<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Nuova MV Agusta Superveloce 1.000 serie oro (e altre moto iconiche) | Page 8 | Il Forum di Quattroruote

Nuova MV Agusta Superveloce 1.000 serie oro (e altre moto iconiche)

Ma devi saper dosare l’acceleratore, e poi una volta che hai 200 cv, ti viene voglia di usarli, è logico, e su strade di montagna per esempio è raro che ci siano Autovelox (almeno qui in Sicilia), e non credo che sia un gioco da ragazzi sfruttare bene 200 cv su una moto.

Dosare l'acceleratore non e' un problema con le moto nuove.
Io semplicemente ponevo un dubbio sulla logica...se per legge su strada devi rispettare i limiti, per legge non hai bisogno di una patente speciale indipendentemente se ci sia un'autovelox che ti controlla.
 
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La moto piu' ingestibile che ho guidato e' stata la mia vecchia Kawasaki Mach IV 750 2 tempi......una bara pur con soli miseri 74 CV.

A paragone una moto sportiva odierna ipercavallata e' docilissima e sicurissima.

L'ultima moto che ho posseduto tantissimi anni fa prima di trasferirmi in Nord America e' stata una Yamaha FJ1200 (130 CV)....sverniciava la mia vecchia Kawa di dritto e rovescio ma era una morbida miciona a confronto....
 
La moto più difficile da guidare che ho guidato io è stata (anzi è stato perché io lo chiamavo al maschile) il Moto Guzzi V7 anni ‘70 di mio zio (750 2 cilindri a V *). Se avete un po’ di tempo potete leggere questa storia.

Una volta gli chiesi di prestarmelo, perché volevo non solo usarlo per un giorno, ma fare anche “colpo” su una ragazza che mi piaceva. Penso che avessi 19 anni circa, e lei sui 15. Lui, conoscendo la mia passione (all’epoca avevo un Guzzi Stornello 125) accettò volentieri, anche perché me lo aveva prestato altre volte e glielo avevo tornato perfetto.........

Passai a prendere la ragazza a casa e ci facemmo un bel giro. Pensai “è fatta, ci sta”. A un cero punto però ci superarono due amici con una Kawasaki 500 3 cilindri, decisamente più sportiva della “mia” Guzzi 750, ma decisi di andarli a riprendere e lei disse “si, andiamoli a prendere, vai”, caricandomi ancora di più.

Non l’avessi mai fatto! Su una curva da 90 all’ora circa tentai da scalare dalla quarta alla terza, o dalla terza alla seconda, non ricordo. Ma quella moto aveva la trasmissione a cardano, il colpo sul cambio non fu abbastanza secco e rimasi in folle. Insomma per non finire sul muro cascammo di brutto e rotolammo a terra per circa 10-12 metri.

Io, pur con il casco, mi tagliai il mento (forse con la fibbia del casco) ed ero pieno di graffi ed escoriazioni. La ragazza anche lei aveva varie ferite e un’ecchimosi sul ventre, diventato tutto nero o quasi. Insomma, non mi volle vedere per alcuni giorni, poi accettò le mie scuse e le visite a casa per vedere come stava (i genitori, magnifiche persone, che mi conoscevano bene perchè ero anche amico del fratello della ragazza e spesso facevamo mini-tornei sul loro campo da tennis, mi perdonarono subito). Solo dopo alcuni mesi lei “fece pace” con me……….

* Correggo: 700.
 
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Certo, coppia di rovesciamento. Ma in movimento non ricordo che desse fastidio.
Si sentiva anche sulla mia M3, la prima (E36) : accelerando seccamente da fermo tutto il corpo vettura rollava in modo più che percepibile.


Vero....

Ma e' " famosa " per quel tizio che,
arrivato al casello,
stende il braccio sinistro verso il bigliettaio....
Mentre....Sgasa....

:emoji_stuck_out_tongue_winking_eye::emoji_stuck_out_tongue::emoji_stuck_out_tongue_winking_eye:
 
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La moto più difficile da guidare che ho guidato io è stata (anzi è stato perché io lo chiamavo al maschile) il Moto Guzzi V7 anni ‘70 di mio zio (750 2 cilindri a V). Se avete un po’ di tempo potete leggere questa storia.

Una volta gli chiesi di prestarmelo, perché volevo non solo usarlo per un giorno, ma fare anche “colpo” su una ragazza che mi piaceva. Penso che avessi 19 anni circa, e lei sui 15. Lui, conoscendo la mia passione (all’epoca avevo un Guzzi Stornello 125) accettò volentieri, anche perché me lo aveva prestato altre volte e glielo avevo tornato perfetto.........

