Del primo capitolo ci rivedo l'ambientazione claustrofobica all'interno dell'astronave. Del secondo la sensazione di urgenza della fuga prima dello scadere del countdown. E' vero, mancano momenti di pausa in cui i personaggi si rendono conto di essere spacciati....(mitica la battuta nel 2° film del caporale Hudson quando gli dicono che devono resistere 24 ore (?) all'arrivo della navicella di soccorso). Altro aspetto che hanno accelerato per esigenze di copione è la formazione dell'alien. Pare che in pochissimo tempo (minuti) sia già bello che adulto (non è credibile). Mi sembra d'aver letto che vogliano riproporre la storia di Newt (l'unica bambina superstite della colonia del secondo capitolo). In quel contesto potrebbero ben sviluppare la tematica delle dinamiche sociali della colonia in rapporto all'assedio e alla (inutile) resistenza. Poi bisogna fare i conti con il botteghino. Dei ritmi più incalzanti si sposano meglio con le vendite di biglietti. Devono trovare un buon compromesso.