<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1362 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
spero non detto che tutto non riesco a leggere (logorroici che siete!!!), ma sui bassi prezzi di tesla credo influisca anche una certa bassa qualità che si sente in giro. Anche il minimalismo aiuta.

In tesla è accettato perchè è "moderna" con altri brand non so. Tipoi W è tornata sui suoi passi sui pulsanti a sfioro.
Tesla credo manco si ponga il problema, tutto via tablet.
Poi ammetto parlo non per esperienza diretta.

Altrettanto ovvio se non hai limiti di spazio pur coi compromessi scegliere qualcos'altro a pari prezzo di una tesla
 
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E bentornati nella disquisizione finale a tema "allergia alle regole sic et simpliciter".
Decido io quali regole mi servono e quali no, come si diceva una volta sull'uso delle cinture (una volta?).
Il ciclo si è compiuto ancora.
 
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E bentornati nella disquisizione finale a tema "allergia alle regole sic et simpliciter".
Decido io quali regole mi servono e quali no, come si diceva una volta sull'uso delle cinture (una volta?).
Il ciclo si è compiuto ancora.
siccome siamo ancora liberi di dire quello che ci piace o meno, se permetti, io contesto le regole che non mi piacciono.
quando saremo in mano ai cinesi, diremo solo che il partito e' perfetto, e che siamo contentissimi di come siamo gestiti.
e per quanto riguarda le cinture, per me, vale il solito discorso: vuoi schiantarti contro il parabrezza? fatti tuoi.
 
Per pura curiosità sono andato sul listino auto e ho dato una sbirciatina agli accessori di serie di una nota macchina cinese.

Ecco l'elenco degli accessori e ADAS di serie ( non ho indicato quelli scontati e presenti da anni su tutte le auto)

4 x Radar di parcheggio posteriore

2 x Radar di parcheggio anteriore

Accensione e controllo remoto del clima

Controllo automatico velocità

Controllo intelligente limiti di velocità (ISLC)

controllo vocale intelligente

Funzione OTA (Over The Air)

Generatore di ioni negativi

Informazioni intelligenti limiti di velocità (ISLI)

Telecamera a 360°

Touchscreen con rotazione elettrica da 15,6"

Assistenza agli abbaglianti (HBA)

Fari automatici

Follow me home (funzione di accensione anticipata/ spegnimento ritardato dei fari)

Maniglie delle portiere elettriche nascoste

Caricatore wireless (2 unità)

Display Heads-up (HUD)

Illuminazione ambientale multicolore

Allarme attenzione conducente

Allarme ostacolo anteriore (FCTA) e freno ostacolo anteriore (FCTB)

Allarme ostacolo posteriore (RCTA) e freno ostacolo posteriore (RCTB)

Assistente di guida in coda (TJA)

Assistenza al mantenimento della corsia (LDA)

Assistenza al mantenimento della corsia di emergenza (ELK)

Avviso di collisione in percorrenza (FCW)

Avviso di collisione posteriore (RCW)

Avviso di superamento corsia (LDW)

Blocco automatico del veicolo (AVH)

Controllo adattivo velocità di crociera (ACC)

Controllo della decelerazione del freno di stazionamento

Controllo intelligente della velocità di crociera (ICC)

Frenata automatica di emergenza (AEB)
Riconoscimento dei segnali stradali (TSR)

Rilevamento dei punti ciechi (BSD)

Sensori anti abbandono (CFD)

Sistema di controllo dinamico del veicolo (VDC)

Sistema frenante comfort

Sistema per il rilevamento dell'alcool

Sistema predittivo delle collisioni (PCW)


Non oso immaginare quanti malfunzionamenti potrebbe funestare le tasche degli acquirenti.
La cosa più assurda è che tutto quello che non ti interessa lo devi disattivare ad ogni avvio.
Con tutte queste funzioni non si è pensato di aggiungerne una molto semplice. Mettere in memoria gli ADAS che vogliamo disattivare senza doverci massacrare gli zebedei ad ogni avvio.
Non so se con tutti i cicalini e allarmi vari saremo ancora in grado di ascoltare un pò di musica in auto
 
Ultima modifica:
Ma perchè tutti con gli adas e poi si cerca il modo di disattivarli?
Dallo S&S al lane assit...

