agricolo
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meglio di no, se no non riesco a non commentare....Se volete farvi qualche risata andate a leggervi Vaielettrico
meglio di no, se no non riesco a non commentare....Se volete farvi qualche risata andate a leggervi Vaielettrico
L'abbiamo ripetuto allo sfinimento: per chi si trova in determinate condizioni, l'elettrico è semplicemente perfetto. Ma parliamo di una frazione dell'utenza, in cui verosimilmente rientri anche tu.Boh? io nel frattempo sono nel lettuccio in attesa che suoni la sveglia per andare a lavorare.
E non sai quanto mi infastidisce perdere tempo a fare benzina alla moto, e magari trovare anche coda al self service.
Venti anni fa si è deciso di fare Elettrodomestici ed Elettronica che durano pochissimo.Il punto di non ritorno lo abbiamo passato da un pezzo. Al punto in cui siamo, per salvare il pianeta: dovremmo chiudere tutte le fabbriche, andare a piedi e consumate meno energia possibile. Se non vogliamo che scoppi una rivoluzione non è fattibile. Ma per le misure dolci è troppo tardi, dovevamo pensarci quando qualcuno ha deciso che una lavatrice dura 3 anni, una stampante 2 etc. etc.
Nessuno si è chiesto, in questi 70 anni, se quello che stavamo facendo era sostenibile o meno. Quando scarichi nei fiumi decine di tonnellate di veleni a cosa pensi? Abbiamo trattato questo pianeta come se fosse di qualcun'altro, come se non ci riguardasse: adesso che ci si stà rivoltando contro qualcuno s'è svegliato ma qualcun'altro fà finta di non vedere e di non sentire come se non lo riguardasse.
Può sembrare un paradosso , ma solo un surplus di tecnologia , anzi di tecnologie correlate fra di loro , possono salvare il genere umano e con esso le altre specie che vivono sulla terra . Intanto perchè indietro non si torna , proprio in quanto non esiste alcun " indietro" , alcun paradiso terrestre fatto di armonie e sinfonie a cui si possa tornare . L'uomo da che è apparso sulla terra ha sempre cercato di sopravvivere nella natura , dove vige la dura lotta per il predominio , per la sopravvivenza sia fra le varie specie , sia fra gli individui di una stessa specie e lo ha fatto servendosi proprio della tecnica , dalla clava all'astronave . L'accelerazione tecnologica , come si sa , è stata bruciante negli ultimi 200 anni , con una decisa impennata negli ultimi 70/ 80 . La natura è infatti oggi completamente "antropocentrica" , non esiste una natura ed una terra in sè , ma solo attraverso l'evoluzione umana . I problemi causati dalla esplosione tecnologica e soprattutto dal bruciare il petrolio e altri combustibili fossili , cosa che ha permesso il benessere a qualche miliardo di persone ,sono ingenti , ma possono e devono essere superati senza rigettare a condizioni di vita medioevali le masse che hanno raggiunto stili di esistenza più confortevoli e sicuri, anzi espandendo i beni e i servizi ai continenti e alle fasce di popolazione che ancora ne sono lontani. Certo , come diceva Henry Ford un centinaio d'anni fa ,il progresso deve essere per tutti e non appannaggio di ristrette elites se si vuole davvero un cambio di paradigma verso l'eco-sostenibilità . L'economia green , ovviamente nei suoi aspetti migliori e più avanzati , pare voler anticipare questa esigenza e l'Europa sembra voler essere all'avanguardia , proprio per non trovarsi impreparata e in ritardo alla sfida della sostenibilità . Altra strada non c'è , a mio modesto avvisoIl punto di non ritorno lo abbiamo passato da un pezzo. Al punto in cui siamo, per salvare il pianeta: dovremmo chiudere tutte le fabbriche, andare a piedi e consumate meno energia possibile. Se non vogliamo che scoppi una rivoluzione non è fattibile. Ma per le misure dolci è troppo tardi, dovevamo pensarci quando qualcuno ha deciso che una lavatrice dura 3 anni, una stampante 2 etc. etc.
