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Di quanto sia vera la notizia?

Stellantis avrebbe proposto ai suoi dipendenti dello stabilimento di Cassino di guardare alla possibilità di lavorare all’estero
di Natale Li Vecchi
17/06/2024, 18:19
stabilimento di Cassino
Pare che le attività di delocalizzazione di Stellantis non passino soltanto da ciò che riguarda gli schemi produttivi. È infatti notizia di queste ore che il Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA avrebbe chiesto ad alcuni operai e dipendenti dello stabilimento di Cassino qualcosa di sicuramente molto particolare.
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Secondo quanto si legge su TorinoCronaca, il Gruppo gestito da Carlos Tavares avrebbe proposto ai suoi dipendenti che lavorano presso lo stabilimento di Cassino di guardare alla possibilità di lavorare all’estero; nello specifico la proposta sarebbe quella di puntare verso la Francia.

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Il trasferimento degli operai Stellantis da Cassino a Sochaux sarebbe soltanto temporaneo
Al centro della proposta ci sarebbero i lavoratori addetti al montaggio e alle carrozzerie, ai quali è stata offerta la possibilità di trasferirsi temporaneamente presso lo stabilimento Peugeot di Sochaux dove oggi vengono prodotti esclusivamente veicoli elettrici. Stellantis avrebbe proposto ai suoi dipendenti di stanza a Cassino uno stipendio pieno e un aumento giornaliero pari a 130 euro per le spese di vitto e di alloggio necessarie alla gestione della trasferta francese.

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stabilimento di Cassino
Per quanto riguarda invece i dipendenti di Cassino impegnati nel reparto presse e plastica, a questi è stata proposta una eventuale trasferta a Mirafiori o ad Atessa. Tali proposte da parte di Stellantis seguono alla necessità di ricorrere agli ammortizzatori sociali, quindi all’applicazione della cassa integrazione prevista proprio per lo stabilimento di Cassino in provincia di Frosinone. L’approccio a trasferte di questo tipo deriva dalle attività legate a una corposa riorganizzazione interna promossa da Carlos Tavares per migliora la produttività degli stabilimenti del Gruppo. Di conseguenza il trasferimento dei dipendenti verso Sochaux o verso Mirafiori e Atessa viene proposto per far fronte alla scelta di guardare alla cassa integrazione o alla possibilità, appunto, di lavorare a stipendio pieno presso altri stabilimenti. Una condizione probabilmente difficilmente adoperabile con facilità dai dipendenti del Gruppo di stanza a Cassino.
 
Purtroppo è normale....stessa cosa a Pomigliano, Psa ha eliminato per panda alcuni processi di controllo qualità ritenuti inutili per gli standard francesi....ai tecnici che facevano da una vita quel lavoro proposta di andare in trasferta in stabilimenti esteri di stla esempio Francia o Germania, oppure rimanere a Pomigliano come mulettista
 
Dato che che ho lavorato per 7 anni consecutivi in trasferta (tornavo a casa nei week-end, però sempre in Italia, da nord a sud), posso immedesimarmi in chi aderirà.

Per chi ha famiglia indubbiamente è un sacrificio, si rinuncia a stare con moglie e figlio/figli per gran parte del tempo. Però c’è anche il lato positivo: si vedono posti nuovi (gratis), si conoscono nuove persone, si dorme in albergo, si mangiano cose nuove, generalmente al ristorante, ma anche nei bar e nelle pizzerie/rosticcerie, diverse dal solito, si fanno cose nuove. Io mi sono divertito (fuori dal lavoro). Ma anche come lavoro è stato interessante e ho guadagnato molto di più perché la trasferta era forfettaria e abbondante.

Dato che si tratta di una cosa temporanea, dove si può anche guadagnare di più (data la trasferta forfettaria), io la farei senza problemi.

Dal punto di vista aziendale è un modo per risparmiare sui costi. Si sposta personale dove c’è necessità, senza assumere nuove maestranze.
 
Ultima modifica:
Succede però limitatamente a tecnici e alti profili. Non ricordo maestranze se sì solo per l'avviamento della produzione in nuovi impianti e avviamento della produzione (start up)
Allo stabilimento della Marelli di Sesto o nelle acciaierie dei tempi che furono (Italia potenza industriale) era normale spostare le maestranze anche in giro per l'Italia. Ora siamo in regime di circolazione libera di persone e merci nella UE, e credo sia normale chiedere (non imporre) se ci si voglia spostare dove il lavoro chiama... O forse a Cassino sono incaxxati perché in pausa pranzo non possono più andare da mammà per la cofana di matriciana? :emoji_stuck_out_tongue_winking_eye:
 
Succede però limitatamente a tecnici e alti profili. Non ricordo maestranze se sì solo per l'avviamento della produzione in nuovi impianti e avviamento della produzione (start up)
Succedeva anche ai tempi di fiat FCA. Ricordo ad esempio casi simili di maestranze giunte all' Iveco di Suzzara da altri stabilimenti e viceversa.

