<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Vaccino antinfluenzale | Page 13 | Il Forum di Quattroruote

Vaccino antinfluenzale

La sperimentazione serve proprio a capire se un vaccino o un farmaco possono creare reazioni avverse e risolverle prima di renderlo commerciabile.
Non capisco lo stupore e continuo a ritenere che il male di questi anni è la troppa informazione, che arriva diretta e carica di dettagli a chi non è in grado di capire nulla dell'argomento.
Dalla tecnica delle costruzioni, basta ricordare le bestialità intorno ai vari ponti crollati, alla medicina, brevi momenti di panico diffuso che portano a liti e discussioni accese, che si spengono poi dopo qualche giorno appena arriva un'altra notizia bomba di cui occuparsi.
non ho capito il senso di tutta questa pappardella...
ho solo scritto che FORSE stanno correndo troppo.
Hanno sempre detto che ci vogliono tre anni per creare un vaccino sicuro ed ora lo vogliono fare in meno di un anno. E si sa che la fretta non va bene. Che poi in una sperimentazioni ci possano essere intoppi mi pare logico.
questo é il punto.
tutto qui.
 
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non ho capito il senso di tutta questa pappardella...
ho solo scritto che stanno correndo troppo.
Hanno sempre detto che ci vogliono tre anni per creare un vaccino sicuro ed ora lo vogliono fare in meno di un anno. E si sa che la fretta non va bene.
questo é il punto.
tutto qui.
Non era riferita esclusivamente a te, ma vale in generale.
Al di là dei proclami politici sui tempi, che non valgono nulla, è in corso una pandemia e se sono arrivati allo stadio di sperimentazione sugli umani significa che si sono già esclusi gli effetti nocivi conosciuti, d'altronde non sono partiti completamente da zero nello studio.
1 caso su diverse centinaia di volontari, mi pare già una buona base di partenza per una sperimentazione.
Personalmente credo che i tempi saranno ben più lunghi di quanto hanno detto sinora, e che lo sarebbero stati anche in caso di assenza di reazioni avverse.
 
La scienza invece dalle verifiche sperimentali

Certo!
Ma io non ho accesso ai luoghi dove fanno le sperimentazioni per poter verificare ed ovviamente non possiamo neanche pensare di poter essere dei tuttologi.
Questo porta inevitabilmente a dovermi/ci fidare di quel che mi dicono.. e purtroppo, molto spesso, quando mi sono fidato.. non sempre è finita bene!
A maggior ragione quando sono in ballo miliardi di €

La scienza non deve essere un dogma, ma un percorso per avvicinarsi il più possibile alla verità
 
Certo!
Ma io non ho accesso ai luoghi dove fanno le sperimentazioni per poter verificare ed ovviamente non possiamo neanche pensare di poter essere dei tuttologi.
Questo porta inevitabilmente a dovermi/ci fidare di quel che mi dicono.. e purtroppo, molto spesso, quando mi sono fidato.. non sempre è finita bene!
A maggio ragione quando sono in ballo miliardi di €
Non serve entrare in un laboatorio. I dati sono pubblici. Sono riportati su riviste scientifiche anche on line. Qualora non fossero disponibili per ragioni di abbonamento, le linee guida che ne scaturiscono sono riportati dai siti istituzionali, ISS et similia.
 
Non serve entrare in un laboatorio. I dati sono pubblici. Sono riportati su riviste scientifiche anche on line. Qualora non fossero disponibili per ragioni di abbonamento, le linee guida che ne scaturiscono sono riportati dai siti istituzionali, ISS et similia.

Hai ragione!
Il problema è che se vai a scavare chi c'è dietro anche alle stesse riviste, sono sempre gli stessi gruppi editoriali la cui "onestà" è tutta da verificare.
Con questo non voglio dire che tutto è corrotto, ma spesso a pensar male ci si indovina
 
Certo!
Ma io non ho accesso ai luoghi dove fanno le sperimentazioni per poter verificare ed ovviamente non possiamo neanche pensare di poter essere dei tuttologi.
Questo porta inevitabilmente a dovermi/ci fidare di quel che mi dicono.. e purtroppo, molto spesso, quando mi sono fidato.. non sempre è finita bene!
A maggior ragione quando sono in ballo miliardi di €

La scienza non deve essere un dogma, ma un percorso per avvicinarsi il più possibile alla verità

A parte che come indicato dal collega le fonti sono disponibili a tutti, se si vuole approfondire, ma io non capisco cosa si vorrebbe fare, un giorno dovrei approfondire questioni sanitarie, un altro giorno giuridiche, un altro giorno economiche il tutto perché non ho fiducia in chi nella società strutturata che ci siamo dotati svolge un determinato ruolo rispetto al mio?
Secondo me siamo cresciuti un poco troppo a pane Hollywood e crediamo sempre che chi ha il dovere di gestire un settore della società sia sempre lì a fregarci, ma comunque se anche questo avvenisse ci siamo al tempo stesso dotati di altre strutture che ci tutelano da comportamenti non corretti, se non si ha fiducia in tutto questo non si ha fiducia nella nostra società e si ritorna ad un tipo in cui ognuno doveva provvedere alla propria sussistenza in tutti i settori della vita e se non ci riusciva era un suo problema
 