Nessuno si è chiesto, in questi 70 anni, se quello che stavamo facendo era sostenibile o meno. Quando scarichi nei fiumi decine di tonnellate di veleni a cosa pensi? Abbiamo trattato questo pianeta come se fosse di qualcun'altro, come se non ci riguardasse: adesso che ci si stà rivoltando contro qualcuno s'è svegliato ma qualcun'altro fà finta di non vedere e di non sentire come se non lo riguardasse.
Può sembrare un paradosso , ma solo un surplus di tecnologia , anzi di tecnologie correlate fra di loro , possono salvare il genere umano e con esso le altre specie che vivono sulla terra . Intanto perchè indietro non si torna , proprio in quanto non esiste alcun " indietro" , alcun paradiso terrestre fatto di armonie e sinfonie a cui si possa tornare . L'uomo da che è apparso sulla terra ha sempre cercato di sopravvivere nella natura , dove vige la dura lotta per il predominio , per la sopravvivenza sia fra le varie specie , sia fra gli individui di una stessa specie e lo ha fatto servendosi proprio della tecnica , dalla clava all'astronave . L'accelerazione tecnologica , come si sa , è stata bruciante negli ultimi 200 anni , con una decisa impennata negli ultimi 70/ 80 . La natura è infatti oggi completamente "antropocentrica" , non esiste una natura ed una terra in sè , ma solo attraverso l'evoluzione umana . I problemi causati dalla esplosione tecnologica e soprattutto dal bruciare il petrolio e altri combustibili fossili , cosa che ha permesso il benessere a qualche miliardo di persone ,sono ingenti , ma possono e devono essere superati senza rigettare a condizioni di vita medioevali le masse che hanno raggiunto stili di esistenza più confortevoli e sicuri, anzi espandendo i beni e i servizi ai continenti e alle fasce di popolazione che ancora ne sono lontani. Certo , come diceva Henry Ford un centinaio d'anni fa ,il progresso deve essere per tutti e non appannaggio di ristrette elites se si vuole davvero un cambio di paradigma verso l'eco-sostenibilità . L'economia green , ovviamente nei suoi aspetti migliori e più avanzati , pare voler anticipare questa esigenza e l'Europa sembra voler essere all'avanguardia , proprio per non trovarsi impreparata e in ritardo alla sfida della sostenibilità . Altra strada non c'è , a mio modesto avviso
https://www.inabottle.it/it/tendenze/5-soluzioni-tech-salvare-pianeta-tutelare-ambiente
Il problema è che non c'è una decisione uguale presa da tutti i governanti dell'Europa.(l'Aci azzarda un 20% del mercato EV entro 2030)
In questo caso posso essere d'accordo con buona parte del tuo messaggio.Il problema è che non c'è una decisione uguale presa da tutti i governanti dell'Europa.
Facessero una legge uguale dove per esempio ti danno tempo entro il 2030 per cambiare l'auto diesel e benzina allora tutto sarebbe più chiaro, tu sai che nel 2030 ti ritroverai con un pezzo di metallo senza valore e così, attraverso degli aiuti mirati (per esempio in base a quello che dichiari ogni anno hai uno sconto maggiore sull'acquisto per le fasce più basse e minore per quelle medie e nessuna per quelle più alte, così anche chi vive col dogma dell'invidia sociale sta zitto) il parco auto si può cambiare, poi certo devono svegliarsi con le infrastrutture perchè giustamente non tutti hanno il box, farei un obbligo di legge dove le aziende sono obbligate a fornire la ricarica ai propri dipendenti ma non gratis, a prezzo di costo (quanto paga il datore di lavoro al kw) che sarà sempre più basso rispetto alle colonnine.
Le soluzioni possono esserci, alcuni comuni ad esempio hanno delle colonnine gratuite per i propri cittadini.
Poi noi siamo il parco auto più vecchio perchè si vive in 2 Italie, sopra Roma dobbiamo seguire le regole, da Roma in giù invece ognuno fa quello che vuole, ma nessuno se ne lamenta di questa diversità chissà come mai ehhh.
