<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La prof fantasma.. | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

La prof fantasma..

Eppure io conosco due o tre personaggi simili (abbandonati anche dai sindacati perché indifendibili) che in una grande azienda non sono stati licenziati ma gli sono stati offerti diversi incentivi all’esodo (uno ha accettato, gli altri sono ormai prossimi alla pensione)
Credo valga più per le piccole aziende, le grandi tendono a “sopportarli” che tanto si diluiscono nel computo totale dei dipendenti
Con buona pace del merito. Così i colleghi devono sobbarcarsi il lavoro anche dell’altro perché a conti fatti numericamente quello conta tanto gli altri
Probabilmente un’azienda più piccola dove il peso di uno che “fa poco” (eufemismo) pesa di più la faccenda è diversa

Ne conosco qualcuno anche io e in un caso mi è stato detto proprio a chiare lettere dai titolari dell'azienda "Non lo licenzio anche se dovrei perchè avrei un sacco di grane".
Quindi si sopporta,si ridistribuisce il carico di lavoro tra gli altri dipendenti,e si va avanti così.
Alcuni tirano e altri al traino.
 
Imho al di la di quello che c'è scritto sui contratti esiste un limite imposto dalla decenza che purtroppo per tante persone non esiste.
E' giusto che ci siano certe tutele come la malattia e i permessi.
Ma oltre una certa soglia,anche se fosse entro i limiti della legalità,significa abusarne e metterlo in quel posto prima di tutto agli studenti e poi ai colleghi che devono fare il tuo lavoro.
Mi risulta, nel privato, che oltre i sei mesi di malattia (una volta erano continuativi, da oltre 10 anni anche se intervallati) nell'arco di un anno sei passibile di rescissione del contratto di lavoro.
 
sai quanti, dopo aver lavorato come interinali per svariato tempo in linea di produzione, il giorno dopo l'assunzione a tempo indeterminato presentano la "patologia invalidante" che non gli permette di stare in piedi più di tot ore?

Purtroppo come dicevo certe tutele sono sacrosante,ma approfittarne è fin troppo facile.
 
Imho puoi essere la persona più competente del mondo ma se io ho bisogno che tu sia sul posto di lavoro 5 giorni a settimana e la tua salute ti permette di esserci 2 giorni a settimana non sei fisicamente idoneo a svolgere il lavoro.
Certo, finchè non capita a qualcuno che ti sta a cuore, un pò come il SSN: tutti lavativi finchè non se ne ha bisogno, poi quando ci si rende conto del risultato dei sottofinanziamenti si cambia idea....
 
Mi risulta, nel privato, che oltre i sei mesi di malattia (una volta erano continuativi, da oltre 10 anni anche se intervallati) nell'arco di un anno sei passibile di rescissione del contratto di lavoro.

Però siamo sempre li.
Rescindere un contratto significa poi andare avanti qualche anno con cause che costano molto e alla fine potrebbero portare all'obbligo di reintegrare il dipendente.
Credo che sia principalmente per questo motivo che in molti casi chi di dovere sopporta o al limite offre al dipendente una via d'uscita volontaria.
 
Certo, finchè non capita a qualcuno che ti sta a cuore, un pò come il SSN: tutti lavativi finchè non se ne ha bisogno, poi quando ci si rende conto del risultato dei sottofinanziamenti si cambia idea....
sì capisco.
Però dovrebbero esserci altre tutele per chi ha problemi.
Non fingere vada tutto bene ed azzoppare i servizi:
se il medico non cura, l'insegnante non insegna o il poliziotto non vigila il servizio pubblico sarà negato a chi dipende da loro.
 
Però siamo sempre li.
Rescindere un contratto significa poi andare avanti qualche anno con cause che costano molto e alla fine potrebbero portare all'obbligo di reintegrare il dipendente.
Credo che sia principalmente per questo motivo che in molti casi chi di dovere sopporta o al limite offre al dipendente una via d'uscita volontaria.
chiaramente, perché per come sopra, licenziare una persona veramente malata poi risulta impopolare.
 