Son d'accorco col @Bauscia che ci deve essere una base, con abs, esp e due airbag, e poi ognuno se la cuce come vuole.

Io, esempio, farei a meno anche dei vetri elettrici, mentre del clima no... ma basta monozona.
:emoji_stuck_out_tongue_winking_eye:
 
siccome siamo ancora liberi di dire quello che ci piace o meno, se permetti, io contesto le regole che non mi piacciono.
quando saremo in mano ai cinesi, diremo solo che il partito e' perfetto, e che siamo contentissimi di come siamo gestiti.
e per quanto riguarda le cinture, per me, vale il solito discorso: vuoi schiantarti contro il parabrezza? fatti tuoi.
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Liberissimo di dire quello che ti pare.
Io liberissimo di dire la mia opinione su quello che dici.
Infatti, come vedi, ti ho dato modo di esprimerti anche sulla oramai acquisita regola per l'uso delle cinture di sicurezza.
In ogni caso non ti avevo citato direttamente perchè era una considerazione su diverse opinioni lette e anche se la tua era abbastanza rappresentativa, non intendevo additarti o riprenderti.
Spero sia chiaro questo mio intento.
 
Per pura curiosità sono andato sul listino auto e ho dato una sbirciatina agli accessori di serie di una nota macchina cinese.

Ecco l'elenco degli accessori e ADAS di serie ( non ho indicato quelli scontati e presenti da anni su tutte le auto)

4 x Radar di parcheggio posteriore

2 x Radar di parcheggio anteriore

Accensione e controllo remoto del clima

Controllo automatico velocità

Controllo intelligente limiti di velocità (ISLC)

controllo vocale intelligente

Funzione OTA (Over The Air)

Generatore di ioni negativi

Informazioni intelligenti limiti di velocità (ISLI)

Telecamera a 360°

Touchscreen con rotazione elettrica da 15,6"

Assistenza agli abbaglianti (HBA)

Fari automatici

Follow me home (funzione di accensione anticipata/ spegnimento ritardato dei fari)

Maniglie delle portiere elettriche nascoste

Caricatore wireless (2 unità)

Display Heads-up (HUD)

Illuminazione ambientale multicolore

Allarme attenzione conducente

Allarme ostacolo anteriore (FCTA) e freno ostacolo anteriore (FCTB)

Allarme ostacolo posteriore (RCTA) e freno ostacolo posteriore (RCTB)

Assistente di guida in coda (TJA)

Assistenza al mantenimento della corsia (LDA)

Assistenza al mantenimento della corsia di emergenza (ELK)

Avviso di collisione in percorrenza (FCW)

Avviso di collisione posteriore (RCW)

Avviso di superamento corsia (LDW)

Blocco automatico del veicolo (AVH)

Controllo adattivo velocità di crociera (ACC)

Controllo della decelerazione del freno di stazionamento

Controllo intelligente della velocità di crociera (ICC)

Frenata automatica di emergenza (AEB)
Riconoscimento dei segnali stradali (TSR)

Rilevamento dei punti ciechi (BSD)

Sensori anti abbandono (CFD)

Sistema di controllo dinamico del veicolo (VDC)

Sistema frenante comfort

Sistema per il rilevamento dell'alcool

Sistema predittivo delle collisioni (PCW)


Non oso immaginare quanti malfunzionamenti potrebbe funestare le tasche degli acquirenti.
La cosa più assurda è che tutto quello che non ti interessa lo devi disattivare ad ogni avvio.
Con tutte queste funzioni non si è pensato di aggiungerne una molto semplice. Mettere in memoria gli ADAS che vogliamo disattivare senza doverci massacrare gli zebedei ad ogni avvio.
Non so se con tutti i cicalini e allarmi vari saremo ancora in grado di ascoltare un pò di musica in auto
di tutti quelli elencati mi mancano solo questi: (immagino sia la BYD Seal) e ho evidenziato quelli che son ADAS

Controllo intelligente limiti di velocità (ISLC)\Informazioni intelligenti limiti di velocità (ISLI)

Generatore di ioni negativi

Telecamera a 360°

Touchscreen con rotazione elettrica da 15,6"

Maniglie delle portiere elettriche nascoste

Display Heads-up (HUD)

Sensori anti abbandono (CFD)

Sistema per il rilevamento dell'alcool

La telecamera 360 non è certo una novità (era sul Qashqai di 10 anni fa)
L'HUD l'aveva la C4 di 2 versioni fa
Il sistema di abbandono dei bambini come quello di rilevamento alcol sono decisamente utili.
il resto sono cose più scenografiche (maniglie e schermo che gira).
 

