Post molto interessante e che, ovviamente, elenca pareri e racconta esperienze variegate, raramente del tutto contrastanti..
Ovviamente, da medico territoriale, ho vissuto in toto, oserei dire anima e corpo, l'emergenza pandemica, che, in realtà, non è mai terminata del tutto, sia dal punto di vista epidemiologico, con il passaggio da stato pandemico a endemico, sia da quello organico (potrei raccontarvi di un'infinità di problemi riuniti nella famosa definizione di Long Covid Sindrome), sia, soprattutto per le conseguenze sociali e relazionali che ne sono derivate...
Errori, orrori commessi? Forse, anzi probabile, che ce ne siano stati, anche diversi, ma....
Domanda ovvia quanto basilare: chi poteva dirsi pronto a considerare solo possibile un evento del genere? Chi sapeva già come comportarsi, come organizzare adeguate contromisure all'avanzare del virus, chi era a conoscenza di quanto realmente stava succedendo nel mondo, prim'ancora che da noi?
Perchè, da settembre 2019, anche durante le Universiadi, si sentiva già parlare di qualcosa di poco inquadrabile fra gli atleti, perchè già durante il relativo inverno c'era stato un incremento di patologie polmonari, soprattutto fra gli anziani e gli sportivi (incremento della cascata infiammatoria...)...
Personalmente penso si sia fatto davvero molto, forse non tutto, ma quanto possibile sì, spesso rischiando (gli operatori sanitari..) tantissimo, ma senza pensarci, xchè, vivaddio, in certi frangenti viene fuori anche l'amore e la dedizione istintiva nei confronti di chi soffre, senza poi pretendere l'etichetta di eroi, ma almeno un minimo di rispetto x queste professioni!
Ci sarebbe infine da parlare tanto dei cambiamenti psico/relazionali portati dal Covid, ma qui si aprirebbero discorsi e diatribe senza fine...
Vi saluto tutti cordialmente, ho ambulatorio fra mezz'ora....