è un artificio per cercare di rendere un pò emozionante l'uso di un auto elettrica con caratteristiche sportive, a maggior ragione che la stessa sarà proposta pure col motore termico 3.0 V6 biturbo Nettuno, quantomeno si avrà facoltà di scelta. La Fujifilm assieme alla Olympus sono gli unici due produttori di fotocamere che si sono sforzati di rendere l'esperienza digitale quanto più vicina a quella analogica. Una reflex o mirrorless Nikon o Canon Sony Lumix sono sicuramente prodotti d'alto livello che creano files d'alta qualità, ma prendere in mano una Fuji ti riporta indietro di 30 anni, girare le ghiere, l'assenza del display lcd (a volte lo apprezzo a volte mi manca), le ottiche fisse e frizionate, e soprattutto di metallo e non quei plasticoni....l'esperienza di come si premono certi pulsanti, sono piccolezze che però cambiano modo di vedere lo scatto e modo di fotografare, il modo di pensare, il pensare un attimo in più prima di scattare. Ecco nell'automotive elettrico bisogna ritornare ad aggiungere elementi artificiali che però ci riportano ad una guida più "pensata", devono ricreare tutta quella liturgia dell'accensione, una serie di gesti che ci danno il gusto di guidare. Faccio sempre l'esempio della Vespa 50cc conto lo scooterino elettrico di oggi. Un conto è inserire la chiave, sentire un beep e partire, un conto è: inserire la chiave, mettere in folle, premere la pedivella possibilmente 15 volte prima che si accenda

sgasare un pochino per godersi la Polini, inserire la marcia e partire facendo chiudere il cavalletto......più tutto quello che riguarda la guida. E' una liturgia che ci ricorda "da questo momento sarai tu il guidatore, goditi la strada" e non "parti da qui arriverai lì".