Temo sia una mossa per aver mani più libere da parte di Stellantis. Alla fine con questa mossa danno ragione ai detrattori. Gli si dice che l'auto non è italiana e non può chiamarsi Milano e loro confermano subito, via italianità dall'auto, via dalle fabbriche.
Allora il Ministro si dovrebbe dimettere, perché invece di fare il bene della Nazione, come la chiamano loro, ne fa il male!
Operazione mal riuscita ambo lati, mal pensata e mal studiata!
Si, perché a differenza della Spider Duetto, Graduate, questa non è una vettura, il cui marchio si cambia per via di una sentenza del Tribunale, come accadde appunto per la Duetto, ma per una bega, che si poteva evitare con il Governo, che ha mal gestito, perché poteva farsi vivo al momento del disvelamento del nome commerciale della vettura e delle affissioni della prima cartellonistica, con l'azionariato che dal disdoro del marchio qualcosa ne perde con la clientela, quella storica, che delusa dalla vettura non può che esserlo ancora di più dal primo nome commerciale datole e dal secondo entrambi presi dal passato e che richiamano vetture gloriose del marchio e per questo sono stati ripresi, per il loro valore evocativo intrinseco!
Ricordate la recente 33 stradale?
Immaginatevi se quel nome fosse stato dato a questo ibrido non solo di motorizzazione, ma anche di genesi.
Vero che l'Alfasud, la Alfa Romeo più venduta di sempre, fu sostituita dall'Alfa 33, ma quella era un'Alfa disegnata nel solco della tradizione con gli stilemi del marchio, opera di Ermanno Cressoni, che seppe riarredare in esterni ed interni l'Alfa sud e farne un successo di vendite.
Monsier Imparato mediti sul passato e lo prenda a base per un grande futuro!
E soprattutto faccia tesoro dell'esperienza Marchionne, che si accorse degli errori di un trentennio di gestione dal braccino corto.
E certo trentanni di distruzione della reputazione non potevano essere riscattati immediatamente da Giulia e Stelvio, che hanno subito anche la terribile pandemia e la conseguente guerra, che sull'economia hanno avuto effetti sotto gli occhi di tutti.
Il giocattolo che ha fra le mani Alfa Romeo è pregiato, non una cineseria.
Cambi rotta!
Non come ha fatto con Tonale ed ora con questo nuovo prodotto, che Alfa Romeo non è neanche un pò!
Non riduca Alfa Romeo al rango di MG, giusto per citare una grande marchio del passato oggi in grazia di vendita, ma in disgrazia di prodotto!
Si ricordi che la matematica non sempre ha ragione, ma come diceva un reframe del marchio, quello della pubblicità dell'Alfa 159, Brera, Spider, il cuore ha sempre ragione e che se gli alfisti la seguiranno non bisogna abisare del loro cuore, perchè quando si ammala allora è finita!
E questo vale sia per la vita, che per l'amore!