche.
E poi con tutto il rispetto ANDREA, se il 56 sta per indicare l'anno di nascita penso che per te la transizione non comporterà nessun sacrificio, se indica gli anni allora ti consiglio nel 2034 di comprare una termica nuova cosi fino a 80 anni sei a posto.
 
Ecco, questa leggerezza nel NON pianificare alcunché la si perderà, per forza, al netto delle tante (o poche, o nessuna) volta in cui se ne presenterà l'occasione.
Io sono del parere opposto, con il diffondersi dell'infrastruttura di ricarica il pianificare andrà a perdersi perchè a te basterà digitare dove vuoi andrae e l'auto ti suggerisce come arrivarci nel più breve tempo possibile.
Dopo 5 mesi di utilizzo l'ansia di non avre sempre l'auto carica e/o di farmi le cippe mentali di dove andare e come arrivarci è già sparità.
Quello che voglio sperimentare dal nuovo anno con la sperimentazione del GSE e Arera è "la parte bassa delle classifica", ovvero portare la batteria a percentuali più basse di un altro 30% e sfuttrare il maggior range. In teoria con 6 kw, facciamo 5,8, notturni un 20-25% - 80% in 7-8 ore dovrebbe essere fattibile e portare le ricariche da 1 giorno si e 2 no a 1 giorno si e 4 no.
Vedremo se i conti torneranno e sarà fattibile.
 
Io sono del parere opposto, con il diffondersi dell'infrastruttura di ricarica il pianificare andrà a perdersi perchè a te basterà digitare dove vuoi andrae e l'auto ti suggerisce come arrivarci nel più breve tempo possibile.
...
Torna il consueto refrain delle proiezioni e del "futuro": succederà, accadrà, ci sarà, ecc., a quel punto sarà tranquillamente del "parere opposto" anche chi, come me, oggi quella leggerezza non la vede (...e non la vede perché non c'è).
 
...Sono curioso di vedere a Gennaio se funzionerà il progetto dei 6 KW notturni promosso da il GSE e Arera, dato che sono stato ammesso nella sperimentazione, se con una potenza più alta le percentuali miglioreranno.
Se pensi che nelle villette singole, quelle "della classe operaia" per intenderci, nello stato di San Paolo (BR) hanno 7 kW (quando non 9) standard capisci che c'è qualcosa che non quadra... E così anche nel Minas Gerais e altri stati dove tra l'altro hanno talmente surplus di corrente da staccare bollette che cubano ben 10 euro al mese per ville nuove con tutto elettrico, condizionatore, piscine ecc. Tipo benzina in Venezuela...
 
Back
Alto