<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Immigrazione | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

Immigrazione

Stato
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Mi pare abbastanza evidente che la percentuale di popolazione attiva tra gli immigrati sia ben più alta che tra gli italiani.
Per cui, anche se un lavoratore straniero produce, mediamente, meno PIL di un italiano, la media è simile.
non so se la percentuale è calcolata sulla percentuale dei lavoratori o della popolazione nel suo insieme
 
non so se la percentuale è calcolata sulla percentuale dei lavoratori o della popolazione nel suo insieme

Sulla popolazione nel suo insieme: l'osservazione è che la percentuale di PIL prodotta dagli immigrati è molto simile alla percentuale di immigrati sulla popolazione, da cui si evince che il PIL pro capite medio prodotto dagli immigrati è simile a quello prodotto dagli italiani.
Ma credo che si possa verosimilmente ipotizzare che, tra gli immigrati, la percentuale di persone che producono reddito sia superiore e, ciascuno, tra gli attivi, ne produca meno.
 
e anche fosse?!?! Il fatto che i nostri avi fossero trattati in questo modo, ci autorizza a trattare gli immigrati di oggi allo stesso modo? Ci giustifica?

Perdonami ma credo che si fa un po' confusione, immigrato è colui che possiede un regolare permesso di soggiorno, nel caso contrario si è clandestini e dunque in infrazione con la legge in vigore.
Un clandestino per forza di cose avrà due scelte per sopravvivere, la prima e trovare un lavoro dove sarà probabilmente sfruttato come uno schiavo, il secondo è quello di delinquere, veramente vogliamo offrire a questa gente questa vita? Quando si accolgono migranti regolari od altro bisogna offrir loro una vita dignitosa, nel caso contrario a soffrire saranno loro e il paese che li ospita.
 
Perdonami ma credo che si fa un po' confusione, immigrato è colui che possiede un regolare permesso di soggiorno, nel caso contrario si è clandestini e dunque in infrazione con la legge in vigore.
Un clandestino per forza di cose avrà due scelte per sopravvivere, la prima e trovare un lavoro dove sarà probabilmente sfruttato come uno schiavo, il secondo è quello di delinquere, veramente vogliamo offrire a questa gente questa vita? Quando si accolgono migranti regolari od altro bisogna offrir loro una vita dignitosa, nel caso contrario a soffrire saranno loro e il paese che li ospita.
al netto di distinzioni sintattiche. Chi lascia il suo paese, immigrato o clandestino che sia lo fa (quasi sempre) per migliorare le sue condizioni di vita. E mai con leggerezza.
 
e anche fosse?!?! Il fatto che i nostri avi fossero trattati in questo modo, ci autorizza a trattare gli immigrati di oggi allo stesso modo? Ci giustifica?
gli insegnerebbe ad accontentarsi visto che nessuno li ha chiamati, ne più ne meno come successo ai ns. avi...l'arrabbiarsi e compiere azioni poco edificanti serve solo ad accrescere la rabbia verso di loro
 
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...e si continua a girare intorno alla mucca in corridoio...... Una volta per tutte: l'immigrazione è una risorsa quando importa forza lavoro richiesta, qualificata e professionalmente preparata, e in quel caso ne beneficia sia l'ospite, sia l'ospitante, e non a caso i paesi più furbi del nostro (ovvero: tutti) pongono regole precise ai flussi migratori in ingresso. E in questo contesto, ribadisco che lo studio citato nel post di apertura afferma sostanzialmente che per scaldare l'acqua basta accendere il fornello.
L'immigrazione che invece ci troviamo sul coppino noi è sì una risorsa, ma per i delinquenti, sia ospitati, sia ospitanti. D'altra parte, se gli sbarcati portassero davvero benessere e crescita del PIL, credete che i nostri fratelli europei ce li lascerebbero tenere tutti qui?
 
al netto di distinzioni sintattiche. Chi lascia il suo paese, immigrato o clandestino che sia lo fa (quasi sempre) per migliorare le sue condizioni di vita. E mai con leggerezza.
e no, un clandestino non mi sta bene, un immigrato con documenti a posto e che non viene a farsi mantenere vita natural durante è rispettabile!!
 
