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Bologna

Giusto per avere un confronto tra le parole e i dati...
Chiaro poi che per molti le parole contano più dei fatti, specie in Italia

Vedi l'allegato 31000 Vedi l'allegato 31001
Dalle news di questi giorni:
"Nonostante il successo della misura all’estero (a Bruxelles, dalla sua introduzione, gli incidenti sono scesi del 20% e le morti e i feriti gravi del 25%),"
I pro e i contro del limite a 30 km/h
Tornando al dibattito intorno al limite dei 30 km/h, si possono segnalare alcuni lati positivi e altri negativi della misura. Tra i benefici, come analizzato dall’Ufficio di prevenzione degli infortuni svizzero, c'è il fatto che imponendo alle auto la soglia dei 30 km/h la probabilità di decesso per un pedone investito è del 6%. Si arriva invece al 30% con il limite a 50 km/h. Un altro vantaggio, certificato dall’Università Politecnica di Madrid, riguarda le emissioni di CO2: a 30 km/h il massimo è di 1 grammo al secondo, a 50 km/h sale a oltre il doppio, 2,2 grammi al secondo. Chi è contrario alla misura lamenta principalmente i risvolti negativi sul traffico. In effetti è così, anche se in maniera limitata. Considerando un percorso in città di 4,5 km, andando a 50 km/h si risparmiano due minuti rispetto ai 30 km/h. Con il traffico dell’ora di punta si scende però ad appena otto secondi risparmiati.
 
Che essere stirati a 30 sia meno letale che a 50 non ci voleva un master al Jet Propulsion Laboratory per arrivarci.... per il resto, se siamo totalmente d'accordo su questo aspetto, direi che sul meno smog, meno caos e più tranquillità il dibattito è aperto.
Che poi, scusate.... in un quadro di rispetto delle regole del CdS, oltre che del buon senso, perchè un automobilista dovrebbe tirare sotto un pedone, se entrambi stanno attenti alla strada e non vanno in giro come le oche in un prato di erba medica?

Se avvengono degli incidenti, uno dei 2 soggetti non ha rispettato il codice. E dato che non capita sovente di vedere pedoni kamikaze che si buttano sotto le auto (ben diverso dal pedone che non riceve la dovuta precedenza sulle strisce), direi che la colpa è da ricercarsi prevalentemente in chi conduce mezzi da 2 e più ruote.
 
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Facendo le dovute proporzioni, ricordo anni addietro quando per limitare l'inquinamento venne instaurato il limite di 70 Km/h in tangenziale a Milano: nonostante i mugugni iniziali, i miei tempi di percorrenza calarono di un buon 20% e mi ritrovai a sperare che il limite venisse mantenuto, ma sopratutto fatto rispettare, negli orari di punta.
Cosa che poi non avvenne, ma nel frattempo mi spostai a lavorare altrove.
Questo per dire che non è detto che il limite incida negativamente sulle percorrenze, se non negli orari con meno traffico... in cui però si tende ad eccedere e magari distrarsi?
La butto li, ma come riflessione.
Personalmente ritengo che vadano individuati e mantenuti i viali di scorrimento, sopratutto per le città grandi, e che si tratti di discernere in quali vie o quartieri sia meglio tenere il limite 30.
 
Dico, il rispetto degli attraversamenti pedonali o del bruciare il rosso è una primizia prevalentemente italiana.
Attraversa la strada in paesi più civili (Germania\Austria\Paesi del Nord) e le auto si fermano, lo fai qui in Italia e devi pescare l'automobilista gentile che si ferma, altrimenti sei al livello di un birillo.
E visto che ,a meno di persone con problemi personali belli grossi, le persone non si svegliano la mattina col desiderio di farsi spezzare gambe e bacino (se va bene), e gli attori in gioco sono pedoni vs altri mezzi circolanti sulla strada, direi che "se non è zuppa è pan bagnato".
 
Se avvengono degli incidenti, uno dei 2 soggetti non ha rispettato il codice. E dato che non capita sovente di vedere pedoni kamikaze che si buttano sotto le auto (ben diverso dal pedone che non riceve la dovuta precedenza sulle strisce), direi che la colpa è da ricercarsi prevalentemente in chi conduce mezzi da 2 e più ruote.
Mai capitato il pedone che si butta fuori in assenza di strisce mentre sta telefonando o chattando? Mai capitato il rider nero vestito senza bande rifrangenti e senza manco il lumino di una candela che passa a manetta con il rosso pieno? O il ciclista contromano tanto lui è lui e gli altri sono un …?