Stesso dicasi della vm di cento, ove alcune settimane fa vi erano alcuni operai in tuta Alfa Romeo (presumo per lo stesso motivo)
 
Più che altro non mi sembra particolarmente allettante il trattamento economico, se sono i 130 euro di cui si parla considerando che devi farci rientrare le spese di vitto e alloggio non so alla fine del mese quanto ti resta.
 
Più che altro non mi sembra particolarmente allettante il trattamento economico, se sono i 130 euro di cui si parla considerando che devi farci rientrare le spese di vitto e alloggio non so alla fine del mese quanto ti resta.
Credo che vitto e alloggio siano compresi.
I 130 euro sono una sorta di indennità di missione
 
Più che altro non mi sembra particolarmente allettante il trattamento economico, se sono i 130 euro di cui si parla considerando che devi farci rientrare le spese di vitto e alloggio non so alla fine del mese quanto ti resta.

Sono 130 euro di sola trasferta ovviamente, in aggiunta allo stipendio.
Io l’ho fatto dal 1987 al 2004 e prendevo circa 130.000 lire al giorno (un po’ meno per
Le piccole città) oltre 3 milioni e mezzo al mese, che erano quasi netti perché solo una minima parte era tassata, da aggiungere al milione e mezzo circa di stipendio.

Circa 40.000, max. 50, li spendevo di alberghi 3 stelle, altre 20-30.000 per il vitto (ovviamente al ristorante ci andavo max.una volta al giorno) una piccola parte per lo svago e il resto, tolto il treno per tornare in sede una volta la settimana (allora abitavamo a Pisa) mi avanzava.

Ogni mese erano circa 800-900 mila lire che mi avanzavano, da sommare allo stipendio, anche perché quando stavo 6-9 mesi consecutivi affittavo un monolocale, che mi costava molto meno dell’albergo. Che poi servivano solo da integrazione per moglie, figlio, bollette e affitto, perché io mi mantenevo con la trasferta.

PS: nei miei ultimi anni di banca (sono andato via nel 2013) le trasferte venivano pagate solo “A pie’ di lista”, cioè mostrando le fatture, niente forfait. Penso che anche ora sia così.
 
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Non è che ?angelo0 voleva voleva richiamare l" attenzione sul fatto che questa proposta di spostamento parziale di personale in Francia sia una manovra resa solo in apparenza occasionale per esigenze operative mentre invece nasconde alla chetichella la volontà di Stellantis di disfarsi dello stabimento di Cassino senza far troppo rumore? Abbiamo visto il trattamento "speciale" dell' Innovation Lab Maserati ex Alfa Romeo, fatto fuori in quattro e quattr' otto. Non tacciatemi di complottismo, ma in questi comportamenti ci vedo la volontà di desertificare l' automotive italiano, svuotare i suoi centri di design prima e produttivi poi, con tanti saluti e una pacca sulla spalla.
Parafrasando Lacoonte nell' Eneide di Virgilio riferendosi al cavallo di Troia: "timeo Stellantis et dona ferentes",
 
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Non è che ?angelo0 voleva voleva richiamare l" attenzione sul fatto che questa proposta di spostamento parziale di personale in Francia sia una manovra resa solo in apparenza occasionale per esigenze operative mentre invece nasconde alla chetichella la volontà di Stellantis di disfarsi dello stabimento di Cassino senza far troppo rumore? Abbiamo visto il trattamento "speciale" dell' Innovation Lab Maserati ex Alfa Romeo, fatto fuori in quattro e quattr' otto. Non tacciatemi di complottismo, ma in questi comportamenti ci vedo la volontà di desertificare l' automotive italiano, svuotare i suoi centri di design prima e produttivi poi, con tanti saluti e una pacca sulla spalla.
Parafrasando Lacoonte nell' Eneide di Virgilio riferendosi al cavallo di Troia: "timeo Stellantis et dona ferentes",
Nascondere alla cherichella? Cassino è un cadavere, lo sanno pure le erbacce che crescono rigogliose da quelle parti. Tutto il fantomatico piano Marchionne si è rivelato bara, chiodi e lapide per la fabbrica che fu della 126 e il patetico tentativo della Grecale ha solo messo un mazzo di fiori ed un lumino sulla tomba del caro estinto.
In Francia sanno benissimo che anche le nuove Giulia e Stelvio faranno numeri da pallottoliere, ed è probabile che una nuova Grecale non ci sarà mai. A meno che non portino chissà quali modelli su Large, ad oggi inesistenti, basterà una frazione di Cassino con gli operai che lavorano con una mano sola, come oggi d'altronde. Non è un segreto per nessuno che Cassino non serve ma è politicamente scorretto dirlo apertamente. Però, non diamo la colpa ai francesi, è un disastro tutto made in Italy
 

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