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Tamoil 10w40

Non mi pare di aver detto che si debba per forza usare il taccuino e la calcolatrice.... ma anche Excel sempre i conti fa.
No, ho scritto che lo usavo io, decenni addietro, per farmi le mie statistiche, documentando ad ogni pieno non solo lire, litri e km, ma anche le condizioni di utilizzo.
Con excel si possono fare con facilità tante analisi statistiche in più, per poter paragonare diversi stint, in simili condizioni di utilizzo.
 
Io sarei pronto a scommettere che già un decimo di tanto, cioè il 2%, sarebbe assolutamente troppo come eventuale risparmio di energia
È una differenza che, tra oli di prima qualità, non ho mai riscontrato, forse solo tra lubrificanti "racing" e oli da uso comune...
...poi, certamente, se si paragona un minerale o blended entry level, con un full synthetic cambia tutto. Pare abbiano un effetto sorprendente gli additivi, ma ci sono testimonianze opposte sulla longevità del motore, ma quientriamo nella sfera esoterica.
 
qualcosa di quantificabile più che altro in laboratorio
Rientriamo sempre nella sfera di ottimizzare un rendimento. Chi è maniaco, come me ed altri qui dentro, cerca sempre di mettersi nelle condizioni di valorizzare al meglio il mezzo che guida, e tante piccole ottimizzazioni, assommate, possono dare risultati soddisfacenti. Mai ottenuto comunque miglioramenti del 20%.
 
Sicuramente c'è una sensibile differenza tra l'olio di fabbrica da rodaggio e quello per la vita utile. Infatti, per slegare bene sarebbe opportuno cambiare il lubrificante motore dopo i primi 1500-3000 km, anche perché ricco di particolato da accoppiamento, poi procedere a chiedere il 100% delle prestazioni. Troppi girano col primo olio per decine di migliaia di km.
Le tecniche di accoppiamento nella produzione di massa sono cambiate circa 40 anni fa ;)
 
Questo è assolutamente impossibile.
Ammesso - ma non concesso - che due lubrificanti analoghi abbiano differenze SIGNIFICATIVE nell'assorbimento di potenza dal motore per il lavoro di pompaggio, queste differenze non potranno mai essere neppure lontanamente di un simile ordine di grandezza.... il 20% del totale dell'energia consumata ? ma figuriamoci....!
Penso che differenze del genere, laddove pure ci siano, possano essere dell'ordine di unità per mille e non certo di unità percentuali, tanto meno di decine di unità percentuali.
Che è assolutamente impossibile lo dici tu, la mia macchina la conosco molto bene, e dall'ultimo cambio ho visto un netto miglioramento di consumi.. Stai parlando come se avessi fatto 100 km in più! Ho riscontrato una 30 ina di km in più, lho monitorato e ti assicuro che è così.. Le statistiche che proponi varranno per i tuoi motori e per i tuoi utilizzi, ma li rimangono
 
dipende da motore a motore, posso assicurare che il Fire è molto sensibile al tipo di olio o alla benzina, a volte la macchina pare avere 10cv in meno, influisce anche l'aria secca o umida e poi la percezione delle cose o la misurazione da lancetta che è del tutto inaffidabile.
 
Che esistano in commercio oli specificamente studiati per ridurre i consumi, vedi la recente introduzione degli 0W-20 o addirittura 0W-16

Se non ci sono alti valori HTHS le bronzine fanno CIAO come le caprette di Heidi a 200.000 km e anche meno "ma è la durata commerciale di un'auto, baby"...ti diranno...

Ma detto ciò, le misurazioni di consumo empiriche (cioè non con flaconi da laboratorio) si fanno sempre da pieno a pieno, il resto è aria fritta. Oppure, se anche fosse vero, perde di credibilità...
 
E' la viscosità a caldo, cioè la capacità di mantenere un "film" di lubrificante sulle superfici ad alte temperature anche in presenza di pressioni non proprio ottimali; cosa che avviene a caldo coi motori usurati ad esempio, quando alcune tolleranze si allargano ulteriormente, l'olio diventa più fluido e diminuisce la pressione di lubrificazione.

Tanto più questo valore è elevato, tanto meno l'olio "scorre"... ne consegue che è un parametro ostativo alla diminuzione dei consumi.

Qui:
https://metaldetectornewgolddream.forumfree.it/?t=59439848
trovate una bella discussione..
 
Non lo credo, neppure nella mente obnubilata da questa notte insonne, infatti, credo, di averne dato prova. Però le perdite non sono solo nel pompaggio quanto nella capacità lubrificante sia nello scorrimento dei pistoni, quanto la corretta flussimetria nei condotti di minore sezione. Sopratutto nel non lasciare morchie particolarmente problematiche in questi ultimi. Sicuramente c'è una sensibile differenza tra l'olio di fabbrica da rodaggio e quello per la vita utile. Infatti, per slegare bene sarebbe opportuno cambiare il lubrificante motore dopo i primi 1500-3000 km, anche perché ricco di particolato da accoppiamento, poi procedere a chiedere il 100% delle prestazioni. Troppi girano col primo olio per decine di migliaia di km.
Ok per le morchie, ma è un'altra questione - che può venir fuori alla distanza - rispetto al risparmio energetico nell'immediato.

La "flussimetria" rientra, direi, nelle perdite per pompaggio : ma ti ricordo che stiamo parlando di oli con la stessa viscosità 10W-40, di sintesi e sicuramente entrambi in grado di superare bene i test qualitativi (API ed altri) che credo siano molto severi e comprendano una gran varietà di parametri, a freddo ed a caldo, tra cui sicuramente anche la "scorrevolezza" delle parti meccaniche.

Che possa esserci qualche lieve differenza tra un olio ed un altro sarà anche vero, e mi parrebbe normale ; che queste - eventuali - differenze, misurabili essenzialmente in test di laboratorio, portino poi a SIGNIFICATIVE variazioni nei valori di consumo su strada mi pare altamente improbabile, altrimenti le riviste, quando fanno le prove su strada, dovrebbero informare sempre esattamente circa l'olio in uso al momento : cosa che non fanno, e se lo fanno è per ragioni commerciali e non tecniche.
Che poi queste quasi fantomatiche differenze portino a variazioni enormi nel consumo pratico, addirittura dell'ordine del 20%, è cosa cui può credere solo chi vuol credere alle favole e non ha idea di come un veicolo a combustione interna utilizzi l'energia per ottenere l'avanzamento.
 
Le tecniche di accoppiamento nella produzione di massa sono cambiate circa 40 anni fa ;)
Beh, immagino che nel frattempo il "particolato" metallico di cui parla PiGreco sarà diventato meno e più fine, ma penso ci sarà comunque.... le superfici di contatto metallo/metallo ci sono ancora, e specialmente negli avviamenti a freddo qualche contatto è inevitabile.

Io ricordo bene il "particolato" generato, dopo il rodaggio, dal motore della mia MV Agusta 350 (motore raffreddato ad aria progettato 50 anni fa e derivato dal precedente bicilindrico ancora più vecchio, non era insomma un progetto tanto sofisticato...) che era concentrato, almeno per la parte ferrosa, intorno ad un magnete posto sul tappo della coppa dell'olio : lo toccai con mano, era un'impressionante "cremina" metallica ed era un bel po', se si pensa che era un semplice bicilindrico a 2 valvole per cilindro e che quello non era neppure tutto, dato che non credo comprendesse la "limatura" dei pistoni, in lega d'alluminio, né di altre parti non ferrose.
 
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