Comunque c'è da dire che, a quanto ho sentito in TV, in Italia ci sono 2/3 delle persone che non hanno avuto alcuna variazione di reddito e 1/3 che hanno avuto un calo (più o meno significativo, se non un azzeramento).
Quindi comunque significa che 2 su 3 stanno come prima (*), e hanno anche molti più soldi, perchè non potendo muoversi più di tanto (tranne un paio di mesi l'estate scorsa) hanno risparmiato molto. Infatti i depositi bancari e postali sono in continuo aumento, e anche le aste dei titoli pubblici vanno a ruba. C'è molta liquidità in giro, contrariamente a quello che si pensa.
Ecco perchè c'è tanta gente che (dato che magari ama il cellulare ultimo grido), può permettersi lo smartphone nuovo da 1.200 euro. E' oggettivo, c'è poco da discutere.
(*) In primis dipendenti pubblici (3 milioni circa) e pensionati (17 milioni) e rispettive famiglie (figli in età non ancora lavorativa). Poi alcune fasce di professionisti, dirigenti, impiegati e operai di aziende alimentari e della grande distribuzione alimentare, dirigenti, impiegati e operai di altre aziende operanti in settori che non hanno risentito della crisi, se non in misura lieve, tutti i bancari e gli assicurativi. Per esempio. Quindi forse il calcolo di 2/3 è per difetto.
Senza contare che la massima parte dei lavoratori dipendenti delle aziende in difficoltà è in cassa integrazione, con l'80% dello stipendio.
PS: mia madre (90 anni ad aprile), ovviamente pensionata, sta pensando di comprare uno smartphone...............