<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1268 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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La transizione, per definizione, porta ad una complessità di variabili e soluzioni. Impossibile ridurre tutto al solo atto di ricarica ed autonomia. Come, per paragone, se la nostra vita fosse solo la scansione e la composizione dei pasti.
 
Tanto è inutile creare discussioni specifiche, abbiamo già provato ma nel giro di mezza pagina si ricreava il solito calderone oltretutto distribuito su più Topic, a questo punto ne teniamo uno e pazienza
Perdonami, Paolo, ma aver accorpato tutto il mondo bev qui dentro con fusioni multiple, non ha ridotto i post fotocopia, li ha solo condensati. Dato che le resistenze ripetitive ma non censurabili ce le teniamo come sono. Peccato, perché gli aspetti inerenti la problematica transizionale sarebbero molti e sviluppabili senza la solita tiritera.
 
Perdonami, Paolo, ma aver accorpato tutto il mondo bev qui dentro con fusioni multiple, non ha ridotto i post fotocopia, li ha solo condensati. Dato che le resistenze ripetitive ma non censurabili ce le teniamo come sono. Peccato, perché gli aspetti inerenti la problematica transizionale sarebbero molti e sviluppabili senza la solita tiritera.

Ma non si poteva fare altro, purtroppo è anche un discorso di aiuto da parte degli utenti, se non si riesce a limitare il discorso al tema specifico ma si deve sempre tornare su temi generali c'è poco da fare, ne risente l'approfondimento della questione purtroppo, ma tant'è
 
Probabilmente con un fattore di moltiplicazione 10, considerando la velocità di evoluzione dei componenti tecnologici e l'obsolescenza accelerata che ne deriva
O anche diviso 10.
Mi spiego meglio; guardiamo i componenti che sono interessati ad un controllo /sostituzione ad un tagliando di una qualunque auto termica confrontata al tagliando di una Tesla ( a cui cambi solo il filtro anti polline).
 
ne risente l'approfondimento della questione
Ne risente anche l'approccio propositivo. Inizialmente aprirsi il topic con vantaggi e svantaggi, due piatti della bilancia. Semplice ma non riduttivo. Su ogni piatto si potevano pesare vari aspetti tecnici, tecnologici, strutturali, strategici, ambientali, personali, etc.
Poi furono aggiunti perplessità e criticità, ovvero due piatti a rafforzamento della parte critica, ovviamente poi prendono piede le voci rifiutanti. Allora, per contrapposizione, potevano essere aggiunti opportunità e sviluppo. Non è polemica, la penso così da sempre.
La transizione non è mettere motore elettrico, batterie, colonnine. È un cambio di paradigma della mobilità personale, famigliare, collettiva. Ma anche di organizzazione urbana, extraurbana, internazionale. Ma è anche un cambio di piano industriale ed energetico, logistico, commerciale e di protocolli comunicativi. Invece niente. Leggo le solite falsità, autonomie da meno di 100km, tempi di ricarica di ore per poche decine di km, usura batterie o di organi funzionali, incendi peggio della California e Peloponneso... tutte cose che qualificano inesorabilmente l'attendibilità di chi le venga, ma deturpano la leggibilità del forum che potrebbe, dovrebbe essere il riferimento nazionale di settore. Absit iniuria verbis e senza intenti polemici ma costruttivi.
 
Oggi tra accise e iva le tasse incidono per il 58% sulla benzina. In Lombardia prezzo medio 1,75 euro litro. Quindi 1,015 euro di tasse per ogni litro venduto che divisi per 17 km/litro danno 6 centesimi iva compresa ogmi km.
Il consumo medio di una elettrica potrebbe essere 0,18 kwh/km (media estate-inverno) quindi con 1 kwh percorriamo 5,55 km. che moltiplicati per 6 cent al km danno circa 33 centesimi. Oggi l'energia costa in fascia mono oraria 0,122 a cui aggiungiamo l'iva del 10% si ha 0,13 euro al kwh a cui aggiungiamo i 33 cent di accise già ivati si ha un costo al kwh di 0,46 cent.
Concludendo alla fine se con 1 kwh ci percorro 5,55 km e mi costa 0,46 centesimi si avrà un costo al km di 8,2 centesimi.
Se applichiamo lo stesso metodo al benzina: 1,75 euro/17 km/l salta fuori circa 10 centesimi al km.
Ecco se lo stato mi mettesse il costo al kwh per autotrazione a 0,46 centesimi fissi e ovunque mi ridarichi ci metterei la firma.
Questo permetterebbe anche a chi non ha il box di rifornirsi in 15-20 minuti ad una hpc mantenendo le spese al pari di un benzina.
Sarebbe un sogno, presumo.

