<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> malattia covid. inps non paga. | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

malattia covid. inps non paga.

Io l’ho preso il covid, il 2 gennaio. Sono dipendente presso una multinazionale, ho chiamato il medico mi ha messo in malattia fino al 10 gennaio. L’11 rientro, nel calendario web mio delle presenze in azienda trovo scritto che dal 2 al 10 “malattia”. Punto
 
Positivo asintomatico, se boosterato lavora, se seconda dose < 120 giorni lavora, in tutti gli altri casi è isolato, quindi in malattia indennizzata.

Per i congedi parentali da DAD hanno recentissimamente rifinanziato al 50%
 
Positivo asintomatico, se boosterato lavora, se seconda dose < 120 giorni lavora, in tutti gli altri casi è isolato, quindi in malattia indennizzata.

Per i congedi parentali da DAD hanno recentissimamente rifinanziato al 50%

quindi è stato rinnovato il congedo per DAD , buono a sapersi. Grazie per la info
 
Il tema è un po' complicato, le norme sono tante e non sempre è facile comprenderne la portata. Partiamo da un presupposto: la quarantena è una cosa, l'isolamento fiduciario un altro.
I positivi sono collocati in isolamento fiduciario e, se lavoratori, sono a tutti gli effetti in malattia, quindi retribuiti dall'Inps per mezzo del datore di lavoro (si chiama, appunto, indennità di malattia e lo si può notare dalla busta paga).
Chi ha avuto un contatto a rischio è collocato invece in quarantena, per un certo numero di giorni che varia a seconda dei casi. La quarantena, per definizione, è una misura rivolta a chi NON è positivo ma potrebbe esserlo. Dalla quarantena si esce o perché sono decorsi i giorni oppure perché il soggetto diventa positivo ed a quel punto passa in isolamento.
Questo aspetto va precisato perché molti, anche i principali quotidiani, fanno confusione tra le due cose.
Ora, fino al 31 dicembre la quarantena per i lavoratori dipendenti del settore privato era equiparata alla malattia ai fini del percepimento della relativa indennità, nonché ai fini del periodo di comporto (quel periodo nel quale un lavoratore dipendente, assente in quanto malato, non può essere licenziato).
La misura non è stata prorogata, quanto meno sinora, quindi dal 1° gennaio i lavoratori privati collocati in quarantena non sono in malattia e non percepiscono la relativa indennità. Possono lavorare da remoto, ove possibile, oppure devono mettersi in ferie. Consideriamo il fatto che la quarantena oggi è molto ridotta rispetto al passato: per guariti e vaccinati da meno di 120 giorni, nonché per coloro che hanno effettuato il richiamo, non è più necessaria in quanto basta l'auto-sorveglianza (in sostanza, senza sintomi si può uscire da casa indossando una FFP2), per chi è guarito o vaccinato da oltre 120 giorni la durata è stata ridotta a 5 giorni in assenza di sintomi.
Diverso ancora è il caso dei cosiddetti lavoratori fragili, cioè immunodepressi o con disabilità grave, per i quali fino al 31 dicembre l'assenza dal lavoro era equiparata al ricovero ospedaliero e quindi alla malattia. Norma anch'essa non prorogata. Per loro, ad ogni modo, fino al 28 febbraio vige la possibilità di lavorare da remoto, anche attraverso l'adibizione a mansioni diverse da quelle ordinarie.
 
Notizia falsa: la positività viene pagata, è la quarantena che non ha fondi

E' così facile evitare di diffondere bufale, basterebbe una semplice ricerca in rete, ma al contrario è semplice creare polemiche inutili.

https://www.corriere.it/economia/la...ia-6f6e0e0c-6d2a-11ec-9f93-9a4ee3459cee.shtml

https://www.fanpage.it/politica/la-...piu-equiparata-alla-malattia-da-gennaio-2022/

https://www.inps.it/news/covid-19-tutele-per-lavoratori-fragili-e-in-quarantena-aggiornamenti

Tra l'altro, la motivazione c'è, ed è precisamente che chi ha la 2° dose da meno di 120 giorni oppure chi ha il booster a prescindere dalla data di inoculazione non fa la quarantena, che pertanto rimane una misura che scatta esclusivamente a seguito di una libera scelta del lavoratore (di non vaccinarsi), per cui è giusto che ne paghi le conseguenze solo lui (troppo comodo fare gli egoisti e scaricare i costi sulla collettività, già ci sarebbe da ridire sulla malattia pagata per Covid ai non vaccinati)
Devo dissentire su un punto che hai scritto: secondo te non è giusto far pagare alla collettività il ricovero di un non vaccinato. Dunque, le tasse che paghiamo tutti, vanno a finire anche per la sanità; poi, secondo il tuo ragionamento, a questo punto, non dovremmo offrire un ricovero agli obesi, ai malati di tumore da fumo, ai deficienti che corrono per strada e si stampano su un palo, agli alcolizzati. Ah, per evitare fraintendimenti, sono vaccinato.
 
Devo dissentire su un punto che hai scritto: secondo te non è giusto far pagare alla collettività il ricovero di un non vaccinato. Dunque, le tasse che paghiamo tutti, vanno a finire anche per la sanità; poi, secondo il tuo ragionamento, a questo punto, non dovremmo offrire un ricovero agli obesi, ai malati di tumore da fumo, ai deficienti che corrono per strada e si stampano su un palo, agli alcolizzati. Ah, per evitare fraintendimenti, sono vaccinato.
Confondi anche tu quarantena e isolamento (o ricovero). Sono due cose diverse
 
Devo dissentire su un punto che hai scritto: secondo te non è giusto far pagare alla collettività il ricovero di un non vaccinato. Dunque, le tasse che paghiamo tutti, vanno a finire anche per la sanità; poi, secondo il tuo ragionamento, a questo punto, non dovremmo offrire un ricovero agli obesi, ai malati di tumore da fumo, ai deficienti che corrono per strada e si stampano su un palo, agli alcolizzati. Ah, per evitare fraintendimenti, sono vaccinato.
È un tema complicato e molto delicato, ne convengo. In ogni caso alcuni paesi stanno iniziando a fare dei ragionamenti in merito.

Ieri da me su 42 in TI, 36 non vaccinati (e ben oltre la metà nei reparti normali). Che i non vaccinati siano se non IL problema, almeno UNO dei problemi principali dell’attuale pressione sul sistema sanitario, penso sia innegabile.
 
Guarda che Csar approcciava un tema differente.
Sì certo, ma nessuno qui ha detto che i non vaccinati ricoverati non devono essere curati a carico della SSN, cioè della collettività. E se non sbaglio neanche tu, che in quel passaggio (se ho ben capito) parlavi di quarantena e non di ricovero
 
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