un utente della honda jazz dichiara consumi reali di 21 km/l lontanissimi dai consumi rilevati nell''articolo quattroruote.
forum.quattroruote.it/threads/nuova-jazz-2020.121929/page-2#post-2612484
Però in quel test di QR l'utilizzo è in prevalenza cittadino (solo 23 km in extraurbano da Vairano a Milano), dove le full hybrid hanno gioco facile.
NELL'ORA DI PUNTA LA VELOCITÀ MEDIA È STATA DI 14 KM/ORA.
MILD HYBRID Si tratta della variante più semplice della tecnologia bimotore: proprio per questo, è la più diffusa tra i modelli attualmente a listino. Prevede di sostituire il normale alternatore con uno speciale generatore, in grado di funzionare anche da motore e azionato dal propulsore termico con una cinghia Poli-V. Questo generatore provvede a produrre energia elettrica nei rallentamenti e in frenata (perciò alla guida si avverte un leggero aumento del freno motore), che viene inviata a una batteria al litio dedicata, per poi essere riutilizzata per avviare in fretta e silenziosamente l'unità tradizionale e fornirle coppia motrice in accelerazione. In tal modo si alleggerisce il compito del motore termico e si riduce il consumo. Le versioni base di questi sistemi sono a 12 volt, ma per maggiori prestazioni si può salire a 24 o 48 volt. In ogni caso, l'apporto di potenza del sistema è limitato a pochi chilowatt e, soprattutto, vista la configurazione, non è contemplata la possibilità di marciare spinti esclusivamente dal motore elettrico. Di conseguenza, il comportamento di guida non muta rispetto alle versioni normali, tanto che tutte le mild hybrid di questo test sono dotate del cambio manuale.
FULL HYBRID Nel 1997 la Toyota presentava in Giappone la Prius, la prima auto ibrida in commercio. L'originale schema propulsivo univa – e tuttora unisce – tramite un particolare ingranaggio due motori/generatori elettrici e il benzina, che così possono provvedere assieme o separatamente alla propulsione della vettura; inoltre, una delle due macchine elettriche recupera nei rallentamenti l'energia che altrimenti andrebbe dispersa frenando, per immagazzinarla temporaneamente in una batteria dedicata e poi utilizzarla per alimentare il motore elettrico. Le ibride full sono quindi in grado di procedere per brevi tratti spinte dalla sola unità elettrica, il che avviene soprattutto nella marcia a singhiozzo in città. Lo schema full hybrid Toyota è proprietario; altre Case hanno sviluppato sistemi diversi. La Honda, per esempio, utilizza un ibrido in serie, in cui il motore a benzina di norma aziona solo il generatore, mentre le ruote sono mosse dal propulsore a corrente. La Renault, poi, ha da poco presentato il suo ibrido, che unisce due motori elettrici e il benzina con un cambio a quattro marce privo di frizione e di sincronizzatori. In tutti i casi, il potenziale di questi sistemi si esprime al meglio in città, dove consente di ottenere bassi consumi.