Certo, finchè non capita a qualcuno che ti sta a cuore, un pò come il SSN: tutti lavativi finchè non se ne ha bisogno, poi quando ci si rende conto del risultato dei sottofinanziamenti si cambia idea....
Come al solito, per uno che ha problemi ce ne sono x che ci marciano grazie a medici compiacenti che firmano certificati a raffica (magari per paura di prendersi la responsabilità di negarli con ritorsioni legali) e ci vanno di mezzo anche quelli con reali problemi
È la storia di come va in Italia… chiagni e fotti come direbbe qualcuno
 
Certo, finchè non capita a qualcuno che ti sta a cuore

Imho si dovrebbe cercare di analizzare la questione dal punto di vista pratico lasciando da parte l'emotività.
Io azienda o ente statale ho bisogno della figura X.
Il lavoro della figura X potrebbe essere insegnare o svuotare i cestini o rispondere al telefono.
Per essere svolto tale lavoro richiede la presenza della figura X dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 13.
Il candidato ideale per ricoprire tale mansione dovrà avere i requisiti richiesti (che si tratti di requisiti fisici o culturali) e dovrà assicurare la propria presenza sul lavoro nei giorni e negli orari richiesti.
Se non è in grado di garantire la sua presenza per motivi di salute o perchè abita a 1000 km come la bidella pendolare di cui si è parlato qualche mese fa non è la persona giusta per ricoprire tale ruolo.
Altrimenti significa accettare il fatto che per svolgere il lavoro di una persona se ne debbano assumere due,oppure giustificare il fatto che i compiti che sarebbero stati di competenza della figura X ricadano su altre persone senza per questo conferire loro una retribuzione extra.
Io ti assumo,tu lavori,io ti pago.
Se una delle due parti viene meno agli accordi presi la cosa non funziona.
 
sì capisco.
Però dovrebbero esserci altre tutele per chi ha problemi.
Non fingere vada tutto bene ed azzoppare i servizi:
se il medico non cura, l'insegnante non insegna o il poliziotto non vigila il servizio pubblico sarà negato a chi dipende da loro.
Questo pensiero prende campo perchè sui giornali ci finiscono questi casi limite, non le migliaia di professionisti silenti che il loro lavoro lo fanno eccome, spesso sottopagati.
I lavativi o gli approfittatori esistono, sarebbe stupido negarlo. Ma personalmente comincio ad essere insofferente all'equazione dipendente pubblico=fancazzista.
Aggiungo, perchè non vorrei essere frainteso, che il cittadino che non riceve un adeguato servizio ha tutte le ragioni di lamentarsi, ma che sarebbe bene che lo facesse con cognizione di causa. Non è certo colpa dei fancazzisti, ma dei continui tagli al finanziamento del SSN, della pubblica istruzione e delle forze dell'ordine.
 
Ultima modifica:
Questo pensiero prende campovperchè sui giornali ci finiscono questi casi limite, non le migliaia di professionisti silenti che il loro lavoro lo fanno eccome, spesso sottopagati.
I lavativi o gli approfittatori esistono, sarebbe stupido negarlo. Ma personalmente comincio ad essere insofferente all'equazione dipendente pubblico=fancazzista
Io ho lavorato 9 mesi in regione :emoji_astonished:
Mi auguro che in 26 anni le cose siano cambiate un po’ (tipo mettere tornelli con obbligo di badge all’uscita)
Ma concordo che l’equazione statale=nullafacente è sbagliata, credo a maggior ragione negli ultimi anni
 
Io ho lavorato 9 mesi in regione :emoji_astonished:
Mi auguro che in 26 anni le cose siano cambiate un po’ (tipo mettere tornelli con obbligo di badge all’uscita)
Ma concordo che l’equazione statale=nullafacente è sbagliata, credo a maggior ragione negli ultimi anni
Nell'era prepandemica ci andavo una/due volte al mese in Regione, e devo dire che in alcuni momenti mi sono intristito....
Ma anche lì c'era chi si faceva il mazzo, anche dirigenti di un certo livello.
Tornelli non pervenuti...almeno nelle sedi da me frequentate.
 
Ma personalmente comincio ad essere insofferente all'equazione dipendente pubblico=fancazzista.

L'equazione nasce proprio per colpa di quelli che se ne approfittano.
Poi può non far piacere ma la realtà è che in certi uffici non dico che siano la maggioranza ma non sono nemmeno casi così rari.
A maggior ragione io penso che i primi danneggiati siano proprio i colleghi che se va bene devono scontare la cattiva fama causata da chi non lavora,se va male devono fare anche il lavoro di chi non si presenta.
Penso comunque che non ci sia nulla di sbagliato nel dire che nel pubblico è più facile che si verifichino simili abusi,non perchè i dipendenti pubblici siano più svogliati o meno onesti.
Ma perchè nel privato,almeno se si parla di piccole aziende,i costi sarebbero insostenibili o alla lunga la qualità del servizio calerebbe a tal punto da mandare la baracca all'aria.
Nel pubblico invece ci si lamenta del disservizio ma non è che si può rivolgere agli uffici di un altro comune o all'agenzia del territorio di un'altra provincia.

