<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Crisi auto italiana e futuro degli stabilimenti produttivi | Il Forum di Quattroruote

Crisi auto italiana e futuro degli stabilimenti produttivi

Buonasera.
Visto che tutti chiacchierano a vuoto dopo la dipartita del benemerito Tavares, è necessario prendere in mano la situazione e fare le cose di seguito elencate per uscire agevolmente dalla crisi italiana e europea.
Pregasi non cambiare nulla: solo agire.

1. Prodotti
Senza quelli non si fa nulla e ora mancano. Servono azioni clamorose di rottura col passato, per cui:
- Trasferire domani a Mirafiori e altri siti in Italia le linee da poco dismesse di 500, vecchia Y, 500 X.
- Rimettere in listino versioni diesel di Tipo ecc,, Tonale anche 130 Cv, Panda 4x4, 595 Abarth, Giulia e Stelvio benzina 200 cv.
- Stoppare nuova Y (solo costi, agonia certa) e nuove Alfa su pianale francese (saranno un bagno di sangue).
- Rimettere versioni entry-level; chi se ne frega di cambi automatici sulle utilitarie, meglio spendere 2000 € meno.

2. Azione politica
Governo, Stellantis e VW (vedi il naufragio in Germania) devono far buttare nel WC la normativa europea pseudo green 2035 e lasciare neutralità tecnologica con E fuel e biocarburanti.
Abbiamo disoccupati, guerre fuori di casa e se ci sarà qualche kg di CO2 in più pazienza; qualcuno si preoccupa forse della CO2 messa da criptovalute, whatsapp e IA? Almeno le macchine ci portano in giro.

3. Prezzi
Basta con la politica di prezzi alti per finanziare l'elettrico: i listini vanno riportati a quote umane tipo Dacia e MG. Non dimentichiamo in proposito che Stellantis è in attivo e (per poco ancora) guadagna a solo favore degli azionisti, per cui non rompano.

4. Niente incentivi
Senza aver attivato i punti 1, 2 e 3 di incentivi all'acquisto non si deve nemmeno parlare: andrebbero tutti a cinesi e Musk.
Si invece a supporto direttamente all'industria in Italia per costo energia e simili.
Non si può fare per la concorrenza? Trovate il modo, nessuno si lamenterà. In Cina si preoccupano di queste cose con i loro piani governativi?
In proposito l'industria PARLI: di cosa ha bisogno? Finora ho sentito solo piagnistei penosi e richieste di soldi a fondo perduto per obbligare le persone ad andare a pila e chiudere le fabbriche. Vergognoso.

5. Niente dazi
Con i dazi non si va da nessuna parte; i cinesi si fermano come abbiamo fatto fino a ieri quando nessuno si sarebbe sognato di comprare una macchina cinese con motori meno evoluti, pesi elevati, freni scarsi e handling approssimativo.
Se proprio vi serve mettete qualcosa, magari con qualche giustificazione tecnico-produttiva, ma poca roba che sta male.

6. Dopodomani
Fatto tutto?
Bene, ora che abbiamo riiniziato a vendere automobili, dobbiamo pensare ai prodotti di dopodomani.
Le nuove macchine devono:
- Essere progettate in Italia; basta bidoni francesi con cinghie a mollo e design da elettrodomestico.
- Chi le progetta? Qualche ingegnere è rimasto; Elkann poi dovrà sacrificare un pò di gente della Ferrari per contribuire a disegnare le nuove Maserati, Alfa e Fiat (si anche le Fiat: se uno è bravo sa fare anche le utilitarie non solo la 12 cilindri).
Ha fatto più modelli la Ferrari negli ultimi anni di Alfa Lancia e Fiat messe insieme: provate a contarli.

7. Conclusioni
Fatto anche questo?
Bene, saremo un pò stanchi ma almeno staremo meglio tutti.
Se non vedrete nulla di quanto sopra state certi che metteranno in piedi l'ennesima ipocrita presa in giro tanto per tirare a campare; la situazione però è sull'orlo del baratro e questa volta la gente è veramente in piazza. Non si può far finta di nulla.
 
