<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Anche GM concede il 25% | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

Anche GM concede il 25%

Non sembra che il problema sia nelle dimensioni delle imprese italiane in sè , anche perchè il 99% delle imprese tedesche sono pmi e funzionano benissimo , come si sa...
La Germania ha difeso negli ultimi 30 anno la sua economia con le unghie e con i denti in tutti i modi , lo stesso non si può dire dell'Italia , che ha perso competitività , fasce di mercato e sfere d'influenza , oltre a centinaia di aziende , in parte chiuse , in parte acquistate da gruppi stranieri , i quali più di una volta le hanno spolpate e chiuse per preservare i propri mercati e le proprie sfere d'influenza . Le infrastrutture tedesche sono migliori , i servizi alle imprese e ai cittadini sono infinitamente migliori e il sistema pubblico costa molto meno ed è più produttivo . Il problema dell'italia sta anche in un debito pubblico , come si sa ,esagerato , una spesa improduttiva , direi affetta da parassitismo e clientelismo . Infine la corruzione italiana e le infiltrazioni criminali sull'economia sono maggiori che nelle nazioni nord-europee...
Quante sono le Pmi in Germania?
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Il 99% delle aziende tedesche sono PMI. Sono circa 3,3 milioni e sono responsabili del 35% del fatturato totale del Paese e impiegano circa 16 milioni di persone in Germania, quasi il 60% della forza lavoro occupata totale.13 nov 2021

https://www.startupbusiness.it/grandi-imprese-pmi-startup-e-spinoff-linnovazione-privata-in-germania/109764/#:~:text=Il 99% delle aziende tedesche,due termini non sono uguali.
Riporto quanto scritto dal link

In Germania, la ricerca e sviluppo nel settore privato è svolta prevalentemente dalle imprese più grandi. In questo Paese ci sono 28 imprese tedesche tra le 500 maggiori imprese globali e sono le imprese con più di 500 dipendenti che generano l’87% della spesa interna in ricerca e sviluppo nel settore privato. Nel 2018 tra le imprese più attive al mondo per gli investimenti in ricerca e sviluppo vi erano: Volkswagen con 13,6 miliardi di euro, Daimler con 9 miliardi di euro, BMW con 6,9 miliardi di euro, R. Bosch con 6,2 miliardi di euro, Siemens con 5,9 miliardi di euro, Bayer 5,1 miliardi di euro, SAP con 3,6 miliardi di euro, Continental con 3,4 miliardi di euro, Boehringe con 3,2 miliardi di euro, Merck con 2,2 miliardi di euro, ZF con 2,1 miliardi di euro.

Le grandi ci sono eccome....
 
Riporto quanto scritto dal link

In Germania, la ricerca e sviluppo nel settore privato è svolta prevalentemente dalle imprese più grandi. In questo Paese ci sono 28 imprese tedesche tra le 500 maggiori imprese globali e sono le imprese con più di 500 dipendenti che generano l’87% della spesa interna in ricerca e sviluppo nel settore privato. Nel 2018 tra le imprese più attive al mondo per gli investimenti in ricerca e sviluppo vi erano: Volkswagen con 13,6 miliardi di euro, Daimler con 9 miliardi di euro, BMW con 6,9 miliardi di euro, R. Bosch con 6,2 miliardi di euro, Siemens con 5,9 miliardi di euro, Bayer 5,1 miliardi di euro, SAP con 3,6 miliardi di euro, Continental con 3,4 miliardi di euro, Boehringe con 3,2 miliardi di euro, Merck con 2,2 miliardi di euro, ZF con 2,1 miliardi di euro.

Le grandi ci sono eccome....


