<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Quale futuro per Alfa Romeo? | Page 407 | Il Forum di Quattroruote

Quale futuro per Alfa Romeo?

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Ok grazie, però la 1900 era un'altra auto e di una generazione precedente..... non sapevo avessero fatto anche una Giulietta 1900, forse era una speciale versione solo per alcuni Paesi ? visto che non eri evidentemente il Italia, dove a 16anni non si guida.
Ad inizio le 1900 che conosci tu del 1950 erano con motore da 1300 credo 1258 ma, ai tempi l.Alfa Romeo era un marchio che funzionava e non aspettava 7 anni per cambiare modello infatti dal modello 750/101 del progetto sono venuti fuori piu modelli e con cio cambiamenti di motori S. Ti,Sprint... con carrozzerie marchiate anche da Berlina, coupe 2 porte, spider ma sempre lo stesso progetto anche se targate da corrozzerie,Bertone ,Zagato e un altra credo si chiamasse (Lavigna) sempre sul progetto750/101. le ultime di questo progetto hanno tirato fino al 1964 alcune sono state vendute durante il progetto 105/115 cioé la Giulia. Dal progetto 750/101 non ricordo bene ,se le sole Berline o tutto il complesso ne sono state vendute 131 mila? AH ADESSO DEVO SCAPPARE, poi ti spiego perché e come mi sono trovato a guidare a 16 anni .
 
Dipende sempre da come si ragiona, da bancario o da imprenditore.

Si, ovviamente, ma bisogna anche vedere in che settore opera l’imprenditore.
L’azienda di mio figlio (fortunatamente) è in continua crescita, ma è in un settore abbastanza innovativo ed è nata solo 10 anni fa circa.
Ora è tra le prime due in Italia e opera anche oltre i confini (settore formazione aziendale/e-learning). E la sede centrale è rimasta a Ragusa…

Siamo andati un po’ OT.
 
Però quando l'economia produttiva di un paese, e mi riferisco sia ai beni che ai servizi, si involve sino a regredire e ad importare tecnologia e tecnica specialistica, si porya, prima o poi, dietro tutti i settori, sia privati
che pubblici.


<L'export italiano di beni nel 2023 crescerà del 6,8% con una vivace dinamica seppure a ritmo fisiologicamente inferiore degli ultimi due anni, superando i 660 miliardi di euro.>
La meccanica strumentale segna un aumento dell’8.3%.

Fonte SACE.

Non vedo un regresso, per ora, e per il 2024 c’è ottimismo.
 
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Davvero? Non so da te, ma io lo vedo tutti i giorni attraversando zone industriali tra Piemonte, Lombardia, Emilia e Liguria. Chiusure, riduzioni, trasformazioni da poli produttivi a logistico-commerciali. Con conseguente riduzione del numero degli occupati.

Io ho riportato i dati oggettivi, che misurano una crescita dell’esportazione.
Poi l’occhiometro può anche dare una visione diversa, ma quello dicono i dati.
Secondo le statistiche, anche l’occupazione nel 2023 è aumentata, di circa 1/2 milione di unità. Ok, ci sono anche quelli a tempo determinato.
Se consideriamo i disastri naturali che ci sono stati non mi sembra malaccio. Come economia generale, una mano ci è arrivata dal turismo, che sicuramente ha aumentato l’occupazione stagionale.
 
Però quando l'economia produttiva di un paese, e mi riferisco sia ai beni che ai servizi, si involve sino a regredire e ad importare tecnologia e tecnica specialistica, si porya, prima o poi, dietro tutti i settori, sia privati che pubblici.
Ci stiamo impoverendo nei settori strategici e tecnologici, per non parlare di quelli informatici (remember Adriano Olivetti?). Strategico vuol dire saper fare quello che gli altri non riescono a fare, e se lo fanno lo fanno peggio, significa ricerca e sviluppo. Non fare merendine e creme alle nocciole, spaghetti, vestiti, quelli sono capaci di farli tutti in tutto il mondo sulla base delle loro tradizioni e necessità. Vorrei vedere in Cina o in India (fanno tre miliardi di persone) che penetrazione hanno tutti quei prodotti legati al way of life occidentale, considerando le persone normali e trascurando i soliti happy few arricchiti.
Vabbè essalviamo la casa del Cavallino, ma quella vera è sepolta col Drake.
 
Chiusure, riduzioni, trasformazioni da poli produttivi a logistico-commerciali. Con conseguente riduzione del numero degli occupati.
Vero. Capannoni ad uso magazzini da dieci-ventimila mq e più con un lato pieno di baie di carico-scarico dei camion, e venti auto nel parcheggio dipendenti, tra uffici, magazzieri e carellisti e fine. Ma dove vogliamo andare?
 
Però è una recensione dell'oste sul proprio vino. Poi sarei felice di essere smentito dai consuntivi, per ora vedo solo volatilzzarsi ogni giorno qualche realtà esistente o qualche investimento programmato che viene rinviato o revocato.

Non credo che gonfino o alterino i dati. E’ la fonte più attendibile, praticamente quella dove attingono tutti i media.
Anche i dati delle vendite delle auto li pubblica il Ministero dei trasporti. Poi li diffondono UNRAE e Quattroruote. Se non crediamo neanche a quelli…
 
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