Occorre partire da alcuni presupposti. L'industria italiana dell'auto non esiste più da anni, Stellantis è una multinazionale (così come lo era Fca) e del resto il mercato automobilistico ha dimensioni europee, non nazionali
 
Buonasera.
Visto che tutti chiacchierano a vuoto dopo la dipartita del benemerito Tavares, è necessario prendere in mano la situazione e fare le cose di seguito elencate per uscire agevolmente dalla crisi italiana e europea.
Pregasi non cambiare nulla: solo agire.

1. Prodotti
Senza quelli non si fa nulla e ora mancano. Servono azioni clamorose di rottura col passato, per cui:
- Trasferire domani a Mirafiori e altri siti in Italia le linee da poco dismesse di 500, vecchia Y, 500 X.
- Rimettere in listino versioni diesel di Tipo ecc,, Tonale anche 130 Cv, Panda 4x4, 595 Abarth, Giulia e Stelvio benzina 200 cv.
- Stoppare nuova Y (solo costi, agonia certa) e nuove Alfa su pianale francese (saranno un bagno di sangue).
- Rimettere versioni entry-level; chi se ne frega di cambi automatici sulle utilitarie, meglio spendere 2000 € meno.

2. Azione politica
Governo, Stellantis e VW (vedi il naufragio in Germania) devono far buttare nel WC la normativa europea pseudo green 2035 e lasciare neutralità tecnologica con E fuel e biocarburanti.
Abbiamo disoccupati, guerre fuori di casa e se ci sarà qualche kg di CO2 in più pazienza; qualcuno si preoccupa forse della CO2 messa da criptovalute, whatsapp e IA? Almeno le macchine ci portano in giro.

3. Prezzi
Basta con la politica di prezzi alti per finanziare l'elettrico: i listini vanno riportati a quote umane tipo Dacia e MG. Non dimentichiamo in proposito che Stellantis è in attivo e (per poco ancora) guadagna a solo favore degli azionisti, per cui non rompano.

4. Niente incentivi
Senza aver attivato i punti 1, 2 e 3 di incentivi all'acquisto non si deve nemmeno parlare: andrebbero tutti a cinesi e Musk.
Si invece a supporto direttamente all'industria in Italia per costo energia e simili.
Non si può fare per la concorrenza? Trovate il modo, nessuno si lamenterà. In Cina si preoccupano di queste cose con i loro piani governativi?
In proposito l'industria PARLI: di cosa ha bisogno? Finora ho sentito solo piagnistei penosi e richieste di soldi a fondo perduto per obbligare le persone ad andare a pila e chiudere le fabbriche. Vergognoso.

5. Niente dazi
Con i dazi non si va da nessuna parte; i cinesi si fermano come abbiamo fatto fino a ieri quando nessuno si sarebbe sognato di comprare una macchina cinese con motori meno evoluti, pesi elevati, freni scarsi e handling approssimativo.
Se proprio vi serve mettete qualcosa, magari con qualche giustificazione tecnico-produttiva, ma poca roba che sta male.

6. Dopodomani
Fatto tutto?
Bene, ora che abbiamo riiniziato a vendere automobili, dobbiamo pensare ai prodotti di dopodomani.
Le nuove macchine devono:
- Essere progettate in Italia; basta bidoni francesi con cinghie a mollo e design da elettrodomestico.
- Chi le progetta? Qualche ingegnere è rimasto; Elkann poi dovrà sacrificare un pò di gente della Ferrari per contribuire a disegnare le nuove Maserati, Alfa e Fiat (si anche le Fiat: se uno è bravo sa fare anche le utilitarie non solo la 12 cilindri).
Ha fatto più modelli la Ferrari negli ultimi anni di Alfa Lancia e Fiat messe insieme: provate a contarli.