Grandi anche nei fatturati.
Allianz fa il doppio di fatturato del pur grande nostro colosso
In GDO hanno ben 4 gruppi con fatturato superiore al nostro leader
 
Non sembra che il problema sia nelle dimensioni delle imprese italiane in sè , anche perchè il 99% delle imprese tedesche sono pmi e funzionano benissimo , come si sa...
La Germania ha difeso negli ultimi 30 anno la sua economia con le unghie e con i denti in tutti i modi , lo stesso non si può dire dell'Italia , che ha perso competitività , fasce di mercato e sfere d'influenza , oltre a centinaia di aziende , in parte chiuse , in parte acquistate da gruppi stranieri , i quali più di una volta le hanno spolpate e chiuse per preservare i propri mercati e le proprie sfere d'influenza . Le infrastrutture tedesche sono migliori , i servizi alle imprese e ai cittadini sono infinitamente migliori e il sistema pubblico costa molto meno ed è più produttivo . Il problema dell'italia sta anche in un debito pubblico , come si sa ,esagerato , una spesa improduttiva , direi affetta da parassitismo e clientelismo . Infine la corruzione italiana e le infiltrazioni criminali sull'economia sono maggiori che nelle nazioni nord-europee...
Quante sono le Pmi in Germania?
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Il 99% delle aziende tedesche sono PMI. Sono circa 3,3 milioni e sono responsabili del 35% del fatturato totale del Paese e impiegano circa 16 milioni di persone in Germania, quasi il 60% della forza lavoro occupata totale.13 nov 2021

https://www.startupbusiness.it/grandi-imprese-pmi-startup-e-spinoff-linnovazione-privata-in-germania/109764/#:~:text=Il 99% delle aziende tedesche,due termini non sono uguali.
Quoto tutto..
Cosa intenti per PMI?
 
Riporto quanto scritto dal link

In Germania, la ricerca e sviluppo nel settore privato è svolta prevalentemente dalle imprese più grandi. In questo Paese ci sono 28 imprese tedesche tra le 500 maggiori imprese globali e sono le imprese con più di 500 dipendenti che generano l’87% della spesa interna in ricerca e sviluppo nel settore privato. Nel 2018 tra le imprese più attive al mondo per gli investimenti in ricerca e sviluppo vi erano: Volkswagen con 13,6 miliardi di euro, Daimler con 9 miliardi di euro, BMW con 6,9 miliardi di euro, R. Bosch con 6,2 miliardi di euro, Siemens con 5,9 miliardi di euro, Bayer 5,1 miliardi di euro, SAP con 3,6 miliardi di euro, Continental con 3,4 miliardi di euro, Boehringe con 3,2 miliardi di euro, Merck con 2,2 miliardi di euro, ZF con 2,1 miliardi di euro.

Le grandi ci sono eccome....
interessante,
a riprova di quanto si diceva nella prima pagina con sole pmi non vai lontano quanto ricerca e sviluppo oltre a formazione.
Senza questi fattori manca competitività e produttività da cui i bassi stipendi
 
Ma l' altro 1% e' dato da colossi
( che sarebbe quasi patetico elencare )....
Fino a prova contraria,
in buona parte Tedeschi
e quindi le OPULENTE tasse che portano....Restano in Germania
Avevamo anche noi i colossi , oltre a Fiat ora ridotta e internazionalizzata , le aziende pubbliche Iri , Eni ecc che fungevano da massa critica , solo non erano gradite all'ideologia e alla prassi ultraliberista e quindi , lungi dall'essere razionalizzate e rese efficienti , furono svendute ai privati...

https://www.utilitalia.it/notizia/42b01693-e371-470a-94b1-66af9d415d20
 
Ultima modifica:
Non esageriamo dai....
Piu' che a fare o meglio consolidare colossi ci siamo organizzati per distruggerli nel momento culminante o a farci entrare gli stranieri
( alimentare e moda, che dovrebbero essere il nostro zoccolo duro e' tutta roba loro )
Nel nostro infinito e frenetico
" cupio dissolvi "
abbiamo liquidato
-la chimica
-le telecomunicazioni
-la telefonia
-persino il settore del bianco dove eravamo leader.
Abbiamo lasciato nelle mani di....( Grrrrrrrrrr. lasciamo perdere )
Quel faro che era Olivetti....