Passai a prendere la ragazza a casa e ci facemmo un bel giro. Pensai “è fatta, ci sta”. A un cero punto però ci superarono due amici con una Kawasaki 500 3 cilindri, decisamente più sportiva della “mia” Guzzi 750, ma decisi di andarli a riprendere e lei disse “si, andiamoli a prendere, vai”, caricandomi ancora di più.

Non l’avessi mai fatto! Su una curva da 90 all’ora circa tentai da scalare dalla quarta alla terza, o dalla terza alla seconda, non ricordo. Ma quella moto aveva la trasmissione a cardano, il colpo sul cambio non fu abbastanza secco e rimasi in folle. Insomma per non finire sul muro cascammo di brutto e rotolammo a terra per circa 10-12 metri.

Io, pur con il casco, mi tagliai il mento (forse con la fibbia del casco) ed ero pieno di graffi ed escoriazioni. La ragazza anche lei aveva varie ferite e un’ecchimosi sul ventre, diventato tutto nero o quasi. Insomma, non mi volle vedere per alcuni giorni, poi accettò le mie scuse e le visite a casa per vedere come stava (i genitori, magnifiche persone, che mi conoscevano bene perchè ero anche amico del fratello della ragazza e spesso facevamo mini-tornei sul loro campo da tennis, mi perdonarono subito). Solo dopo alcuni mesi lei “fece pace” con me……….

Ahiahiahi, Pilota!
Ma cosa mi combini? Vabbè che eri molto giovane, ma ... non ci si "ingarella" mai quando si porta qualcuno sulla moto! :emoji_grinning:

Mi ricordo quando dovetti portare con la mia Fazer, dalla zona del Muraglione ai Castelli Romani (e sono oltre 300 km), Schumacherina, ovvero la ragazza tedesca del mio amico fazerista (tra l'altro, una bella bionda sportiva).
L'ultima cosa che mi disse il mio amico prima di partire fu semplicemente: "Mi raccomando, eh!" (e non me lo disse certo perché temeva che me la portassi a letto...)
Insomma, per tutto il viaggio guidai come se portassi la cosa più preziosa del mondo, sentendo il peso dell'enorme responsabilità. E tirai un sospiro di sollievo quando la feci scendere davanti a casa sua.
 
Ahiahiahi, Pilota!
Ma cosa mi combini? Vabbè che eri molto giovane, ma ... non ci si "ingarella" mai quando si porta qualcuno sulla moto! :emoji_grinning:

Avevo 19 anni, e l'ho detto, a quell'età con le moto ero un po' incosciente, purtroppo. Dentro di me avevo un pilota inespresso. Poi mi sono reso anche conto che ero più portato per le automobili.
 
Ma la quindicenne che fine sentimentale ha scelto?

Non la vedo da decenni, quindi non lo so. Se ci fossimo messi insieme probabilmente sarebbe stato solo un amore govanile. Comunque credo che si sia sposata e abbia avuto uno o due figli. Io uno, che ora ha 41 anni.....
Lei ora dovrebbe avere 64 anni.
 
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Avevo 19 anni, e l'ho detto, a quell'età con le moto ero un po' incosciente, purtroppo. Dentro di me avevo un pilota inespresso. Poi mi sono reso anche conto che ero più portato per le automobili.


Beh,
guidare un bestione cosi'....
( Specie se era la prima volta )
....Non era/e' poi cosi' facile.

Azzzzarola,
Controllato ora, oltre 240 kg
 
Beh,
guidare un bestione cosi'....
( Specie se era la prima volta )
....Non era/e' poi cosi' facile.

Azzzzarola,
Controllato ora, oltre 240 kg

Si, come ho detto prima era davvero un bestione, una moto molto pesante (io mi ricordavo 270 kg), con un motore con le testate che uscivano ai lati del serbatoio, e soprattutto con una trasmissione di tipo automobilistico, a cardano, ma con un cambio da moto, a pedale. Dovevi dare un colpo secco e calibrato, se no si rischiava di rimanere in folle.

Comunque l’opposto di una moto sportiva, anche se per me l’accelerazione era comunque impressionante essendo abituato a un 125, e la tiravo spesso al limite, senza avere mai problemi, tranne quella maledetta volta. Tra l’altro allora non esistevano i limiti e tanto meno gli autovelox.

Mio zio me la prestava spesso. Se non erro, visto che lui faceva la spola Roma-Catania, una volta anche per alcuni giorni. Io mi esaltavo a girare a meno di 20 anni con una moto del genere.

Dimenticavo, mio zio è il fratello di mia madre, ora ha 85 anni ma è ancora un ragazzo dentro. Un grande grande zio, col quale anche da bambini/ragazzi con i miei fratelli giocavamo spesso: tennis, calcio, ping-pong (ne avevamo un tavolo nella casa di villeggiatura estiva), boccette e altro…..
 
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