A parte che come indicato dal collega le fonti sono disponibili a tutti, se si vuole approfondire, ma io non capisco cosa si vorrebbe fare, un giorno dovrei approfondire questioni sanitarie, un altro giorno giuridiche, un altro giorno economiche il tutto perché non ho fiducia in chi nella società strutturata che ci siamo dotati svolge un determinato ruolo rispetto al mio?
Secondo me siamo cresciuti un poco troppo a pane Hollywood e crediamo sempre che chi ha il dovere di gestire un settore della società sia sempre lì a fregarci, ma comunque se anche questo avvenisse ci siamo al tempo stesso dotati di altre strutture che ci tutelano da comportamenti non corretti, se non si ha fiducia in tutto questo non si ha fiducia nella nostra società e si ritorna ad un tipo in cui ognuno doveva provvedere alla propria sussistenza in tutti i settori della vita e se non ci riusciva era un suo problema
Non c'entra Hollywood, il fatto è che ormai abbiamo capito tutti - quasi tutti - che il più pulito ha la rogna.
Quanto alle fonti ( in ogni ambito) sono disponibili solo quelle che vogliono:emoji_wink:
 
Non c'entra Hollywood, il fatto è che ormai abbiamo capito tutti - quasi tutti - che il più pulito ha la rogna.
Quanto alle fonti ( in ogni ambito) sono disponibili solo quelle che vogliono:emoji_wink:

Non trovo una soluzione se lo scenario è quello che descrivi tu, se non che un giorno divento economista, un altro giorno dottore, un altro fisico e ho le competenze per decidere in autonomia , altrimenti come in realtà accade ora, e a mio avviso è un narrazione molto cinematografica, abbiamo sempre il cattivo che è al vertice e da cui guardarci è poi c'è l'oppositore che ha sempre in mano la verità e opera per il bene di tutti e che dobbiamo seguire
 
Il problema è che se vai a scavare chi c'è dietro anche alle stesse riviste, sono sempre gli stessi gruppi editoriali la cui "onestà" è tutta da verificare.
i gruppi editoriali sono ininfluenti. Le riviste scientifiche hanno paletti di tipo scientifico, ma sopratutto si avvalgono di revisori che sono colleghi referenti di altri centri. Più volte io stesso sono stato corretto o puntualizzato su lavori che avevo proposto e talora ho svolto i compiti di revisore io stesso. Mai avuto pressione sulla pubblicazione di dati addomesticati. Anche in studi sponsorizzati ho aderito più volte principalmente in doppio cieco, ovvero anonimizzando i dati dei pazienti e del centro stesso in cui lavoravo. Idem per i dati degli altri centri che erano consultabili solo in forma anonima.

Inoltre, qualora la pubblicazione contenga dati contestabili, dopo opportuna verifica di altri centri, stai sicuro che qualcuno ti cita nei suoi articoli per smentire le tue conclusioni. In ambito oncologico, cardiopolmonare e metabolico mi è capitato sempre così, ovviamente in modo più puntuale sui dati fisici pubblicati e facilmente verificabili con strumentazioni analoghe o alternative.
 
Non trovo una soluzione se lo scenario è quello che descrivi tu, se non che un giorno divento economista, un altro giorno dottore, un altro fisico e ho le competenze per decidere in autonomia , altrimenti come in realtà accade ora, e a mio avviso è un narrazione molto cinematografica, abbiamo sempre il cattivo che è al vertice e da cui guardarci è poi c'è l'oppositore che ha sempre in mano la verità e opera per il bene di tutti e che dobbiamo seguire
Voglio solo dire che oggi si guarda solamente ai soldi e che tutte le riviste/giornali ecc ecc sono finanziate da privati o multinazionali i quali si sa non fanno nulla per nulla. Ho appena sentito ( se vuoi ti mando il link) che alcune riviste scientifiche sono finanziate fino al 90% e la famosa Lancet al 40%
E relativi revisori.
Ovviamente dubbi ci sono sempre, ma parto sempre dal concetto che chi mette soldi vuole qualcosa in cambio.E cmq chi scrive certi articoli, sapendo che può essere denunciato, non credo abbia interesse mentire.
Cmq ognuno creda a quel che meglio reputa giusto.
 
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Voglio solo dire che oggi si guarda solamente ai soldi e che tutte le riviste/giornali ecc ecc sono finanziate da privati o multinazionali i quali si sa non fanno nulla per nulla. Ho appena sentito ( se vuoi ti mando il link) che alcune riviste scientifiche sono finanziate fino al 90% e la famosa Lancet al 40%
E relativi revisori.
Ovviamente dubbi ci sono sempre, ma parto sempre dal concetto che chi mette soldi vuole qualcosa in cambio.
Cmq ognuno creda a quel che meglio reputa giusto.

Ma praticamente tu come ti comporti quando ci sono queste grandi questioni? Se ritieni che la ricerca scientifica è la Sanità sono gestite esclusivamente in ragione del profitto comunque ti ci affidi o trovi altre soluzioni?
 
il tutto perché non ho fiducia in chi nella società strutturata che ci siamo dotati svolge un determinato ruolo rispetto al mio?
Imho hai toccato il dente cariato, ovvero la crisi di fiducia “istituzionale”. Purtroppo tale crisi in molti casi non è immotivata (proprio partire da non poche riviste scientifiche... quando il sistema accademico sta orientandosi sul publish or perish e per pubblicare ti chiedono il “contributo spese peer review” ... qualche domanda te la fai)
 
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