Nei tuoi 0,13 €/kWh però hai considerato SOLO il costo materia prima + Iva, senza contare alcun onere per portare quella materia alla tua colonnina (che sia pubblica o wallbox) quindi al tuo ragionamento aggiungerei qualche €/cent.

Anche a 0,50/0,55 ci sarebbe un buon ritorno, per ora però nulla c'è ed è anche corretto se pensiamo ai numeri ininitesimi del mondo elettrico in Italia.
 
ne risente l'approfondimento della questione
Perdonami, ma l'approfondimento della questione verterebbe su come trovare il modo di far cambiare idea ai parrucconi di Bruxelles... è inutile pensare di cambiare le leggi della fisica...Possiamo approfondire quanto vogliamo ma i limiti restano.

Se introduco la trazione elettrica come panacea per la mobilità per un popolo abituato a girare in risciò, è normale che nessuno si oppone, anzi. Se poi gli faccio pagare la corrente 0,07 €/kWh e gli permetto di tirare un filo per alimentare la wallbox senza carte bollate...signori, è chiaro il successo.

Se invece lo impongo ad una civiltà che ha fondato il suo sviluppo sulla libera mobilità privata, la velocità, l'efficienza e la fruizione del tempo libero, in nome di una stupidaggine cosmica mascherata da "cambiamento del paradigma", decrescita "felice" e altre improbabili quanto sconclusionate teorie che lasciano sul lastrico milioni di individui... beh possiam parlare finché vogliamo di "approfondimento", ma sciocchezza rimane.
 
Quando qualcuno calcola il mancato introito da minori volumi combustibili fossili per autotrazione, non tiene conto che i kWh consumati in surroga ai suddetti combustibili, sono già gravati da accise, imposte e tasse, che, parimenti agli idrocarburi, possono essere diversamente gravati a seconda dell'uso.
Se poi, qualcuno auspica una tassazione sull'energia autoprodotto ed autoconsumata con fonti rinnovabili, al solo scopo di renderle non convenienti, beh, l'invidia è uno degli aspetti umani inestimabili, ma avvilisce solo chi la coltiva.
 
Se vi può interessare verdere come anche nelle moto si stanno adeguando alla transizione ecco le moto elettriche di una azienda Italiana leader a livello mondiale.
Costicchiano però dicono che sono una bomba, 30 mila per l'enduro con batteria da 21,5 kwh e 33 mila per la strada con batteria da 26 kwh.
Vedi l'allegato 34711 Vedi l'allegato 34712 Vedi l'allegato 34713 Vedi l'allegato 34714
Carine, anche se non mi piacciono molto né l'una né l'altra.

Energica è la società che ha fatto le moto per i primi anni di campionato MotoE (giravano in pista anche in alcuni weekend della MotoGP), poi anche lì sono passati a Ducati, però il marchio penso sia da "riferimento" avendo potuto sviluppare nel motorsport.

Il limite però che è io 30/35k li considero "inarrivabili" per un'auto che usi tutti i gg, per una moto sarebbero semplicemente assurdi; di fatto con un target price così sei a livello delle migliori Ducati e BMW e anche molto oltre, in certi casi.

Non so che tipo di riscontri possano avere con quei prezzi, nonostante il chilometraggio offerto sia anche superiore a quello delle termiche similari (pur da verificare, ma evidentemente non è quello il problema).
 
Quando qualcuno calcola il mancato introito da minori volumi combustibili fossili per autotrazione, non tiene conto che i kWh consumati in surroga ai suddetti combustibili, sono già gravati da accise, imposte e tasse, che, parimenti agli idrocarburi, possono essere diversamente gravati a seconda dell'uso.
Se poi, qualcuno auspica una tassazione sull'energia autoprodotto ed autoconsumata con fonti rinnovabili, al solo scopo di renderle non convenienti, beh, l'invidia è uno degli aspetti umani inestimabili, ma avvilisce solo chi la coltiva.
Premessa: la discussione di cosa sia "eticamente" giusto a livello di tassazione non mi interessa granché, però come sempre trovo un po' strano il tuo riferimento all'invidia, cosa che io non vedo in nessuno qui dentro.

Se si tassa ciò che consente l'autotrazione, si tassa quel che ci metti come combustibile o come ricarica in FUNZIONE dello scopo che ha, indipendentemente da dove arrivi o da come sia generato.

Attualmente per la corrente ci sono molte tasse/oneri ma NESSUNA accisa in funzione dell'uso come ricarica per autotrazione e fintanto che il mercato è allo 0,x% è chiaro che il problema non sussiste.

Ma d'altra parte, quando questi numeri cresceranno (per imposizione o per maturità del mercato non è importante su questo ragionamento), ci sarà un "vuoto" negli introiti dello stato che andrà in qualche modo compensato perché alla fine, se DEVONO entrare x miliardi da quel settore, FARANNO entrare x miliardi da quel settore. ;)
 
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