7. Conclusioni
Fatto anche questo?
Bene, saremo un pò stanchi ma almeno staremo meglio tutti.
Se non vedrete nulla di quanto sopra state certi che metteranno in piedi l'ennesima ipocrita presa in giro tanto per tirare a campare; la situazione però è sull'orlo del baratro e questa volta la gente è veramente in piazza. Non si può far finta di nulla.


Migrare a parte
( OVE....Si salvano solo i singoli e non il Paese ).
Senza soldi
e
senza amministratori fidati e soprattutto disinteressati....

C'e' solo il disastro
 
questa è solo l'ennesima crisi l'italiano medio sa già che sarà : ogniun per se e Dio per tutti....
abbiamo un paese che non è "concorrenziale", malgrado in alcuni settori esistano stipendi, controlli e rispetto per le leggi "africani" o"sudamericani" per limitare i costi.
nella sostanza le produzioni di veicoli Stellantis italiane vendicchiavano, senza margine a sentir loro, solo nel nostro paese da qui appunto la scelta di produrre in Algeria la 500 e di chiudere tutto il resto qui.

un articolo di giornale intervista a una infermiera italiana che si è trasferita in Germania, in breve italia----->stipendio 1200-1500 vivendo praticamente la propria vita in ospedale, difficoltà di trovare casa, vita privata assente Germania - - - - - - >stipendio 3700 euro, casa trovata all'ente con possibilità di far arrivare il compagno, mezzi pubblici pagati, studi del tedesco e corsi pagati, possibilità di avere figli.... e tempi di lavoro nel rispetto delle leggi....
certo anche in Germania non ci possono andar tutti.. vogliono (giustamente) i pochi giovani che abbiamo sfornato... con le nostre scuole di specializzazione.
 
Buonasera.
Visto che tutti chiacchierano a vuoto dopo la dipartita del benemerito Tavares, è necessario prendere in mano la situazione e fare le cose di seguito elencate per uscire agevolmente dalla crisi italiana e europea.
Pregasi non cambiare nulla: solo agire.

1. Prodotti
Senza quelli non si fa nulla e ora mancano. Servono azioni clamorose di rottura col passato, per cui:
- Trasferire domani a Mirafiori e altri siti in Italia le linee da poco dismesse di 500, vecchia Y, 500 X.
- Rimettere in listino versioni diesel di Tipo ecc,, Tonale anche 130 Cv, Panda 4x4, 595 Abarth, Giulia e Stelvio benzina 200 cv.
- Stoppare nuova Y (solo costi, agonia certa) e nuove Alfa su pianale francese (saranno un bagno di sangue).
- Rimettere versioni entry-level; chi se ne frega di cambi automatici sulle utilitarie, meglio spendere 2000 € meno.

2. Azione politica
Governo, Stellantis e VW (vedi il naufragio in Germania) devono far buttare nel WC la normativa europea pseudo green 2035 e lasciare neutralità tecnologica con E fuel e biocarburanti.
Abbiamo disoccupati, guerre fuori di casa e se ci sarà qualche kg di CO2 in più pazienza; qualcuno si preoccupa forse della CO2 messa da criptovalute, whatsapp e IA? Almeno le macchine ci portano in giro.

3. Prezzi
Basta con la politica di prezzi alti per finanziare l'elettrico: i listini vanno riportati a quote umane tipo Dacia e MG. Non dimentichiamo in proposito che Stellantis è in attivo e (per poco ancora) guadagna a solo favore degli azionisti, per cui non rompano.

4. Niente incentivi
Senza aver attivato i punti 1, 2 e 3 di incentivi all'acquisto non si deve nemmeno parlare: andrebbero tutti a cinesi e Musk.
Si invece a supporto direttamente all'industria in Italia per costo energia e simili.
Non si può fare per la concorrenza? Trovate il modo, nessuno si lamenterà. In Cina si preoccupano di queste cose con i loro piani governativi?
In proposito l'industria PARLI: di cosa ha bisogno? Finora ho sentito solo piagnistei penosi e richieste di soldi a fondo perduto per obbligare le persone ad andare a pila e chiudere le fabbriche. Vergognoso.

