<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Caduta terribile al giro di Polonia | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Caduta terribile al giro di Polonia

dico ancora questo e basta perchè non voglio iniziare polemiche, ma in auto si deve tenere un comportamento tale da non recar danno prima di tutto agli altri e poi a noi stessi, poi contro la sfortuna non si può far niente... passo e chiudo!!

Già l'ho detto, in auto (e in bici, e in moto...) puoi essere prudente quanto ti pare, ma questo non ti salva comunque dalla possibilità che ti possa far male, per colpa degli altri, della sfortuna ecc...

Quindi mi guarderei bene dal dare dello stupido a chi segue la propria passione e si potrebbe far male. Si può fare male anche chi non ha alcuna passione.
 
Se posso cambiare un attimo il punto di vista vorrei chiedervi se é normale che nel ciclismo sia tutto così stagnante per quanto riguarda la sicurezza.
In tutti gli sport motoristici ( ovvero quelli che prevedono velocitá tali da farsi del male, anche nei rally che sono la branca piú pericolosa del motorsport) ma anche in altri sport da anni c'é una continua evoluzione della sicurezza anche a scapito della performance pura, perché nel ciclismo é tutto fermo e bastano dei pantaloncini, un casco di carta stagnola e quattro transenne da coda allo stadio rivestite di pubblicitá a separare i ciclisti dal pubblico?
 
Se posso cambiare un attimo il punto di vista vorrei chiedervi se é normale che nel ciclismo sia tutto così stagnante per quanto riguarda la sicurezza.
In tutti gli sport motoristici ( ovvero quelli che prevedono velocitá tali da farsi del male, anche nei rally che sono la branca piú pericolosa del motorsport) ma anche in altri sport da anni c'é una continua evoluzione della sicurezza anche a scapito della performance pura, perché nel ciclismo é tutto fermo e bastano dei pantaloncini, un casco di carta stagnola e quattro transenne da coda allo stadio rivestite di pubblicitá a separare i ciclisti dal pubblico?

...apposta ho scritto che sudo freddo io per suo padre, quando vedo mia nipote in volata....
 
Se posso cambiare un attimo il punto di vista vorrei chiedervi se é normale che nel ciclismo sia tutto così stagnante per quanto riguarda la sicurezza.
In tutti gli sport motoristici ( ovvero quelli che prevedono velocitá tali da farsi del male, anche nei rally che sono la branca piú pericolosa del motorsport) ma anche in altri sport da anni c'é una continua evoluzione della sicurezza anche a scapito della performance pura, perché nel ciclismo é tutto fermo e bastano dei pantaloncini, un casco di carta stagnola e quattro transenne da coda allo stadio rivestite di pubblicitá a separare i ciclisti dal pubblico?

Hai ragione e ho messu pure '' mipiace '' a questo post. Però ripensandoci adesso è come assistere ad una partita di calcio a porte chiuse.
 
Proibire vicinanza del pubblico nei tratti in discesa e nelle volate, pensando a corsie/vie di fuga laterali negli ultimi metri, delimitate da segnaletica orizzontale: chi esce per sorpassare è squalificato, chi taglia la strada è squalificato. Però se ti tagliano la strada puoi uscire, starà ai giudici di gara ritenerlo corretto come "autodifesa" e squalificare l'altro.

Per il resto i caschi non sono certo di carta stagnola ed i freni a disco stanno per diventare obbligatori (li hanno quasi tutti).
 
certamente, penso che la pellaccia valga più di una competizione, poi facciano pure
Si diceva anche dopo Imola, nel 1994, sembrava che la F1 dovesse chiudere. Sicuramente alcuni accorgimenti andrebbero presi e sarebbero utili... ma il ciclismo agonistico è PERICOLOSO, le bici da corsa sono mezzi estremi, anche gli amatori quando si allenano, in gruppo soprattutto, rischiano. In parte anche di più considerando che non sono su strade chiuse al traffico.
 
Indubbiamente è uno sport pericoloso ma qualcosa va fatto, nello sci che è altrettanto pericoloso sono stati fatti passi molto avanti per limitare le possibilità in cui ci si può fare male, le reti sono cambiate moltissimo ad esempio, nel ciclismo non mi sembra sia stato fatto invece molto
 
Hai ragione e ho messu pure '' mipiace '' a questo post. Però ripensandoci adesso è come assistere ad una partita di calcio a porte chiuse.
Non é che stia dicendo che ora bisogna blindare i ciclisti per renderli indistruttibili e levare il pubblico nei 100 metri più vicini ma ci vuole misura.
Se anche si sta a 4/5 metri di distanza non cambia sostanzialmente nulla, sviluppare delle barriere un filo più sicure che non facciano effetto catapulta e perché no, anche qualcosa per il ciclista per proteggere la schiena e il torace, anche il casco potrebbe passare a uno tipo sci con la protezione anche per la parte laterale della testa ( certo peserebbe un filo in più e sarebbe un poco più scomodo ma credo protegga molto meglio ).
 
Non é che stia dicendo che ora bisogna blindare i ciclisti per renderli indistruttibili e levare il pubblico nei 100 metri più vicini ma ci vuole misura.
Se anche si sta a 4/5 metri di distanza non cambia sostanzialmente nulla, sviluppare delle barriere un filo più sicure che non facciano effetto catapulta e perché no, anche qualcosa per il ciclista per proteggere la schiena e il torace, anche il casco potrebbe passare a uno tipo sci con la protezione anche per la parte laterale della testa ( certo peserebbe un filo in più e sarebbe un poco più scomodo ma credo protegga molto meglio ).

Intendiamoci, io sono d'accordo con te. Tra l'altro non è uno sport che seguo in maniera assidua, quindi tutto va bene. Ma ho come l'idea che senza quel contatto pubblico/ciclista ( di cui il ciclista farrebbe volentieri a meno) il ciclismo non sarebbe più lo stesso. Ricordo negli anni '70, quando in estate con il caldo torrido tiravano l'acqua ai ciclisti: si fà ancora?
 
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