è salita su una Ferrari insieme a un DJ, non su un Mitsubishi Zero diretto sulla USS Missouri al largo di Okinawa.
Da questo punto di vista penso che nessun guidatore si metta al volante intenzionato a finire la propria corsa contro un platano.
A meno che non stai per salire e vedi il guidatore che si fa il segno della croce e dice addio alla foto dei parenti si da per scontato che voglia arrivare vivo a destinazione.
Magari in questo caso il guidatore non aveva dato alcun segnale di poter essere poco affidabile.
Quando capitano le stragi del sabato sera a me viene sempre da chiedermi se al volante ci fosse il più ciucco di tutta la combriccola o se erano tutti sullo stesso livello quindi o uno o l'altro le probabilità di arrivare sani e salvi a casa erano scarse.
Credo comunque che rifiutarsi di salire in macchina con qualcuno richieda una buona dose di coraggio in mancanza di alternative,si fa presto a dire piuttosto me la faccio a piedi.
Io da tanti anni ormai se posso evito di andare in auto con persone che non conosco.
E non mi riferisco a sbandati o pazzi.
Circa 10 anni fa coi miei genitori abbiamo fatto visita a un ex collega di mio padre,un signore sulla settantina molto simpatico.
E dopo cena siamo andati tutti con la sua Multipla a vedere i fuochi d'artificio.
Sulla carta non sembrerebbe un contesto particolarmente rischioso.
Eppure ero sollevato quando sono sceso.
Non era una Ferrari ma anche solo 100 cv in mano a una persona che aveva bevuto vino rosso a cena,che non era più giovanissima e che,parole sue,amava la guida allegra bastavano e avanzavano per fare 6 morti.
Per fortuna non è successo niente ma se dovesse ricapitare si va con due auto non ci piove.