<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La mia prima elettrica ID.3 | Page 235 | Il Forum di Quattroruote

La mia prima elettrica ID.3

in realtà lo smartphone l'avrebbero anche evitato.
Ma finché whatsapp è gratis (si fa per dire) ...
E poi, alternative?
I candy bar son praticamente scomparsi, se non costosi oggetti proprio per anziani, di marche astruse e dall'affidabilità opinabile (parlo per esperienza).
Molti anziani usano lo smartphone, magari solo per telefonare o poco più, tipo WA.
Qualche alternativa in verità c'è, a prezzi intorno a 50€. Io ne ho comprato uno in un negozio (chiedendo consiglio) e funziona molto bene.
Comunque il succo del discorso è che praticamente tutti, anche molti anziani, sono passati a questa innovazione perché migliorativa, ben prima che i normali telefoni sparissero dal mercato.
 
Non è che basta mettere il fotovoltaico e magicamente diventa conveniente.
L'installazione del FV ha un costo non indifferente e serve molto tempo per ammortizzare la spesa. Inoltre, avere un'auto in carica col FV vuol dire caricare di giorno e non poter usare altri apparecchi elettronici di giorno. A meno che non si installa un impianto oserei dire quasi industriale, con costi molto più elevati, con contatori più potenti che costano di più e rendono più costosa TUTTA l'elettricità consumata, anche quella che non ha a che fare con l'auto

Non solo:
https://www.quattroruote.it/news/ecologia/2023/10/24/panneli_solari_solar_switch_off_.html

Ma come al solito i problemi si risolveranno tutti magicamente: si farà, si vedrà, ci saranno, diventerà...

Tutta questa "narrazione" mi ricorda troppo la mia infanzia, quando i libri di scuola finivano con un disegno di una macchina volante sull'ultima pagina...
 
Rispondendo "random" a StelleStrisce.

La villetta l'hanno acquistata "usata", ha una trentina d'anni, forse quasi 40.
Prevedono una serie di interventi che vorrebbero diluire nel tempo.
Termicamente non è messa malissimo (già con l'isolamento della soffitta previsto avranno benefici tangibili, a detta del loro termotecnico) e non disdegnerebbero, in futuro, di installare un riscaldamento a pavimento.
Sicuramente non sono gli "italiani medi", ma dalle mie parti sono comunque in buona compagnia.
La maggior parte delle abitazioni, al di fuori del centro storico, sono casette singole, magari piccole, o villette a schiera.

Sulla "convenienza", sull'"opportunità", della mobilità elettrica, non entro più nel merito.

L'argomento è molto divisivo e, io per primo, comprendo che non tutti si trovano nelle migliori condizioni per poter attuare la c.d. transizione.

E, credo con onestà, segnalo che anche chi invece vi si trova, il più delle volte evita.

A torto?

A ragione?

Vedremo.....
 
Rispondendo "random" a StelleStrisce.

La villetta l'hanno acquistata "usata", ha una trentina d'anni, forse quasi 40.
Prevedono una serie di interventi che vorrebbero diluire nel tempo.
Termicamente non è messa malissimo (già con l'isolamento della soffitta previsto avranno benefici tangibili, a detta del loro termotecnico) e non disdegnerebbero, in futuro, di installare un riscaldamento a pavimento.
Sicuramente non sono gli "italiani medi", ma dalle mie parti sono comunque in buona compagnia.
La maggior parte delle abitazioni, al di fuori del centro storico, sono casette singole, magari piccole, o villette a schiera.

Sulla "convenienza", sull'"opportunità", della mobilità elettrica, non entro più nel merito.

L'argomento è molto divisivo e, io per primo, comprendo che non tutti si trovano nelle migliori condizioni per poter attuare la c.d. transizione.

E, credo con onestà, segnalo che anche chi invece vi si trova, il più delle volte evita.

A torto?

A ragione?

Vedremo.....

Ma infatti credo non sia il caso di entrare nel merito giusto/sbagliato conveniente/non conveniente.
Io più che altro volevo mettere il fuoco sul sentimento delle persone che decidono di restare "tradizionalisti". Passare all'elettrico è ancora una grossa incognita. Non sappiamo come andrà a finire, non lo sanno nemmeno le grandi industrie.
Io non mi sento di biasimare queste persone, anzi, credo che nei loro panni farei la stessa scelta: perché rischiare quando la soluzione vecchia è ancora perfettamente adeguata alle mie esigenze? E' questo il fulcro del mio discorso. Finché non mi do una risposta a questa domanda, non sarò mai invogliato a cambiare.
 
Il problema è sempre quello: perché dover mutare la mia condizione (automobilistica, con tutto il contorno) quando questa va bene? Al limite servirebbero altri cambiamenti: minor costo dei carburanti, allineati a quelli del resto del mondo giacché in Europa sono carissimi; strade ampie e a scorrimento veloce per eliminare le congestioni di traffico; investimenti in infrastrutture, manutenzione & costruzione di nuove strade; ricerca & sviluppo per garantire maggiori autonomie ai motori, garantendo affidabilità e un minimo di emozione di guida ecc..

Ce ne sarebbero tantissime di cose da fare a favore dell'Automobile (maiuscolo voluto). L'ultima di queste è alimentarle a batteria.
 