La crisi dell'auto elettrica: perché le vendite crollano

Storia di Milena Gabanelli e Francesco Tortora

«Abbiamo più oro liquido, petrolio e gas, di qualsiasi altro Paese al mondo. Più dell’Arabia Saudita. Più della Russia». Con queste parole Donald Trump ha ribadito che gli Stati Uniti torneranno a puntare sui combustibili fossili. Mentre gli eventi estremi diventano sempre più frequenti e devastanti (Valencia e Filippine sono solo gli ultimi di una lunga serie), crescono le pressioni per rallentare la transizione energetica. Anche in Europa, il primo continente ad aver indicato le tappe per la riduzione delle emissioni di CO2. L’indicatore più evidente è il passaggio all’auto elettrica. Dall’analisi di PwC vediamo come sta andando il mercato.

Il processo di decarbonizzazione prevede la messa in campo di tutte le tecnologie efficaci per raggiungere l’obiettivo: neutralità al 2050. Sul mercato ci sono 3 tipologie di auto elettriche:

1) Le ibride tradizionali: hanno un doppio motore, ma quello elettrico non ha la spina perché la batteria si ricarica decelerando e frenando. In città, viaggiando sotto i 50 km/h, resta in modalità elettrica (autonomia media di 22-23 km per le full hybrid), quindi si riducono i consumi e le emissioni di polveri sottili. In autostrada invece aumenta il consumo di carburante perché l’auto è più pesante. I prezzi di listino dei modelli più economici partono dai 20 mila euro in su. Nei primi nove mesi dell’anno le vendite nell’Ue hanno registrato un +20%.

2) Plug-in: doppio motore, ma la batteria di quello elettrico si ricarica dalle colonnine, e viaggiando in città sotto i 50 km/h ha un’autonomia di 100 km. Ma anche fuori città il motore elettrico continua ad alimentare la motricità, riducendo il consumo medio del carburante e dei freni. I prezzi di listino partono da 35 mila euro. A settembre le vendite sull’anno sono calate dell’8%.

3) Le 100% elettriche: hanno un solo motore alimentato da batterie agli ioni di litio e si ricaricano collegando l’auto a una presa o una colonnina. L’autonomia dipende dal tipo di macchina, di batteria, da guida e temperatura. In via generale un’utilitaria può percorrere 250-300 km con una ricarica completa, mentre un’auto di fascia alta arriva fino a 500 km. I tempi di ricarica dipendono dalla potenza erogabile della colonnina, dalla tipologia di assorbimento della vettura, e dallo stato della batteria. Se si utilizza la colonnina del garage di casa dalle 5 alle 12 ore, mentre da una stazione per uso pubblico ultrafast bastano 20 minuti per ricaricare fino all’80% della batteria. Rispetto all’auto a benzina si abbattono i costi di manutenzione. Le utilitarie più economiche partono da 18 mila euro, ma nella Ue non decollano. Invece dopo un’iniziale crescita delle auto di fascia alta, dove la quota di mercato è passata in due anni dal 9,1% al 14,6%, quest’anno a fine settembre siamo al 13,1%. Un calo netto rispetto all’atteso 20%.

Sui benefici ambientali non ci sono dubbi. Nella fase di produzione una full electric genera emissioni doppie rispetto ai veicoli a benzina, ma se si considera l’intero ciclo di vita (circa 15 anni) i modelli in circolazione già oggi riducono le emissioni di gas serra oltre il 60% rispetto agli equivalenti con motore endotermico. Entro il 2050 si arriverà all’80% grazie alla decarbonizzazione della generazione elettrica e all’avanzata tecnologica delle batterie (è in sviluppo quella al sodio). Sulla durata della batteria le case automobilistiche offrono una garanzia di 8 anni o fino a 160 mila km, ma con un efficiente sistema di controllo temperature supera i 400 mila km. A fine vita può essere recuperato fino al 95% degli ioni di litio. Oggi però siamo ancora al 5%.

