Il cappotto tra l'altro è uno degli interventi più costosi e lunghi da realizzare.
Porta anche grossi benefici però alla fine se per far salire di due classi energetiche un condominio bisogna spenderci sopra 200000 euro (sto andando a spanne ma tra infissi cappotto etc potrebbero anche non bastare) metti anche che i consumi si dimezzino non so se si possano considerare soldi spesi bene.
Il risultato c'è ma se gli stessi soldi invece di essere investiti al dettaglio (nel senso che si parla di lavori svolti su un singolo immobile con costi sicuramente maggiori per i materiali) fossero stati spesi all'ingrosso per l'installazione di molti più pannelli solari forse avrebbero "reso" di più.
Col 110 alla fine lo stato si è sostituito al singolo finanziando i lavori al dettaglio con tutto quello che ne è derivato tipo l'impennata dei prezzi.
Di recente invece lo stato ha raccolto denaro dai cittadini attraverso l'emissione di titoli.
Magari si potrebbe applicare la stessa logica alla questione energetica.
Lo stato realizza dei grandi impianti fotovoltaici chiedendo anche ai cittadini di finanziarli e ripagandoli con l'energia che produrranno negli anni a venire.
Allo stesso tempo un cittadino che magari ha una casa su cui è difficile intervenire per renderla efficiente potrebbe comunque dare un contributo alla transizione senza impelagarsi in lavori costosi che in proporzione avrebbero un rapporto tra costi e benefici peggiore.
Almeno in teoria su larga scala i soldi che a un privato bastano a malapena per comprare qualche infisso potrebbero fruttare molto di più.
Ovviamente a patto che i costi non vengano gonfiati e che non ci vogliano anni per realizzare i progetti.
Porta anche grossi benefici però alla fine se per far salire di due classi energetiche un condominio bisogna spenderci sopra 200000 euro (sto andando a spanne ma tra infissi cappotto etc potrebbero anche non bastare) metti anche che i consumi si dimezzino non so se si possano considerare soldi spesi bene.
Il risultato c'è ma se gli stessi soldi invece di essere investiti al dettaglio (nel senso che si parla di lavori svolti su un singolo immobile con costi sicuramente maggiori per i materiali) fossero stati spesi all'ingrosso per l'installazione di molti più pannelli solari forse avrebbero "reso" di più.
Col 110 alla fine lo stato si è sostituito al singolo finanziando i lavori al dettaglio con tutto quello che ne è derivato tipo l'impennata dei prezzi.
Di recente invece lo stato ha raccolto denaro dai cittadini attraverso l'emissione di titoli.
Magari si potrebbe applicare la stessa logica alla questione energetica.
Lo stato realizza dei grandi impianti fotovoltaici chiedendo anche ai cittadini di finanziarli e ripagandoli con l'energia che produrranno negli anni a venire.
Allo stesso tempo un cittadino che magari ha una casa su cui è difficile intervenire per renderla efficiente potrebbe comunque dare un contributo alla transizione senza impelagarsi in lavori costosi che in proporzione avrebbero un rapporto tra costi e benefici peggiore.
Almeno in teoria su larga scala i soldi che a un privato bastano a malapena per comprare qualche infisso potrebbero fruttare molto di più.
Ovviamente a patto che i costi non vengano gonfiati e che non ci vogliano anni per realizzare i progetti.