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Quasi 3.000 morti sulle strade in un anno. L’Italia peggio della media europea

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Questa ad esempio a me non sembra male
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Eppure non la usano.
Magari ci sarà qualche pedone che non tiene la destra ma allora è lo stesso discorso che fanno gli automobilisti cioè che gli altri non stanno nelle loro corsie dedicate invadendo quelle degli altri.
 
Questa ad esempio a me non sembra male
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Eppure non la usano.
Magari ci sarà qualche pedone che non tiene la destra ma allora è lo stesso discorso che fanno gli automobilisti cioè che gli altri non stanno nelle loro corsie dedicate invadendo quelle degli altri.
Al 99% non la usano perché troverebbero ogni 2 metri un pedone sulla pista ciclabile, col rischio di colpirsi a vicenda.
 
Al 99% non la usano perché troverebbero ogni 2 metri un pedone sulla pista ciclabile, col rischio di colpirsi a vicenda.

Mai visti tanti pedoni in quel tratto di strada e vivo qui da 30 anni.
Io comunque se dovessi scegliere tra rischiare di investire un pedone e rischiare di essere investito da un'auto opterei per la prima ipotesi.
Non si possono sempre adottare due pesi e due misure giustificando sempre alcune categorie,c'è la pista ciclabile la usi a costo di dover suonare il campanello ai pedoni che prima o poi impareranno a stare nella loro corsia.
Altrimenti tanto valeva non farle le piste ciclabili,l'ultima in provincia è costata 500000 euro.
 
Al 99% non la usano perché troverebbero ogni 2 metri un pedone sulla pista ciclabile, col rischio di colpirsi a vicenda.


Per non dire del ciclista che procede contro mano,
fregandosene del fatto che anche dall' altro lato della strada,
c'e' almeno QUA, nell' 80% dei casi, una analoga corsia con il senso giusto di marcia
 
Queste sono altre due foto di piste ciclabili della mia città
AZ15-PISTA-CICLABILE.jpg

1-milione-per-le-piste-ciclabili-novara-.jpg

Possibile che siano intasate di pedoni solo quando non ci sono i giornalisti a fare le foto?
 
Queste sono piste ciclabili che userei.

Questa sotto che vedi a destra è un pezzo di quella che ogni giorno non uso.

Vedi l'allegato 27926

In pratica è un marciapiede e quella è una fermata di un autobus?
Capisco che possa essere impraticabile.
Qui non dico che siano perfette però quelle che ho percorso (a piedi) sono belle larghe e hanno la corsia per i pedoni e a volte due per le bici,una per ogni senso di marcia ben indicato con la segnaletica orizzontale.
Insomma per me vale la pena di provare a usarle.
Prima o poi i pedoni vedendo che le bici le usano correttamente impareranno a stare dalla loro parte.
 
In pratica è un marciapiede e quella è una fermata di un autobus?

Sì ci sono al mattino le persone che aspettano l'autobus, ma quello è il meno.
Ci sono cancellini, cancelli.
Peggio ancora strade dove hanno dipinto lo stop prima della pista pedociclabile, ma le auto si fermano naturalmente dopo perché altrimenti non si vede il traffico. In teoria le bici avrebbero la precedenza, ma se si vuole andare sicuri, bisognerebbe fermarsi, guardare se esce un'auto e poi proseguire. Infatti l'estate scorsa ho visto una ragazza tirata sotto da un'auto che usciva.
In strada è molto più sicuro.

L'unico pezzettino di ciclabile che faccio ogni giorno, poche centinaia di metri invece è questa sotto.

Screenshot_2023-04-30-14-41-21-59_3d9111e2d3171bf4882369f490c087b4.jpg
 
Peggio ancora strade dove hanno dipinto lo stop prima della pista pedociclabile, ma le auto si fermano naturalmente dopo perché altrimenti non si vede il traffico. In teoria le bici avrebbero la precedenza, ma se si vuole andare sicuri, bisognerebbe fermarsi, guardare se esce un'auto e poi proseguire.

Quello è certamente un aspetto critico,qui in alcuni punti hanno messo degli specchi che però sono totalmente inutili.
C'è un parcheggio che evito di proposito perchè per uscire bisogna attraversare la pista ciclabile e vedere se arrivano delle bici è impossibile a causa del muro che delimita il parcheggio.

