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POS: in arrivo le nuove regole

E col contante in nero si grava su chi ha entrate tassate al 100%, che però adesso pare sia il più fortunato del lotto.

Se intendi chi non può evadere come i dipendenti se hanno un stipendio buono anche se non possono fare truschini (possono comunque fingersi malati o battere la fiacca gravando sul datore di lavoro,sull'inps e sui colleghi che è un altro modo di rubare) imho sono fortunati.
Io se dovessi scegliere tra un terno secco al lotto (che non ho idea di quanto paghi) o un buon contratto di lavoro sceglierei la busta numero 2 senza pensarci.
 
Se intendi chi non può evadere come i dipendenti se hanno un stipendio buono anche se non possono fare truschini (possono comunque fingersi malati o battere la fiacca gravando sul datore di lavoro,sull'inps e sui colleghi che è un altro modo di rubare) imho sono fortunati.
Io se dovessi scegliere tra un terno secco al lotto (che non ho idea di quanto paghi) o un buon contratto di lavoro sceglierei la busta numero 2 senza pensarci.

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Anni fa si presentò dai miei genitori un signore distinto che disse di essere il proprietario di un residence (o forse era un albergo).
Comunque almeno sulla carta sembrava un cliente di quelli che portano tanto lavoro (tra lenzuola,divise del personale,servizio lavanderia per i clienti).
Chiese un preventivo al ribasso mettendo da subito l'accento sul fatto che avrebbe portato tanti soldi.
I miei gli fecero un prezzo molto favorevole (mi pare 20% in meno rispetto al prezzo normale per un cliente occasionale).
Lui avrebbe voluto pagare la metà del prezzo proposto.
Cioè se il preventivo era l'80% del prezzo normale lui voleva pagare il 40.
Giusto uno sconticino del 60%.
Ovviamente non se ne fece nulla,a quel prezzo i miei non potevano assolutamente starci dentro.
Ma se il rapporto di lavoro fosse stato già in atto e il cliente avesse preteso quello sconto (cosa che mi risulta la grande distribuzione faccia abitualmente) in corso d'opera?
Oppure se il prezzo fosse rimasto quello pattuito ma nel frattempo le voci di spesa (ne cito una a caso il costo dell'energia elettrica che è di attualità) fossero schizzate alle stelle mangiandosi tutto il margine?
Io non penso che le aziende che chiudono siano tutte gestite da incompetenti che applicano prezzi esagerati o offrono servizi scadenti e quindi non lavorano oppure non sanno fare i conti.
Specialmente negli ultimi anni ho idea che tanti che ci sapevano fare siano rimasti schiacciati da costi insostenibili oppure strangolati dal fatto che il mercato imponeva loro dei prezzi troppo bassi per avere un margine accettabile.
Poi si può pensare,facendola molto facile,che se hanno chiuso è perchè non sapevano fare il proprio lavoro ma bisognerebbe provare.
Ogni volta che mi capita di vedere ad esempio un locale o un bar che chiude e poi a distanza di tempo qualcun altro che lo riapre penso sempre "Avranno valutato bene come evitare di fare la stessa fine di quelli prima?Oppure avranno pensato che chi c'era prima era un incompetente e che loro invece faranno affari d'oro?".
 
Un cliente dei miei lavora per una grande azienda e a sentire lui guadagna sui 100000 euro all'anno (da fuori è sempre difficile stimare quanto guadagna qualcuno però a giudicare dall'auto,dalle vacanze intorno al mondo,dal guardaroba ci dovrebbe stare).
I miei genitori gli trovano sempre nelle tasche i gratta e vinci.
Ma cos'altro vuoi vincere?
Ovviamente non sarà fortuna,se ha quel lavoro avrà studiato e sarà bravo nel suo campo.
Però pensare che anche chi viaggia in Maserati speri di fare il colpo gobbo è un po' strano.
Capisco molto di più chi va in giro in autobus,anche se giocare costa e quindi può starci che sia un vizio più diffuso tra chi non ha problemi economici.
 
Nelle ultime pagine il discorso si è spostato drasticamente dal tema delle modalità di pagamento a quello, ben più generale, degli esercizi commerciali. Molti dei quali, è vero, sono in difficoltà, come i piccoli negozi. Ebbene, non è che tornando ai pagamenti in contanti le cose cambiano, a meno che qualcuno non ritenga che, tutto sommato, sia tollerabile accettare che queste realtà possano e debbano evadere per arrivare a fine mese. Ovviamente non sto dicendo che tutti gli autonomi evadono, ci mancherebbe: dico invece che alcune realtà - appunto, il piccolo negozio di alimentari o di abbigliamento o altro ancora, sito nel piccolo paesino di 3000 abitanti - sono superate dagli eventi, cioè da un sistema socio-economico che li rende non più sostenibili perché non competitivi. Bisognerebbe prenderne atto per evitare di accanirsi inutilmente e provare piuttosto ad adeguarci ai cambiamenti in atto ormai da qualche decennio. Altrimenti finiremo per soccombere
 
…dico invece che alcune realtà - appunto, il piccolo negozio di alimentari o di abbigliamento o altro ancora, sito nel piccolo paesino di 3000 abitanti - sono superate dagli eventi, cioè da un sistema socio-economico che li rende non più sostenibili perché non competitivi. Bisognerebbe prenderne atto per evitare di accanirsi inutilmente e provare piuttosto ad adeguarci ai cambiamenti in atto ormai da qualche decennio. Altrimenti finiremo per soccombere
I paesi che “hanno preso atto delle nuove dinamiche competitive” hanno visto la desertificazione commerciale a favore di un mercato oligopolistico e pertanto nettamente più oneroso per i consumatori, nonché dematerializzato e quindi con incidenza negativa sulla contribuzione fiscale.
 
non è che tornando ai pagamenti in contanti le cose cambiano

Però sai anche non dover pagare 500 euro l'anno di commissioni non fa male,almeno quando si tratta di scontrini di piccola entità e anche per il cliente potrebbe non essere un disagio così grande portarsi dietro 20 euro in contanti.
 
Però sai anche non dover pagare 500 euro l'anno di commissioni non fa male,almeno quando si tratta di scontrini di piccola entità e anche per il cliente potrebbe non essere un disagio così grande portarsi dietro 20 euro in contanti.
Ma non è una questione di disagio, tu la metti sul piano della comodità/scomodità nell'andare a prelevare al bancomat, io faccio un discorso più generale, di tipo sistemico, sulla sostenibilità/insostenibilità di determinati esercizi commerciali, visto che il discorso si è spostato su questo profilo. Al di là del singolo caso
 
Io,da non esperto di giochi e non tifoso di calcio,ho sempre pensato che fare 13 al totocalcio (si chiama ancora così?) fosse relativamente più semplice.
Nel senso che magari andando a caso le probabilità sono ridottissime.
Ma il risultato dovrebbe essere almeno parzialmente prevedibile quindi dovrebbe essere meno difficile dire chi vincerà tra l'Empoli e la prima in classifica piuttosto che prevedere se sulla ruota di Bari uscirà il 14 o il 22.
 
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