ENI....
La piu' grande delle imprese che citi fa 1/3 del fatturato di Shell
e meta' di Total.
 
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Non esageriamo dai....
Piu' che a fare o meglio consolidare colossi ci siamo organizzati per distruggerli nel momento culminante o a farci entrare gli stranieri
( alimentare e moda, che dovrebbero essere il nostro zoccolo duro e' tutta roba loro )
Nel nostro infinito e frenetico
" cupio dissolvi "
abbiamo liquidato
-la chimica
-le telecomunicazioni
-la telefonia
-persino il settore del bianco dove eravamo leader.
Abbiamo lasciato nelle mani di....( Grrrrrrrrrr. lasciamo perdere )
Quel faro che era Olivetti....

ENI....
La piu' grande delle imprese che citi fa 1/3 del fatturato di Shell
e meta' di Total.

Questa , scusami , è la vulgata psudocalvinista e rigorista per la quale l'Italia ha meritato - e merita- di perdere le sue industrie e diventare paese turistico per la calata estiva dei nordici , leggi è degna solo di essere una nazione di camerieri...
Il discorso è un po' più complesso e quello che è certo , vista la Conventio ad excludendum più volte documentata anche nelle cronache internazionali dell'iItalia dal tavolo dei vincitori della moneta unica , è il fastidio dato alle altre potenze occidentali dalla potenza economica dell'Iri , che reggeva da quasi un secolo lo sviluppo dell'Italia come nazione moderna , capitalistica ed industriale. Lo dicono e lo hanno preannunciato non solo alcuni nostri illusi e trombati (chissà perchè ? ) politici , dirigenti e tecnici , bensì lo ammettono pure i tedeschi :

https://www.ilfattoquotidiano.it/20...ni-perdita-di-73mila-euro-pro-capite/4996163/

"...La Germania e i Paesi Bassi hanno tratto enormi benefici dall’euro nei vent’anni trascorsi dalla sua introduzione, mentre per quasi tutti gli altri membri la moneta unica ha rappresentato un freno alla crescita economica. E l’Italia è il Paese in cui la moneta unica ha avuto i maggiori effetti negativi: senza l’euro, tra 1999 e 2017 il pil del Paese sarebbe aumentato di 4.300 miliardi di euro in più, pari a 73.600 euro pro capite..."

Le privatizzazioni degli anni 90 :

https://www.ilsole24ore.com/art/fab...zazioni-1992-finmeccanica-e-no-draghi-ADEdDmu


"..Noi di Finmeccanica facevamo l'opposto. Continuavamo a operare per la costruzione di un gruppo industriale integrato fra il militare e il civile. Ampliavamo il peso di quest'ultimo. Crescevamo per linee interne e per linee esterne. Fra le tante operazioni, attraverso la Elsag comprammo prima negli Stati Uniti la Bailey e poi, a metà anni Novanta, con la neonata Elsag Bailey Process Automation, andammo in Germania a rilevare dalla Mannesmann la Hartmann & Braun, investendo un miliardo di marchi, l'equivalente di 1.150 miliardi di lire»...."

Concorrenza sgradita ai grandi gruppi dell'occidente ?

https://www.ildubbio.news/politica/...da-sua-maesta-che-privatizzo-litalia-jz3l4b2x

"...Anche e soprattutto perché quella gigantesca dismissione era condizione imprescindibile per entrare nella nascente moneta unica. Ce lo chiedeva l’Europa. Chiedeva parecchio: lo Stato controllava treni, aerei e autostrade per intero, idem per acqua, elettricità e gas, l’ 80% del sistema bancario, l’intera telefonia, la Rai, porzioni consistenti della siderurgia e della chimica. I settori di partecipazione erano praterie sconfinate: assicurazioni, meccanica ed elettromeccanica, settore alimentare, impiantistica, fibre, vetro, pubblicità, supermercati, alberghi, agenzie di viaggio. Impiegava il 16% della forza lavoro nel Paese...."
 