5. Niente dazi
Con i dazi non si va da nessuna parte; i cinesi si fermano come abbiamo fatto fino a ieri quando nessuno si sarebbe sognato di comprare una macchina cinese con motori meno evoluti, pesi elevati, freni scarsi e handling approssimativo.
Se proprio vi serve mettete qualcosa, magari con qualche giustificazione tecnico-produttiva, ma poca roba che sta male.

6. Dopodomani
Fatto tutto?
Bene, ora che abbiamo riiniziato a vendere automobili, dobbiamo pensare ai prodotti di dopodomani.
Le nuove macchine devono:
- Essere progettate in Italia; basta bidoni francesi con cinghie a mollo e design da elettrodomestico.
- Chi le progetta? Qualche ingegnere è rimasto; Elkann poi dovrà sacrificare un pò di gente della Ferrari per contribuire a disegnare le nuove Maserati, Alfa e Fiat (si anche le Fiat: se uno è bravo sa fare anche le utilitarie non solo la 12 cilindri).
Ha fatto più modelli la Ferrari negli ultimi anni di Alfa Lancia e Fiat messe insieme: provate a contarli.

7. Conclusioni
Fatto anche questo?
Bene, saremo un pò stanchi ma almeno staremo meglio tutti.
Se non vedrete nulla di quanto sopra state certi che metteranno in piedi l'ennesima ipocrita presa in giro tanto per tirare a campare; la situazione però è sull'orlo del baratro e questa volta la gente è veramente in piazza. Non si può far finta di nulla.
Quello cui stiamo assistendo non è altro che una idea di base mal realizzata. L'idea di base secondo me neppure sbagliata, era quella di condividere il più possibile per abbassare i costi.

Ma tale principio esasperato poi non ha portato frutti perchè

Ad una convenienza produttiva non sono corrisposti secondo me listini convenienti per il compratore.

La filiera stritolata da vincoli di prezzo è andata in crisi e si è perso giocoforza in qualità

Se poi aggiungiamo che senza basi nè nostrane nè transalpine nè tantomeno un favore degli americani particolare per questa tecnologia si era deciso, sempre per "usum delfini" di puntare sul tuttoelettrico per porsi a paladini del green pensando che poi si recuperava un primato che invece si allontanava sempre più.....
 
Non puoi costringere le aziende ad investire in un paese che non piace. Questa domanda i politici non se la fanno o se la fanno non fanno niente per trovare la soluzione.
 
.
Sistema giudiziario rapido
Possibilità di definire regole transitorie, senza timore, quando la normativa è incompleta
Mercato del lavoro libero, ma con stipendio minimo
Infrastrutture adeguate
Riassesto del bilancio, privilegiando istruzione e lavoro al risanamento sacrosanto, ma successivo, di sanità e pensioni.
Dopodichè non ci sarà bisogno di stellantis o di altri padronati locali.
 
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Sistema giudiziario rapido
Possibilità di definire regole transitorie, senza timore, quando la normativa è incompleta
Mercato del lavoro libero, ma con stipendio minimo
Infrastrutture adeguate
Riassesto del bilancio, privilegiando istruzione e lavoro al risanamento sacrosanto, ma successivo, di sanità e pensioni.
Dopodichè non ci sarà bisogno di stellantis o di altri padronati locali.
A noi piace la confusione perché da furbi ci destriamo meglio.
Nel torbido si rumega meglio dicono dalle mie parti
 
Il focus prima di tutto deve essere sul prodotto, bisogna (se ne siamo ancora capaci) riproporre auto "furbe" che piacciono e che sono al giusto prezzo. Come Fiat sino al 2019 suppergiù ha sempre fatto
 
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