...e si continua a girare intorno alla mucca in corridoio...... Una volta per tutte: l'immigrazione è una risorsa quando importa forza lavoro richiesta, qualificata e professionalmente preparata, e in quel caso ne beneficia sia l'ospite, sia l'ospitante, e non a caso i paesi più furbi del nostro (ovvero: tutti) pongono regole precise ai flussi migratori in ingresso. E in questo contesto, ribadisco che lo studio citato nel post di apertura afferma sostanzialmente che per scaldare l'acqua basta accendere il fornello.
L'immigrazione che invece ci troviamo sul coppino noi è sì una risorsa, ma per i delinquenti, sia ospitati, sia ospitanti. D'altra parte, se gli sbarcati portassero davvero benessere e crescita del PIL, credete che i nostri fratelli europei ce li lascerebbero tenere tutti qui?

Gli sbarcati sono una frazione piccolissima del flusso di immigrati in ingresso che, almeno fino al Covid, era dell'ordine dei 300.000 all'anno.
Comunque, quello che mi cura il giardino, albanese arrivato portato dagli scafisti, ha fatto laureare due figli in Italia.
Non è detto che uno che arriva con lo sbarco sia un delinquente o un nullafacente.
 
e anche fosse?!?! Il fatto che i nostri avi fossero trattati in questo modo, ci autorizza a trattare gli immigrati di oggi allo stesso modo? Ci giustifica?
Giulio, non mettete sullo stesso piatto chi viene qui regolarmente e lavora regolarmente con gli irregolari - di cui si sa nulla, nemmeno da dove vengono o che etá hanno - che campano dalle parti delle stazioni..... Perchè ci facciamo grandi nel riceverli per poi abbandonarli...
 
Gli sbarcati sono una frazione piccolissima del flusso di immigrati in ingresso che, almeno fino al Covid, era dell'ordine dei 300.000 all'anno.

...ma bastano e avanzano per fare un casino che metà basta. Sai la faccenda della foresta che cresce e dell'albero che cade, vero? il problema non è il rumore, è che se ti cade in testa ti spiaccica....

Non è detto che uno che arriva con lo sbarco sia un delinquente o un nullafacente.

Certo, non è detto, per dire anche Kledi Kadiu è arrivato in barcone, se non sbaglio. Ma in tutti i paesi del mondo, la clandestinità è reato e senza documenti in regola non si entra. E secondo me, dovrebbe essere così anche qui.

PS: 300.000 l'anno? sicuro? mi sembrano tantini....
 
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Gli sbarcati sono una frazione piccolissima del flusso di immigrati in ingresso che, almeno fino al Covid, era dell'ordine dei 300.000 all'anno.
Comunque, quello che mi cura il giardino, albanese arrivato portato dagli scafisti, ha fatto laureare due figli in Italia.
Non è detto che uno che arriva con lo sbarco sia un delinquente o un nullafacente.
300.000? :emoji_astonished:
cmq qui nessuno mette in dubbio che ci siano coloro che c'è la hanno fatta, loro ed i loro figli....il problema sono gli altri.
Poi ci sono quelli che "studiati" o no non si integreranno mai perchè non si vogliono integrare. Questi, ci scommetto, ci creeranno un sacco di problemi.
 
...ma bastano e avanzano per fare un casino che metà basta. Sai la faccenda della foresta che cresce e dell'albero che cade, vero? il problema non è il rumore, è che se ti cade in testa ti spiaccica....



Certo, non è detto, per dire anche Kledi Kadiu è arrivato in barcone, se non sbaglio. Ma in tutti i paesi del mondo, la clandestinità è reato e senza documenti in regola non si entra. E secondo me, dovrebbe essere così anche qui.

PS: 300.000 l'anno? sicuro? mi sembrano tantini....

Gli ingressi sono attorno a quella cifra.
D'altronde, per arrivare a 6 milioni, ne devono entrare!
Ultimamente c'è anche parecchio flusso in uscita.
E, pure quello, non è un bel segno.
Non so in altre zone, ma qui ci sono parecchi immigrati che avevano addirittura comprato casa e sono costati costretti a emigrare di nuovo.
Spesso sono i primi a perdere il lavoro e hanno meno reti di protezione.
 
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Gli ingressi sono attorno a quella cifra.
D'altronde, per arrivare a 6 milioni, ne devono entrare!
Ultimamente c'è anche parecchio flusso in uscita.
E, pure quello, non è un bel segno.
Non so in altre zone, ma qui ci sono parecchi immigrati che avevano addirittura comprato casa e sono costati costretti a emigrare di nuovo.
Spesso sono i primi a perdere il lavoro e hanno meno reti di protezione.


Nei 6 milioni ci sono anche
le famiglie
arrivate qui in un secondo tempo;
secondo legge
 
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