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Questa , scusami , è la vulgata psudocalvinista e rigorista per la quale l'Italia ha meritato - e merita- di perdere le sue industrie e diventare paese turistico per la calata estiva dei nordici , leggi è degna solo di essere una nazione di camerieri...
Il discorso è un po' più complesso e quello che è certo , vista la Conventio ad excludendum più volte documentata anche nelle cronache internazionali dell'iItalia dal tavolo dei vincitori della moneta unica , è il fastidio dato alle altre potenze occidentali dalla potenza economica dell'Iri , che reggeva da quasi un secolo lo sviluppo dell'Italia come nazione moderna , capitalistica ed industriale. Lo dicono e lo hanno preannunciato non solo alcuni nostri illusi e trombati (chissà perchè ? ) politici , dirigenti e tecnici , bensì lo ammettono pure i tedeschi :

https://www.ilfattoquotidiano.it/20...ni-perdita-di-73mila-euro-pro-capite/4996163/

"...La Germania e i Paesi Bassi hanno tratto enormi benefici dall’euro nei vent’anni trascorsi dalla sua introduzione, mentre per quasi tutti gli altri membri la moneta unica ha rappresentato un freno alla crescita economica. E l’Italia è il Paese in cui la moneta unica ha avuto i maggiori effetti negativi: senza l’euro, tra 1999 e 2017 il pil del Paese sarebbe aumentato di 4.300 miliardi di euro in più, pari a 73.600 euro pro capite..."

Le privatizzazioni degli anni 90 :

https://www.ilsole24ore.com/art/fab...zazioni-1992-finmeccanica-e-no-draghi-ADEdDmu


"..Noi di Finmeccanica facevamo l'opposto. Continuavamo a operare per la costruzione di un gruppo industriale integrato fra il militare e il civile. Ampliavamo il peso di quest'ultimo. Crescevamo per linee interne e per linee esterne. Fra le tante operazioni, attraverso la Elsag comprammo prima negli Stati Uniti la Bailey e poi, a metà anni Novanta, con la neonata Elsag Bailey Process Automation, andammo in Germania a rilevare dalla Mannesmann la Hartmann & Braun, investendo un miliardo di marchi, l'equivalente di 1.150 miliardi di lire»...."

Concorrenza sgradita ai grandi gruppi dell'occidente ?

https://www.ildubbio.news/politica/...da-sua-maesta-che-privatizzo-litalia-jz3l4b2x

"...Anche e soprattutto perché quella gigantesca dismissione era condizione imprescindibile per entrare nella nascente moneta unica. Ce lo chiedeva l’Europa. Chiedeva parecchio: lo Stato controllava treni, aerei e autostrade per intero, idem per acqua, elettricità e gas, l’ 80% del sistema bancario, l’intera telefonia, la Rai, porzioni consistenti della siderurgia e della chimica. I settori di partecipazione erano praterie sconfinate: assicurazioni, meccanica ed elettromeccanica, settore alimentare, impiantistica, fibre, vetro, pubblicità, supermercati, alberghi, agenzie di viaggio. Impiegava il 16% della forza lavoro nel Paese...."



Vuoi sapere il parere dell' ultimo degli imbecilli....

??

L' Italia ha quel che si " merita "....
Ha voluto e....Vuole atteggiarsi a Grande, saltando i passi intermedi....
Se invece di fare l' ondivaga avesse avuto alleanze stabili, e cosi' evitare di barcamenarsi in uno dei suoi sport preferiti:
il cerchio bottismo....
....Facile saremmo piu' rispettati / considerati come tante Nazioni,
anche ben piu' piccole:
vedi Austria....
 