In tutto questo purtroppo penso che vada sottolineato il fatto che spesso dietro a un foglio di carta,perfettamente legale,che autorizza una persona che sta bene a non andare a lavorare c'è un professionista che,dietro compenso o perchè deve svolgere il suo lavoro in modo sbrigativo,mette la firma pur di levarsi di torno il paziente.

Io qualche tempo fa ho subito un lieve infortunio sul lavoro,mi pare di averlo scritto.
Nulla di grave e si è trattato di una mia disattenzione.
Quindi prima di tutto non ho piantato grane in azienda.
Poi mi sono comprato una polsiera in un negozio di articoli sportivi per tipo 3 euro.
E in attesa di fare degli accertamenti (che purtroppo anche con la priorità B sull'impegnativa non è stato possibile fare entro 10 giorni ma a distanza di oltre 1 mese) sto andando a lavorare con la mia bella polsiera.
Il mio medico di base da quello che mi dicono non è uno di manica larga coi certificati di malattia,io non ne ho mai avuto bisogno per fortuna quindi non posso dirlo con certezza.
Ma se fossi andato dal medico e avessi detto che invece di un dolore sopportabile era lancinante e che non riuscivo nemmeno a impugnare lo spazzolino per lavarmi i denti potevo stare a casa qualche giorno e far fare il mio lavoro agli altri.
Se mi si addice meglio l'aggettivo onesto oppure fesso dipende dai punti di vista,in ogni caso io sono in grado di lavorare quindi vado a fare il lavoro per cui mi pagano.
Non mi sentieri a posto con la coscienza se facessi diversamente.
 
Penso comunque che non ci sia nulla di sbagliato nel dire che nel pubblico è più facile che si verifichino simili abusi,non perchè i dipendenti pubblici siano più svogliati o meno onesti.
Ma perchè nel privato,almeno se si parla di piccole aziende,i costi sarebbero insostenibili o alla lunga la qualità del servizio calerebbe a tal punto da mandare la baracca all'aria.
Nel pubblico invece ci si lamenta del disservizio ma non è che si può rivolgere agli uffici di un altro comune o all'agenzia del territorio di un'altra provincia.
Solo se si parla di piccole aziende, perchè appena il numero dei dipendenti sale, l'equazione diventa sbagliata.
E comunque per scuola e sanità ti puoi rivolgere ad altro comune e provincia, senza problemi.
 
E comunque per scuola e sanità ti puoi rivolgere ad altro comune e provincia, senza problemi.

Però così si aggira il problema invece di risolverlo.
Siccome in quella scuola o in quell'ufficio comunale qualcosa non funziona io per usufruire di quel servizio o per fare in modo che mio figlio non sia svantaggiato rispetto agli studenti di altre scuole devo andare altrove.
E' sbagliato.

Poi ci sono tutti quei servizi che invece sono territoriali quindi non hai scelta.
Anni fa per una pratica apparentemente banale purtroppo ho dovuto interagire con l'agenzia del territorio di un certo comune.
Ci credi se ti dico che telefonando a raffica per un mese sono riuscito a parlare con la persona che in teoria si doveva occupare delle pratiche come la mia due o tre volte?
Non c'è,è in ferie,è in malattia,non può rispondere,o il classico telefono che squilla a vuoto anche per un'ora di fila...
E a mezza bocca mi è stato detto che se aspettavo di risolvere la faccenda in quel modo stavo fresco,quindi mi è stato consigliato di rivolgermi a un professionista che a quanto pare,misteriosamente,riusciva ad avere udienza e a sistemare le cose in tempi brevi.
Ovviamente dietro compenso.
Non voglio lodare l'agenzia del territorio del mio comune perchè anche qui le attese erano lunghe e non si riusciva mai a parlare due volte di fila con la stessa persona,però se avessi potuto presentare la stessa pratica qui mi hanno detto che me la sarei cavata in un giorno contro più di un mese.

Solo se si parla di piccole aziende, perchè appena il numero dei dipendenti sale, l'equazione diventa sbagliata.

Anche le grandi aziende però se si esagera traballano,o vanno all'estero anche per queste ragioni.
Poi il fatto che un'azienda abbia le spalle sufficientemente larghe per sopportare una parte di dipendenti che fa di tutto tranne lavorare non significa che sia giusto approfittarsene.
I film di Fantozzi sicuramente esageravano però un fondo di verità imho c'era.
 
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