.
Mah, io nella mia personale statistica continuo a trovare che mediamente fra le persone più superstizione ci sono i medici e fra quelle che usano peggio la logica ed il buon senso ci sono gli ingegneri... e ne resto sempre abbastanza basito.
Dico mediamente, perchè ci sono tante ottime eccezioni.
Ovviamente si tratta di un mio bias, nel senso che da queste figure mi aspetto un approccio più elevato sotto ogni punto di vista.
Sicuramente sbaglio approccio.
Comunque alla mia età mi ritengo in grado di capire quando une persona racconta sinceramente e obbiettivamente la propria esperienza e quando invece la condisce tanto o poco... e Zeno7 è uno di quelli di cui ci si può fidare nella sua condivisione di esperienza personale.
Quindi consiglierò anche io sicuramente a chi ha spazio ed impianti fotovoltaici di compare una BEV... anche se devo dire che quelli che conosco, che ne hanno possibilità, hanno già installato la colonnina in vista del prossimo cambio auto.
 
Io di Zeno7 mi fido, ma quello che non mi torna sono le conclusioni: sembra che questi signori, proprio perché sono ingegneri, dovrebbero abbracciare l'elettrico perché è nuovo, è il futuro ecc..
Io non condivido questa conclusione. Non può essere invece che questi signori, proprio perché ingegneri, abbiano fatto molto bene i conti e calcolati costi, benefici, probabilità, statistiche e tutto, e alla fine abbiano deciso consapevolmente di non passare all'elettrico?
 
Certo, può essere benissimo!
Non è però da escludersi che in taluni casi possa trattarsi semplicemente di "pigrizia mentale", di poca voglia, insomma, di valutare alternative.
Anche tra gli ingegneri, vi assicuro, ci sono quelli che rimangono ancorati a vecchi concetti e vecchie metodologie e quelli che, invece, si interessano alle innovazioni e cercano soluzioni diverse.
E, per carattere, mi trovo più in sintonia con i secondi.
 
Su questo siamo d'accordissimo.
Esiste però una terza categoria di ingegneri: quelli che si credono aperti accettando tutto il nuovo perché "nuovo è meglio" senza rendersi conto che non è sempre così. Questi sono altrettanto ottusi quanto quelli ancorati al vecchio.
Ovviamente stiamo facendo generalizzazioni, non credo che esistano ingegneri che appartengono al 100% a una di queste categorie, più che altro esistono "attitudini".
 
Scusate, dico la mia. Il "vero" ingegnere non si fa condizionare dal nuovo o dal vecchio: fa i calcoli e decide in base alla logica (ho fatto una sintesi estrema ma spero che il concetto sia chiaro).
Detto questo, mi suona strana la statistica di @Temugin73 sui medici superstizioni e gli ingegneri illogici: forse conosci solo professionisti "particolari"? :emoji_blush:

Tornando ai conoscenti di @Zeno7, può anche darsi che oggi abbiano deciso di acquistare una termica per non avere incertezze e sorprese, ma la prossima auto potrebbe essere elettrica anche prima del fatidico 2035.
 
Scusate, dico la mia. Il "vero" ingegnere non si fa condizionare dal nuovo o dal vecchio: fa i calcoli e decide in base alla logica (ho fatto una sintesi estrema ma spero che il concetto sia chiaro).
Detto questo, mi suona strana la statistica di @Temugin73 sui medici superstizioni e gli ingegneri illogici: forse conosci solo professionisti "particolari"? :emoji_blush:

Per mia esperienza ci sono professionisti, non solo ingegneri, che dato un problema ricercano più soluzioni. Altri che, invece, non si pongono neanche il dubbio se sia o meno il caso di valutare soluzioni diverse.

Faccio un esempio personale.

Ho avuto la necessità, un paio di anni indietro, di fare un intervento di implantologia dentale.
Ho sentito tre studi dentistici, due dei quali mi prospettavano tempi biblici (tra estrazione, impianto provvisorio, impianto fisso e capsula).
Un terzo, formato da tre giovani medici che avevano seguito corsi di aggiornamento in Canada e Nord America, mi ha invece proposto di fare tutto in un'unica seduta perché, a loro dire, è preferibile non intervenire a più riprese nella stessa area (anche per evitare possibili infezioni).
Mi sono fidato di loro, dolore zero, estrazione, impianto e capsula stampata in diretta con stampante 3d, il tutto in una mattinata.
Il premolare è perfetto......, a cena masticavo già tranquillamente.
 
Ok, però:
1- non puoi avere certezza che questi avessero ragione
2- non puoi escludere che fosse sensato anche il ragionamento dei primi
3- Sono solo esperienze personali e non possono essere promosse a statistiche sulle quali farci dei ragionamenti universali

Il ragionamento poi l'ho capito, però attenzione a non avere TU dei pregiudizi perché alcune persone ti sembra che rientrino in una determinata etichetta che TU hai creato.
 
ma l'impianto nell'osso, non prevede che il "tassello" ci si calcifichi dentro?
per quello si fan passare dei mesi tra l'estrazione, e il montaggio del nuovo dente
 
Back
Alto