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.
Perfetto, quindi è colpa degli altri, esterni, magari organizzati in complotto.
Poi manca anche il nemico interno e a seguire si può partire con la retorica del rendiamo di nuovo l'Italia grande.
Perchè in tutto questo ci si dimentica di governi, imprenditori e dirigenti italiani che avranno sicuramente detto e fatto la loro.
Leggo: "tra 1999 e 2017 il pil del Paese sarebbe aumentato di 4.300 miliardi di euro in più"
Fantascienza oppure una frase volutamente scritta in manier equivoca, a mio avviso.
Si può anche ragionare sul fatto che restando con la lira il PIL sarebbe salito, ma solo quello pesato in lire, stiamo pur certi che al cambio in euro o in dollari non sarebbe salito e le materie prime e d'importazione le avremmo pagate ben di più, anche producendo in casa il più possibile (per esportare qualcosa come i cinesi ma senza crescere come loro).
Dopodichè siamo d'accordo sul fatto che qui abbiamo ancora parecchio peso e capacità di crescita, innovazione e lavoro ad alto valore aggiunto, ma vedendo il modus operandi di molte aziende medio/grandi, mi sento di affermare che le linee guida, le proprietà ed i dirigenti non sembrano granchè interessati.
Probabilmente lavoro nel settore sbagliato (e non è quello alberghiero ma quello informatico).
 
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Perfetto, quindi è colpa degli altri, esterni, magari organizzati in complotto.
Poi manca anche il nemico interno e a seguire si può partire con la retorica del rendiamo di nuovo l'Italia grande.
Perchè in tutto questo ci si dimentica di governi, imprenditori e dirigenti italiani che avranno sicuramente detto e fatto la loro.
Leggo: "tra 1999 e 2017 il pil del Paese sarebbe aumentato di 4.300 miliardi di euro in più"
Fantascienza oppure una frase volutamente scritta in manier equivoca, a mio avviso.
Si può anche ragionare sul fatto che restando con la lira il PIL sarebbe salito, ma solo quello pesato in lire, stiamo pur certi che al cambio in euro o in dollari non sarebbe salito e le materie prime e d'importazione le avremmo pagate ben di più, anche producendo in casa il più possibile (per esportare qualcosa come i cinesi ma senza crescere come loro).
Dopodichè siamo d'accordo sul fatto che qui abbiamo ancora parecchio peso e capacità di crescita, innovazione e lavoro ad alto valore aggiunto, ma vedendo il modus operandi di molte aziende medio/grandi, mi sento di affermare che le linee guida, le proprietà ed i dirigenti non sembrano granchè interessati.
Probabilmente lavoro nel settore sbagliato (e non è quello alberghiero ma quello informatico).

Interessante quello che dici , ma c'è un ma e sta nella tendenza ad estremizzare la critica alla gestione "nordista" dell'euro e della ue e rispondere a chi non ne aveva nessuna intenzione : con la lira sarebbe stato peggio !. Infatti , nessuno o quasi nessuno spero , rimpiange oggi la lira e critica la moneta unica in sè e per sè , che dopo 20 anni con l'accelerazione tecnologica e finanziaria e geopolitica , sarebbe come dire quando c'era il Fiorino , il Tallero , il Marengo , il Ducato (senza doppi sensi Iveco :) ) si stava meglio . Il problema , come dicevo , è stato in primis l'ideologia neoliberista estremista -soprattutto gli appetiti che nascondeva- la quale ha imposto all'Italia le privatizzazioni , che per altro sono state mal fatte -ed è un eufemismo- con regalie agli amici ed amici degli amici. Queste privatizzazioni ad minchiam , imposte dalle economie del nord con in più la Gran Bretagna a guida Usa ,hanno smantellato completamente il volano dell'economia italiana. Nel passaggio all'euro si è accettato inoltre un tasso di conversione lira/euro penalizzante per l'Italia (quasi una vendetta per decenni di svalutazione della lira e competitività nell'esportazione) , subito seguito da imposizioni della troika , formalmente tese a ridurre il debito pubblico senza agire positivamente sulla crescita del pil . Tutto ciò ha contribuito non poco ha mettere nei fatti in ginocchio l'economia italiana...
 
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