Ci sono anche tante persone che usano i mezzi perchè non possono permettersi la super bella economica auto a diesel o benzina, eppure anche quì non ho visto crociate in loro favore, diciamo che l'auto elettrica è il nemico da prendere di mira quando non si sa cosa fare.
In questo caso posso essere d'accordo con buona parte del tuo messaggio.
Trovo un grande inciampo sul finale: è vero che ciascuno fa come può (e a volte non è sufficiente nemmeno ad avere un'auto "base" e il parco circolante lo dimostra), però se la. "nuova base" costa il doppio o più c'è qualcosa di concettualmente sbagliato.
Altra cosa concettualmente sbagliata è quella di "obbligare" ad andare in una direzione.
L'elettrico, per 100 anni e più, è stato preso, sviluppato, mollato e così via, a cicli, senza mai rappresentare "la soluzione".
Ora è diventata "la soluzione" perché è politicamente (decisioni e leggi) ed economicamente (incentivi esagerati) spinta ad esserlo, ma è una scelta scellerata quella che porta ad agire in questo modo.
Se nemmeno i più grandi costruttori sono concordi sulla direzione da prendere e i filoni di ricerca e sviluppo su cui indirizzare i loro budget (leggere interviste a dirigenti Toyota, Mazda, ecc... vs. VAG) come possiamo essere sicuri noi di "dove si sta andando"?
Quello che spesso manca è un pò di ragionamento a freddo e di pensiero critico.
Penso con un pò di tempo, pazienza e patemi di come sarebbe arrivata se alimentata a benzina o gasolio.oggi ho incrociato in città una Mini Elettrica, con targa inglese e guida a destra. come sarà arrivata?
Come per i disabili insomma.Mi sembra ovvio che da quì al 2030 il prezzo calerà anche grazie all'arrivo di modelli per tutti i segmenti, quindi è un disco che si ripete ma vedo che l'opzione non è contemplata dai soliti.
Intanto... https://www.clubalfa.it/378701-rivoluzione-sosta-auto-elettrica-spazi-riservati
A dire il vero in Europa c'è una decisione quasi unanime su come distruggere il parco macchine non elettrico. Più che in tutto il resto del mondo.Il problema è che non c'è una decisione uguale presa da tutti i governanti dell'Europa.
Facessero una legge uguale dove per esempio ti danno tempo entro il 2030 per cambiare l'auto diesel e benzina allora tutto sarebbe più chiaro, tu sai che nel 2030 ti ritroverai con un pezzo di metallo senza valore e così, attraverso degli aiuti mirati (per esempio in base a quello che dichiari ogni anno hai uno sconto maggiore sull'acquisto per le fasce più basse e minore per quelle medie e nessuna per quelle più alte, così anche chi vive col dogma dell'invidia sociale sta zitto) il parco auto si può cambiare, poi certo devono svegliarsi con le infrastrutture perchè giustamente non tutti hanno il box, farei un obbligo di legge dove le aziende sono obbligate a fornire la ricarica ai propri dipendenti ma non gratis, a prezzo di costo (quanto paga il datore di lavoro al kw) che sarà sempre più basso rispetto alle colonnine.
Le soluzioni possono esserci, alcuni comuni ad esempio hanno delle colonnine gratuite per i propri cittadini.
Poi noi siamo il parco auto più vecchio perchè si vive in 2 Italie, sopra Roma dobbiamo seguire le regole, da Roma in giù invece ognuno fa quello che vuole, ma nessuno se ne lamenta di questa diversità chissà come mai ehhh.
Ci sono anche tante persone che usano i mezzi perchè non possono permettersi la super bella economica auto a diesel o benzina, eppure anche quì non ho visto crociate in loro favore, diciamo che l'auto elettrica è il nemico da prendere di mira quando non si sa cosa fare.
Carloantonio70 - 24 giorni fa
FAUST50 - 1 giorno fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 20 giorni fa