Da dati dell’Associazione costruttori automobilistici europei, a parte la Norvegia (fuori dalla Ue), dove il 90,5% delle auto acquistate quest'anno sono full electric, anche perché avendo molte rinnovabili il costo dell’energia resta basso e altri pochi Paesi come Svezia (33%), Olanda (32%) e Belgio (27%) le cose non vanno bene. In Germania, il Paese della Ue dove si vende il maggior numero di auto 100% elettriche, tre anni fa la quota di mercato era all’11,7%. In due anni le immatricolazioni hanno raggiunto il 18,4%, ma nel 2024 il governo ha bloccato anticipatamente i sussidi e nei primi nove mesi si è scesi al 13,1%. Va un po’ meglio la Francia dove la quota di mercato è passata dall’8,5% del 2021 al 16,8%del 2023. Ma da quest’anno sono stati ridotti gli incentivi e bloccato l’esperimento del «leasing sociale», programma di sovvenzioni rivolto ai ceti meno abbienti a cui è offerta la possibilità di affittare un’auto elettrica a 100 euro al mese per poi riscattarla . Ora la quota di mercato è al 17,1%. Il Sud Europa era ed è rimasto indietro. In Italia le full electric non si muovono dal 4% del totale. Negli ultimi anni sono stati modificati più volte gli incentivi (che non sono mai stati mirati solo all’elettrico), e la situazione non migliorerà visto che per l’anno prossimo sono stati tagliati i 4,6 miliardi del Fondo Automotive. Ma a cosa è dovuta questa generale tendenza al calo? La Ue ha fatto le leggi, ma poi non ha sviluppato una politica industriale e di sovvenzioni coordinata per approcciare un cambio epocale, perché ogni Paese ha preferito andare per conto proprio. E ogni Paese ha un problema diverso. Si è puntato sulla produzione di fascia alta perché la domanda arriva dai più abbienti, mentre le auto di piccola e media dimensione restano ancora troppo costose, in media il 20% in più rispetto agli equivalenti modelli a benzina. Poi è arrivata la crisi economica e la conseguente incertezza sui tempi della transizione.

Nei primi nove mesi del 2024 sono stati messi in commercio 4,2 milioni di veicoli full electric con una quota di mercato del 24,7%. I prezzi delle elettriche sono ormai più bassi rispetto alle auto a benzina e tecnologicamente Pechino è una generazione avanti. E così i modelli cinesi hanno conquistato quote di mercato europeo: erano il 5% nel 2018, l’anno scorso hanno raggiunto il 15%. Con l’accusa di dumping commerciale Bruxelles a fine ottobre ha introdotto dazi sui veicoli prodotti in Cina in proporzione alle sovvenzioni che ogni singola casa automobilistica ha ricevuto dallo Stato: del 17% sulle auto prodotte da BYD, 18,8% su quelle di Geely e 35,3% sui veicoli esportati dalla società statale cinese SAIC.

Ma come ha fatto la Cina a diventare leader dei veicoli elettrici? Lo descrive in modo preciso lo studio del Center for Strategic and International Studies: A partire dal 2009 Pechino ha finanziato l’intera filiera con 230,8 miliardi di dollari distribuiti su programmi di ricerca tecnologica, investimenti in infrastrutture, e sconti sull’acquisto di auto ed esenzioni d’imposta (13.860 dollari a veicolo nel 2018, sceso poi nel 2023 a 4.800 dollari). Oggi in Cina si contano oltre 10,6 milioni di stazioni di ricarica pubbliche e private. Le multinazionali CATL e BYD controllano oltre il 50% del mercato delle batterie elettriche che esportano in tutto il pianeta mentre l'Europa ha pochissime gigafactory. Sebbene resti il Paese che inquina di più (31,2% di emissioni di CO2 globali), nel 2023 è diventato anche il Paese leader per energia rinnovabile con una capacità di circa 1.453 gigawatt. Il fotovoltaico installato in Cina, solo nel 2024, equivale alla produzione di 50 grandi reattori nucleari da 1 GW.

