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La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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mobilità pubblica (a quella privata condivisa non credo per niente) possa avere un senso solo in ambito metropolitano
Può funzionare e funziona molto bene (in altri paesi) anche a livello provinciale e rurale, eppoi, conta che la stragrande maggioranza della popolazione è ormai inurbata. Anche post fuga da pandemia in atto.
 
Premesso che concordo con Agricolo quando sostiene che ha poco senso puntare su una transizione focalizzata quasi esclusivamente sulle auto, per ridurre seriamente le emissioni di gas serra occorre una rivoluzione culturale. Non basta, come molti di voi evidenziano, sostituire una termica con una Bev, dobbiamo cambiare radicalmente le nostre abitudini di vita. Ebbene, nel nostro Paese non vedo neppure i presupposti per un cambiamento simile. Cito due esempi per tutti: il traffico pazzesco dei centri urbani; la totale dipendenza dalle auto private di chi vive in provincia.
Sul primo punto, faccio notare che gli italiani (e forse anche i nostri colleghi europei) dal 2022 hanno ripreso a vivere esattamente come prima della pandemia. Il lavoro da remoto è considerato un'eresia. Sul secondo c'è poco da fare, un trasporto pubblico capillare che copra ogni km del nostro Paese è impensabile. Quindi la morte dell'auto privata è ben lungi dall'essere all'orizzonte
 
Può funzionare e funziona molto bene (in altri paesi) anche a livello provinciale e rurale, eppoi, conta che la stragrande maggioranza della popolazione è ormai inurbata. Anche post fuga da pandemia in atto.
Mobilità condivisa a livello provinciale e rurale? Non credo proprio, sai... e se i costi di compravendita e locazione di immobili continuano così, la popolazione fa presto anche a disurbarsi.
 
Non per cadere in politica, ma "quelli che li hanno votati" sono meno del 10% della popolazione
Non so a chi o a quale fazioni tu ti riferisca e non ne sono interessato. Ma dei discorsi complessi che contemplino tutte le edigenze non ne ho ascoltati... ho letto un paio di rapporti che tentavano un'analisi articolata, non mi pare con qualsivoglia sorta di esito.
 
Mobilità condivisa a livello provinciale e rurale? Non credo proprio, sai... e se i costi di compravendita e locazione di immobili continuano così, la popolazione fa presto anche a disurbarsi.
Peraltro, snellire i centri urbani e tornare a vivere le aree di provincia sarebbe funzionale a modelli di vita decisamente più sostenibili. A patto, ribadisco, di guardare avanti e iniziare seriamente a concepire le prestazioni lavorative in modo innovativo
 
Il lavoro da remoto è considerato un'eresia.

A tal proposito io sono rimasto sorpreso dal fatto che musk,che in teoria dovrebbe essere uno di quelli che puntano a un futuro fatto di tecnologie diverse da quelle tradizionali,si sia espresso contro lo smart working praticamente appena ricevuto l'incarico da Trump.

Resta comunque la questione di decidere chi in questo ipotetico futuro in cui non ci sarà una sostituzione 1 a 1 delle vetture termiche con le elettriche dovrà rinunciare all'auto.
Per ora sembra che la leva sarà il prezzo delle auto quindi tanto per cambiare a piedi andranno quelli che hanno meno soldi.
Che tra l'altro spesso sono gli stessi che non possono lavorare da remoto.
 
sono rimasto sorpreso dal fatto che musk,che in teoria dovrebbe essere uno di quelli che puntano a un futuro fatto di tecnologie diverse da quelle tradizionali,si sia espresso contro lo smart working praticamente appena ricevuto l'incarico da Trump.
Come noto, dopo la (fortunatamente) breve esperienza passata durante il lockdown, e nonostante 50 km di distanza, considero lo smart working una disgrazia. Ma è una mia opinione assolutamente personale, conosco persone, tra cui colleghi, che lo fanno con soddisfazione...
 
Come noto, dopo la (fortunatamente) breve esperienza passata durante il lockdown, e nonostante 50 km di distanza, considero lo smart working una disgrazia
Sono dell'idea diametralmente opposta alla tua. Ti inviterei a passare una settimana nel caos di Roma... C'è molta, moltissima, gente che impiega anche 90 minuti per andare al lavoro tutti i giorni, e altrettanti per rientrare a casa. Per fare lavori d'ufficio. E non parlo di un rilassante viaggio in autostrada o treno, ma di un'odissea nel traffico più caotico, bloccati in auto o stipati in malo modo in un mezzo pubblico
 
Io non posso lavorare da remoto quindi non mi esprimo.
Però devo notare che finora quelli con la mentalità più aperta che magari hanno anche la possibilità di lavorare da casa hanno detto che sono disposti a valutare l'acquisto di un'auto elettrica.
Mentre le persone che hanno detto di essere disposte a fare proprio a meno dell'auto le conti sulle dita di una mano.
Tutti a favore della riduzione del parco auto circolante ma a patto che sia qualcun altro ad usare solo i mezzi e a rinunciare all'auto.
Che facciamo in mega sorteggio fantozziano per decidere in futuro chi avrà diritto di continuare ad avere un'auto e chi invece sarà obbligato a farne a meno?
Se il futuro fosse davvero fatto di persone benestanti che si possono permettere l'auto elettrica ma allo stesso tempo non si devono spostare ogni giorno per andare a lavorare.
E di persone meno abbienti che sono state gentilmente invitate a usare l'autobus per andare a lavorare di persona,magari attaccando il turno alle 6 in un centro di smistamento Amazon,sarebbe piuttosto iniqua come transizione.
 
Il lavoro da remoto lo devono fare quelli che possono farlo. L'impiegato che lavora al PC chiuso in un ufficio, non certo il barista che serve il caffè. Ne gioverebbero tutti, se tutti i romani impiegati nel terziario lavorassero per la metà del tempo da remoto ci sarebbe una riduzione del traffico del 30%. Meno gente sui mezzi pubblici, che diventerebbero più vivibili, meno auto per strada, meno traffico, minore inquinamento, minori emissioni di co2, più tempo per famiglia e figli. A quel punto la riduzione del parco auto sarebbe possibile, molte famiglie potrebbero averne una anziché due
 
Io mi metto a metà, lo smartworking per me non è né miracoloso né dannoso, ognuno di noi ne può dare un giudizio personale basato sul proprio vissuto.

Direi che è una "necessità utile", a me va bene fare un paio di giorni di smartworking a settimana perché mi aiuta (ci aiuta) nella gestione familiare e nel risparmio di tempo (sempre prezioso) altrimenti trascorso in auto.

Però il rovescio della medaglia è che è alienante, genera distacco e spersonalizzazione in maniera anche importante, cosa che io trovo negativa e brutta: mi piace la vita in ufficio, mi piace la relazione con colleghi e conoscenti, mi piace lo stare in mezzo alle persone anche per due chiacchiere al caffè, mi piace poter fare un meeting in una sala riunioni, cogliendo aspetti che via Teams non si intercettano...

Io non accetterei smartworking al 100% nemmeno se mi proponessero uno stipendio più alto, parimenti non accetterei di tornare 100% onsite, in medio stat virus. ;)
 
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