Una riflessione molto, molto interessante quella da te posta alla quale desidererei poter contribuire con il mio umile punto di vista. Io ritengo che sia davvero impossibile poter dare una risposta univoca e valida per tutti, si finirebbe per generalizzare inevitabilmente. Io posso dirti questo, dal basso della mia esperienza di vita adolescenziale. Rientro tra quegli utenti da te menzionati che, quando un altro utente partecipante alla discussione ha consigliato il mitico Fiat Coupé (auto che ho sognato e che adoro tutt'oggi, a scanso di ogni equivoco), si è dichiarato molto perplesso nel consigliare ad un diciannovenne "classico" odierno una macchina così "rognosa" (parlo naturalmente solo delle versioni turbo sedici e venti) priva di qualsivoglia controllo e ausilio elettronico, che scarica 220 cavalli tutti all'anteriore sotto ad un telaio di derivazione Tipo e che nella versione sedici valvole ha un motore strettamente imparentato con quello che equipaggiava una macchina "schiacciasassi" nei rally (parlo della Delta Integrale naturalmente). Quando avevo diciotto, vent'anni (ne ho 32 oggi), vale a dire circa dodici, tredici anni, fa ho imparato a guidare la macchina e utilizzato per i primi due anni un'utilitaria del 1992 dove c'era poco più di un sedile, un cambio ed un volante. Quasi tutti i miei amici e amiche dell'epoca miei coetanei li ricordo, almeno i primissimi tempi di guida, provvisti di queste tipologie di auto che in molti casi erano addirittura senza servosterzo (come lo era la mia). C'era anche chi naturalmente ebbe subito in dote l'auto nuova di ultima tecnologia e concezione ma, almeno nelle mie frequentazioni, non ne ricordo molti. Sempre nel periodo dei vent'anni ricordo, specificando ancora che si tratta della mia esperienza e del mio giro di frequentazioni, che non era affatto insolito vedere miei coetanei che, in genere come seconda auto, terminato l'apprendistato con la prima, si erano comprati il Fiat Coupé o il Gtv o ancora la Celica e vetture similari sportiveggianti. Io stesso a ventidue anni comprai usata con tanti sacrifici del primo lavoro un' Alfa Gt 1.9 jtd. Ricordo tre casi eclatanti "nel mucchio" e significativi: il mio migliore amico del tempo, stessa mia età (grandissimo manico, lo è sempre stato), che a diciannove anni per un periodo girò con un Maserati Biturbo e lo portava divinamente bene, spesso esagerando parecchio. Un altro ragazzo che non conoscevo direttamente ma anche lui a diciotto anni prima auto Mercedes Sl 300 di fine anni ottanta e un altro ragazzo ancora della mia città, sempre un coetaneo, che, in quegli anni, importo' dall'Inghilterra una Toyota Supra. Col senno del poi in quegli anni non c'era nelle varie e conosciute comitive, essendo la mia una piccola città di provincia, almeno un coetaneo che non fosse appassionato e possessore di qualcosa di questo genere o comunque di "spinto". Incidenti tanti, qualcuno purtroppo ha pagato con la vita, altri hanno avuti altri tipi di guai. Però devo essere onesto e riconoscere che molti "ragazzini" del mio periodo sapevano guidare sul serio. Azzardo nell'affermare, sempre generalizzando e facendo di tutta l'erba un fascio, che forse siamo stati su larga scala una delle ultime generazioni in Italia ad aver imparato ed essersi fatti le ossa su auto spesso spartane e "senza nulla" che potesse essere di ausilio. Oggi giorno ormai non conosco a fondo le tendenze dei ragazzi di diciannove o vent'anni, lungi da me pensare o credere che non ci siano ancora giovani appassionati con il sedere sul sedile di "auto particolari" e impegnative, che sanno condurre meglio di tanti cinquantenni, o altri ancora che stanno imparando con auto ultra ventennali. Tuttavia quando transito per i locali o i luoghi frequentati da ragazzi di quell'età non vedo più come nei miei anni "auto particolari" o comunque d'inclinazione sportiva. Nelle poche occasioni in cui ho avuto opportunità di parlare con qualche ragazzo giovane in odore di patente oppure patentato da poco pur "stuzzicando" le corde della passione automobilistica non ho mai percepito qualcosa di differente se non il desiderio meramente utilitaristico di avere un mezzo da diporto all'avanguardia in quanto a intrattenimento multimediale o interno e alla moda. Probabilmente non avrò "interagito" con le persone giuste pur avendo massimo rispetto per codesta visione delle quattroruote e forse azzardo possa pure incidere la mancanza di un lavoro stabile, per tanti giovani, che permetta di mettere da parte i soldi per un acquisto diverso e più particolare o ancora la presenza di una famiglia che, dovendo finanziare tutto o una buona parte, ostacola la valutazione di certe vetture "strane". Non so, sono tutte ipotesi forse reali o forse no. In questo diffuso scenario, e cerco di rientrare nei ranghi della tua considerazione, mi viene difficile consigliare ad un diciannovenne o ventenne cosi disinteressato alla tecnica, abituato a guidare l'utilitaria di odierna generazione, di "scapocciare" e regalarsi un Fiat Coupé 16v turbo in un raptus di "voglia di qualcosa di diverso". Non dico che non sia fattibile e aggiungo che magari non capiterà mai nulla, imparerà benissimo a gestirla con cognizione di causa e tutto filerà sempre liscio ma potrebbero anche essere molteplici le potenziali situazioni nelle quali una macchina del genere non perdona l'errore e risulta assai più "complessa" da gestire rispetto alla già sopracitata utilitaria odierna che magari non "invita" a spingersi nel cercare taluni limiti e perdona più facilmente alcuni errori o eccessi giovanili. Di certo il cervello, la coscienza e la maturità sono qualità indispensabili che fanno il singolo a diciotto come ottant'anni, poco importa che si guidi la Renault 4 o il Testarossa. Giungo alla fine di questo lungo messaggio ma perdonami la tua riflessione mi ha dato voglia di replicare e poter esternare il mio umile pensiero. Termino condividendo in gran parte la tua analisi: secondo me il poter guidare certe automobili di precedenti generazioni, potenti e impegnative non è preclusione anche per il ventenne odierno coscienzioso, realmente consapevole di cosa ha sotto il culo e minimamente capace nonché motivato ed interessato. Tuttavia generalizzando, e lo sottolineo ancora per l'ennesima volta, son propenso a ritenere che sia più probabile trovare un trentenne in grado di condurre bene un'auto vecchia e potente piuttosto che un ventenne