<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 297 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Appunto: come liberarsi del personale e vivere felici (assemblando componenti fatti da altri).

considerando che sei molto più addentrato di me in queste questioni però vorrei capire le scelte Ford, in Europa ha programmato 3500 licenziamenti nei prossimi 3 anni ma al tempo stesso ha un investimento da 3.5 miliardi in USA per la produzione di batterie con relativa assunzione di qualche migliaio di dipendenti.
 
Io parlo da Europeo....

Mi sembrava che fossero
ECONOMICAMENTE
( disoccupazione in aumento e, di contro, minori entrate....)
contrari tutti....

Meglio cosi'.
 
ha un investimento da 3.5 miliardi in USA per la produzione di batterie con relativa assunzione di qualche migliaio di dipendenti.
Ma sicuramente negli USA vi sono altre dinamiche, oltre ad un diverso costo del lavoro, molto più modulabile che in Europa, e costi di energia & materie prime tremendamente più bassi. I quali si riflettono poi sui pezzi di ricambio e sulla componentistica (un filtro olio o aria in USA costa al cliente finale mediamente 5 dollari quando qui si parla di 15-25 euro).

Da non sottovalutare inoltre tutte le iniziative del nuovo piano I.R.A. e di tutte le iniziative di "reshoring" messe in atto prima dall'amministrazione Trump e poi continuate da Biden (perché erano vantaggiose, evidentemente) e volte a incentivare investimenti industriali per riportare le produzioni in USA.

In definitiva, le BEV richiedono meno componentistica e comunque per la maggior parte prodotta esternamente; garantire margini costanti o più alti riducendo il personale sia rispetto alla produzione tradizionale che riducendolo proprio in aree difficili come l'Europa, penso sia un piano condiviso anche da altri Costruttori.

Fermo restando che la Ford ha più volte mostrato a mio avviso un progressivo disinteresse / disimpegno dal mercato europeo, nemmeno tanto velato....
 
Appunto: come liberarsi del personale e vivere felici (assemblando componenti fatti da altri).

ESATTO!!!!!! Prodotti più semplici da sviluppare, con costi di produzione inferiori e margini di guadagno più elevati anche con volumi di vendita più bassi.... ripeto: perchè dovrebbero opporsi? Personale in esubero? echissenefrega, mica sono parenti loro...
 
Poi, a dirla tutta, ormai il management delle Case auto potrebbe indifferentemente dirigere una company automotive piuttosto che elettrodomestici, food & pharma, utilities, industry (scusate gli inglesismi, era per dare un tono più "international")... insomma non sono più i fratelli Dodge, Gianni Lancia, Giuseppe Luraghi, Henry Ford, Walter P. Chrysler e via discorrendo... A Mary Barra non "gliene può fregà de' meno" del significato sociale che ha una grande industria automobilistica, IMHO...
 
ESATTO!!!!!! Prodotti più semplici da sviluppare, con costi di produzione inferiori e margini di guadagno più elevati anche con volumi di vendita più bassi.... ripeto: perchè dovrebbero opporsi? Personale in esubero? echissenefrega, mica sono parenti loro...


Ma dai....

Tutti i produttori
di tutto,
hanno interesse che nel proprio paese il piu' possibile delle persone, stia almeno benino....
Anche perche', semplicemente al di la' del lato umano,
consumino....
Dal mangiare, all' abbigliamento....
....Per arrivare ad auto e case
 
considerando che sei molto più addentrato di me in queste questioni però vorrei capire le scelte Ford, in Europa ha programmato 3500 licenziamenti nei prossimi 3 anni ma al tempo stesso ha un investimento da 3.5 miliardi in USA per la produzione di batterie con relativa assunzione di qualche migliaio di dipendenti.

Aggiungo, a quanto scritto da StelleStrisce, che è in atto, e qua rasento la politica, un'implosione della globalizzazione così come l'abbiamo conosciuta negli ultimi decenni..... e stiamo assistendo, oltre ache al ritorno di "blocchi", a un ritorno del concetto di autarchia all'interno dei "blocchi" che si stanno creando...... gli USA hanno capito, e possono farlo, che dipendere troppo dalla Cina è un male...... noi, europei, non lo abbiamo ancora capito e crediamo ancora in un mondo interconneso dove tutti si vogliono bene e commerciano serenamente....... il risveglio sarà molto doloroso e, presumo, tardivo.
 
hanno interesse che nel proprio paese il piu' possibile delle persone, stiano almeno benino....
Già, NEL PROPRIO PAESE....... solo che queste sono megamultinazionali, la cui ragione di esistere è ammucchiare cataste di soldi, se necessario vendendo anche le ossa delle loro madri. Cosa vuoi che gliene freghi dei dipendenti, tanto ci pensano i governi...
 
La succitata Barra (di origini finlandesi, noto paese produttore di autoveic....ehm, carne di renna, anche se a dire il vero la Valmet ha assemblato diverse vetture conto terzi), sintetizzando da Wikipedia:

"In quasi quattro anni Mary Barra, nominata nel 2016 anche chairman della società,[11] trasforma la GM in un gruppo molto più piccolo con una vendita di circa 8 milioni di vetture ma più redditizio: nel 2017 il suo valore in Borsa è cresciuto del 25%. Nel novembre 2018 Barra annuncia la chiusura di cinque stabilimenti nordamericani (4 negli Stati Uniti e 1 in Canada) con il licenziamento di 14.000 lavoratori."


Sostanzialmente, ha fatto gli interessi degli azionisti.
 
Aggiungo, a quanto scritto da StelleStrisce, che è in atto, e qua rasento la politica, un'implosione della globalizzazione così come l'abbiamo conosciuta negli ultimi decenni..... e stiamo assistendo, oltre ache al ritorno di "blocchi", a un ritorno del concetto di autarchia all'interno dei "blocchi" che si stanno creando...... gli USA hanno capito, e possono farlo, che dipendere troppo dalla Cina è un male...... noi, europei, non lo abbiamo ancora capito e crediamo ancora in un mondo interconneso dove tutti si vogliono bene e commerciano serenamente....... il risveglio saràmolto doloroso e, presumo, tardivo.


Una storia gia' sperimentata, mettersi in mano ad altri....
Vedi l' incubo delle introvabili mascherine....
E, poi, ci si risveglia tutti sudati
 
Già, NEL PROPRIO PAESE....... solo che queste sono megamultinazionali, la cui ragione di esistere è ammucchiare cataste di soldi, se necessario vendendo anche le ossa delle loro madri. Cosa vuoi che gliene freghi dei dipendenti, tanto ci pensano i governi...

Ci pensano i ....
??
Mi spiace,
ma a me non e' concesso rispondere come vorrei....
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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