Saremo matti solo noi, ma da me sono episodi che mi capitano più volte settimanalmente pur facendo pochissimi chilometri in città. Poi, certo, posso riferire anche di episodi che riguardano le quattro ruote come il tizio che la scorsa settimana ha impegnato un tratto di rotatoria cittadina contromano, ma sono episodi che ricordo con nitidezza e precisione proprio per la loro rarità
 
Non voglio fare lo scettico di professione ma non è che nelle città in cui è stato introdotto il limite di 30 gli incidenti sono calati anche per merito delle auto sempre più moderne e quindi farcite di adas che frenano da sole?
Poi indubbiamente a parità di condizioni qualsiasi cosa succeda si gestisce meglio a velocità ridotta,20 km orari in meno sono tanti e probabilmente permettono nella maggior parte dei casi di evitare il botto o quantomeno di ridurne in maniera sensibile le conseguenze.
 
Un altro vantaggio, certificato dall’Università Politecnica di Madrid, riguarda le emissioni di CO2: a 30 km/h il massimo è di 1 grammo al secondo, a 50 km/h sale a oltre il doppio, 2,2 grammi al secondo.

Ne sono estremamente convinto :emoji_wink:
Basta prendere come campione delle BEV e magari arrivi anche a 0 g/CO2
 
Un altro vantaggio, certificato dall’Università Politecnica di Madrid, riguarda le emissioni di CO2: a 30 km/h il massimo è di 1 grammo al secondo, a 50 km/h sale a oltre il doppio, 2,2 grammi al secondo.
Cone hanno trovato questi valori, facendo un calcolo dai parametri di omologazione o con rilevamento dei consumi effettivi in modalità reale?
Inoltre, che senso ha mostrare le emissioni/tempo invece che il rapporto emissioni/distanza? Perché a parità di tempo, a 50 km/h si percorre il 67% di strada in più mentre questi “ricercatori” evidenziano un +120% barando sulle unità di misura di riferimento (e, detto fra i denti, questo da solo basta ad archiviare la ricerca nell’apposito contenitore)
 
Cone hanno trovato questi valori, facendo un calcolo dai parametri di omologazione o con rilevamento dei consumi effettivi in modalità reale?
Inoltre, che senso ha mostrare le emissioni/tempo invece che il rapporto emissioni/distanza? Perché a parità di tempo, a 50 km/h si percorre il 67% di strada in più mentre questi “ricercatori” evidenziano un +120% barando sulle unità di misura di riferimento (e, detto fra i denti, questo da solo basta ad archiviare la ricerca nell’apposito contenitore)
...appunto....
 
Mai capitato il pedone che si butta fuori in assenza di strisce mentre sta telefonando o chattando? Mai capitato il rider nero vestito senza bande rifrangenti e senza manco il lumino di una candela che passa a manetta con il rosso pieno? O il ciclista contromano tanto lui è lui e gli altri sono un …?
Capitato capitato, e li interviene Darwin (come quelli che attraversano all'uscita dei sottopassi).
Ma possiamo nasconderci dietro al dito di questi casi (come il caso che hai indicato), ma la stragrande maggioranza degli investimenti avviene non per distrazione, ma perché la precedenza che deve essere data negli attraversamenti pedonali, in Italia è vista come un'onta.
Se domani 1000 tedeschi venissero a Milano o a Bologna o in qualunque altra città italiana e provassero ad attraversare la strada con lo stesso spirito con cui la attraversano nel loro paese, avremmo 1000 persone in più in ospedale.
Se domani 1000 italiani si spostassero a Berlino\Parigi o Londra e provassero ad attraversare la strada , non finirebbero investiti per mancanza di precedenza sulle strisce.

Stesso modus operandi che viene adottato da qualche anno ai semafori, dove:
il giallo ormai è un verde sempre e comunque.
Il rosso è visto come un giallo, e per fortuna che in Italia vige il doppio rosso ai semafori, altrimenti avremmo scontri decuplicati rispetto ad oggi.
 
giusto una domanda , ma dove vengono messi questi limiti prima si andava fissi a 50? Leggendo qui e anche su di un altro topic simile sembra che questa sia la condizione, che si andava fissi a 50 prima, mi sembra un poco strano francamente
 
Ovviamente non è che prima si viaggiasse a 50 di media ma si potevano raggiungere i 50 km orari,che come dicevo prima potrebbero fare la differenza tra beccare un semaforo verde oppure arrivarci quando scatta il giallo e quindi doversi fermare.
Io nel tragitto casa lavoro percorro almeno 3 tratti di strada rettilinea in cui riesco a tenere i 50 veleggiando in quinta marcia.
E così facendo ad esempio riesco a oltrepassare un passaggio a livello prima del transito della littorina.
Se dovessi percorrere il secondo tratto rettilineo a 30 km orari la differenza non sarebbe di 1 minuto ma almeno 5 (sempre che tra il momento in cui si abbassano le sbarre e quello in cui viene dato il verde al treno non passi un'eternità) perchè incapperei sicuramente nel passaggio a livello chiuso.
 
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