Però mi sento di ipotizzare che viaggiando su strada non sia tanto meglio agli incroci,soprattutto se ci sono auto parcheggiate che limitano la visibilità.
Le auto si dovranno sporgere per poter vedere e quindi chi transita di li (in auto o in bici) deve sempre stare super attento perchè sa che potrebbe sbucare il muso di un'auto,si spera lentamente.
 
Mai visti tanti pedoni in quel tratto di strada e vivo qui da 30 anni.
Io comunque se dovessi scegliere tra rischiare di investire un pedone e rischiare di essere investito da un'auto opterei per la prima ipotesi.
Non si possono sempre adottare due pesi e due misure giustificando sempre alcune categorie,c'è la pista ciclabile la usi a costo di dover suonare il campanello ai pedoni che prima o poi impareranno a stare nella loro corsia.
Altrimenti tanto valeva non farle le piste ciclabili,l'ultima in provincia è costata 500000 euro.
Ma chi li giustifica??? Ti dico lo stato dei fatti, se hai una pista ciclabile in cui ti trovi dei pedoni, diventa rischioso tanto quanto in mezzo alla strada. Da un lato rischi di prendere sotto la famiglia Von Trappen mano nella mano, dall’altro il rischio che qualche autista disattento ti pialli. In entrambi i casi il ciclista sarebbe esente da colpe ( non sta usando il marciapiede e non è il ciclista ad aver investito l’auto ma viceversa).
La medesima ciclabile c’è per andare alla fiera di Milano ( quella a Rho Fiera), ciclabile che attraversa Pero, e le volte che l’ho usata era un incubo ( tra l’altro è su una via piena di esercizi commerciali).
 
Comunque oggi complice la pioggia che non si è vista, le strada verso l’oltrepo erano invase da ciclisti sulle statali, le orde barbariche di grupponi tutti ammassati non ne ho visti, tutti belli sulla destra.al contrario un pedone che voleva attraversare quasi asfaltato dall’auto nel senso opposto c’è stato.
Però sono casi rari come si evidenzia qui, di solito abbiamo pedoni kamikaze che non vedono l’ora di farsi spezzare tibie e peroni di propria spontanea volontà.
Ah, e per la serie che le auto non inquinano, focus sw seconda serie che sembrava andare a carbone, ed un Velar targato FR che per tutto il tragitto davanti a me emetteva fumo dallo scarico. Not bad.
 
Ti dico lo stato dei fatti, se hai una pista ciclabile in cui ti trovi dei pedoni, diventa rischioso tanto quanto in mezzo alla strada.

Non sono affatto d'accordo.
Se investi un pedone in bici ti fai male,non ci piove.
Una brutta caduta,ci si può anche fratturare un braccio.
Un impatto con una macchina è decisamente peggio,si rischiano traumi alla testa o di venire schiacciati dalle ruote.
Anche le velocità in gioco sono ben diverse.
Un ciclista che viaggia con tranquillità andrà a 30 km orari massimo e avrebbe tempo e spazio per evitare un eventuale ostacolo fermo.
Evitare l'impatto con un'auto che ti viene incontro a 50 km orari ed è larga 2 metri è tutta un'altra storia.
Io se dovessi andare in bici sceglierei comunque la pista ciclabile perchè rimarrebbe l'opzione meno rischiosa,magari non la più facile.
Poi ripeto qui le piste ciclabili non sono così affollate come racconti quindi per me resta un mistero come mai siano così poco utilizzate.
 
Guarda invece secondo me è proprio questo l'errore di fondo: scrivo adesso da Barcellona che probabilmente è una delle città più "inclusive" per la mobilità, eppure vedo ovunque percorsi dedicati, aree separate per pedoni / bici e viali di scorrimento dove le auto viaggiano senza convivenze pericolose. Certo sono necessari investimenti, ripensamenti della viabilità con sensi unici, dissuasori, trincee eccetera.

Ma la convivenza e il "riprendiamoci la strada" sono i soliti mantra dei visionari anti-auto che favoleggiano un mondo solo di bici per atletici trentenni, sicuramente vegetariani (è una provocazione da weekend eh, concedetemela). Il tutto teorizzato dal loro bosco verticale.
a Barcellona come a Madrid non vedi distese di auto parcheggiate sulle aiuole od in doppia fila.
se togli buona parte del parcheggio selvaggio trovi gli spazi per fare quello che dici, ovvero percorsi pedonali e ciclabili.
La questione di fondo è appunto quella che citava Keyone, ovvero la condivisione dello spazio evitando, come succedo oggi nelle grandi città italiane, che sia destinato integralmente ad un solo modello di mobilità.
 
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