Quest’anno sono state vendute solo 901 mila auto 100% elettriche, con una quota di mercato di solo il 7,7%. Però negli ultimi due anni l’amministrazione Biden ha investito 126,3 miliardi nello sviluppo dell’auto elettrica creando 108 mila posti di lavoro. Inoltre, gli Usa possono vantare Tesla, l’azienda più innovativa del mondo che anche quest’anno ha piazzato un suo veicolo, la Model Y, al primo posto delle vendite nei mercati americano, cinese ed europeo.

Acea, l’associazione dei 15 maggiori produttori automobilistici europei, a settembre ha invitato le istituzioni Ue a rivedere l’intero processo di decarbonizzazione che fissa al 2025 un nuovo limite alle emissioni di CO2 (93,6 grammi per chilometro). Vuol dire che se le aziende non si adeguano, producendo più auto ibride ed elettriche per compensare le emissioni della produzione endotermica dovranno pagare multe milionarie. In alternativa è concesso comprare crediti green da Tesla. Secondo un’indagine di Dataforce solo pochi costruttori sarebbero in grado di rispettare il parametro, per questo l’associazione chiede di posticipare il limite al 2027.

Insieme ai produttori di combustibili fossili, pur riconoscendo che il mondo ormai sta andando in quella direzione e non si tornerà indietro, chiedono anche di posticipare lo stop al motore endotermico «perché è stata una scelta ideologica». Il dirigente del CNR Nicola Armaroli, studioso di transizione energetica nella sua complessità sostiene che «l’auto elettrica europea non è competitiva perché i principali marchi hanno puntato principalmente sulle auto tradizionali, e ora rimandare l’innovazione tecnologica sarebbe il suicidio del nostro settore automobilistico». E allora qual è la cosa più giusta per l’industria europea? Rallentare i tempi della transizione perché abbiamo perso tempo, o muoversi tutti uniti come un sol uomo? Il dato certo è che i cataclismi che stravolgono il pianeta sono indifferenti agli interessi di settore e alle lotte di potere.
 
Intanto, in America, filtrano le prime indiscrezioni sul rapporto Trump-Musk...

Ora, i dettagli arriveranno ma era "telefonato" che dopo il supporto nelle fasi precedenti al voto, Musk passasse all'incasso...

A noi cmq della parte politica non può importare, il fatto che gli USA riaprano alla guida autonoma è qualcosa che poi avrà certamente riverbero anche negli altri paesi.

Io personalmente non sono contrario alla guida autonoma però ci dev'essere una unità di intenti e applicazione trasversale ai costruttori, dev'essere studiata bene e applicata pian piano dal basso passando via via a contesti sempre più grandi.

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Grazie della condivisione @amilanononalima .
Avrei qualcosa da ridire sulla mitologia della "scelta ideologica" per quanto riguarda l'Europa.
Come si può ben leggere all'inizio dell'articolo citato, altri paesi hanno petrolio e gas in abbondanza, mentre il vecchio continente dispone solo di un po' di carbone (abbastanza orripilante ad usarsi massicciamente) e i giacimenti del Mare del Nord, non sufficienti e comunque più cari degli altri alla pompa.
Eravamo dipendenti da petrolio e gas russi a basso costo e ora siamo dipendenti da gas algerino, petrolio nordico e arabo, oltre al GPL americano.
Sulle batterie siamo in ritardo per la tecnologia e l'approvvigionamento, ma possiamo recuperare su entrambi i fronti finchè abbiamo ancora la forza di un mercato importante (ricordiamoci che siamo ancora un mercato più importante di quello cinese), se non parliamo solo di auto.
Pare a questo punto evidente che la transizione energetica non sia solo uno strumento ecologista per il clima e per la nostra salute in città o in Pianura Padana, ma è sopratutto la via per far ricrescere in maniera più forte e indipendente l'economia europea, magari riallacciando e irrobustendo i rapporti bilaterali con paesi africani e sudamericani, oltre che ristrutturando il tessuto industriale.
Giusto uno spunto di riflessione.
 
Stato
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