<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Milano, il porno e le auto | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Milano, il porno e le auto

Signori purtroppo è una questione di mentalità, e non entro in merito su quale sia la linea di pensiero più corretta, dico solo che negli anni 80/90 quando eri ragazzo non vedevi l'ora di comprarti l'auto per uscire con gli amici la sera, oggi l'auto non è più al centro dei pensieri delle nuove generazioni che cercano in larga parte mezzi alternativi, monopattini, bici elettriche e quant'altro.

La corrente di pensiero "ecologista" poi ha dato la "mazzata" finale, sopratutto nelle metropoli, corrente di pensiero verso la quale tutte le amministrazioni più o meno si stanno allineando, insomma l'auto è passata negli anni da status symbol a nemico da abbattere senza pietà, il concetto è, vuoi usare l'auto in futuro? bene compra l'elettrica, non te la puoi permettere per un motivo o per un altro? usa i mezzi ( alternativi ).
 
Signori purtroppo è una questione di mentalità, e non entro in merito su quale sia la linea di pensiero più corretta, dico solo che negli anni 80/90 quando eri ragazzo non vedevi l'ora di comprarti l'auto per uscire con gli amici la sera, oggi l'auto non è più al centro dei pensieri delle nuove generazioni che cercano in larga parte mezzi alternativi, monopattini, bici elettriche e quant'altro.

La corrente di pensiero "ecologista" poi ha dato la "mazzata" finale, sopratutto nelle metropoli, corrente di pensiero verso la quale tutte le amministrazioni più o meno si stanno allineando, insomma l'auto è passata negli anni da status symbol a nemico da abbattere senza pietà, il concetto è, vuoi usare l'auto in futuro? bene compra l'elettrica, non te la puoi permettere per un motivo o per un altro? usa i mezzi ( alternativi ).
Quello che mi fa arrabbiare è che il pensiero ecologista è nato da persone di città che non devono fare i conti con il traffico fuori dalle città e lo stesso con le distanze e gli orari dei mezzi pubblici.
 
Quello che mi fa arrabbiare è che il pensiero ecologista è nato da persone di città che non devono fare i conti con il traffico fuori dalle città e lo stesso con le distanze e gli orari dei mezzi pubblici.

io torno però sempre ad un quesito, ma chi abita fuori dalle città ed è costretto a recarvisi è contento di utilizzare la sua vettura , macinare km e dover pagare un parcheggio o preferirebbe avere un servizio pubblico che da zone satelliti ti portano al centro metropolitano come avviene in tante altre città del mondo? Torniamo al solito quesito , quello proposto dai comuni certe volte non sembra tener conto delle necessità dei cittadini ma non è che l'alternativa è quello di lasciare come stanno ora le cose che non mi sembra sia un bel modo di vivere .
 
aumentare i parcheggi
se levi le auto in doppia fila, e quelli che girano disperati in cerca di un parcheggio, hai gia' risolto una parte del problema.
se si va all'estero, ci sono piste ciclabili, mezzi pubblici, ma anche parcheggi in abbondanza.

invece la soluzione e' vietare le auto e basta.
il motivo e' il solito.
un divieto si fa con una penna, in 5 minuti.
un parcheggio costa soldi e ci vuole tempo.
 
io torno però sempre ad un quesito, ma chi abita fuori dalle città ed è costretto a recarvisi è contento di utilizzare la sua vettura , macinare km e dover pagare un parcheggio o preferirebbe avere un servizio pubblico che da zone satelliti ti portano al centro metropolitano come avviene in tante altre città del mondo? Torniamo al solito quesito , quello proposto dai comuni certe volte non sembra tener conto delle necessità dei cittadini ma non è che l'alternativa è quello di lasciare come stanno ora le cose che non mi sembra sia un bel modo di vivere .
E allora perché come mai quando cerchi da lavorare o devi fare un corso, ti chiedono se hai l'automobile?
 
aumentare i parcheggi
se levi le auto in doppia fila, e quelli che girano disperati in cerca di un parcheggio, hai gia' risolto una parte del problema.
se si va all'estero, ci sono piste ciclabili, mezzi pubblici, ma anche parcheggi in abbondanza.

invece la soluzione e' vietare le auto e basta.
il motivo e' il solito.
un divieto si fa con una penna, in 5 minuti.
un parcheggio costa soldi e ci vuole tempo.

se io abito a 40 km da Roma spesso è perchè i costi della abitazioni non mi permettono di stare in città, ma anche farmi 80 km al giorni in auto privata ha un costo e alla fine del mese si sente, la mobilità privata ,alla stregua delle vetture elettriche , spesso è appannaggio di pochi e di chi ha una situazione economica superiore, per gli altri è un gran sacrificio economico che si deve fare rinunciando a tant'altro.
 
E allora perché come mai quando cerchi da lavorare o devi fare un corso, ti chiedono se hai l'automobile?

ma dipende per quale professione te lo chiedono , se io andassi a fare un colloquio per un lavoro che prevede un posto fisso e mi chiedessero della vettura io gli risponderei che non capisco la domanda, come ci arrivo al lavoro sono fatti miei , importante è che ci arrivi nei tempi previsti, poi so che purtroppo quello dell'automobile è come lo descrivi tu ma è un altra deviazione della nostra società
 
Signori purtroppo è una questione di mentalità, e non entro in merito su quale sia la linea di pensiero più corretta, dico solo che negli anni 80/90 quando eri ragazzo non vedevi l'ora di comprarti l'auto per uscire con gli amici la sera, oggi l'auto non è più al centro dei pensieri delle nuove generazioni che cercano in larga parte mezzi alternativi, monopattini, bici elettriche e quant'altro.

La corrente di pensiero "ecologista" poi ha dato la "mazzata" finale, sopratutto nelle metropoli, corrente di pensiero verso la quale tutte le amministrazioni più o meno si stanno allineando, insomma l'auto è passata negli anni da status symbol a nemico da abbattere senza pietà, il concetto è, vuoi usare l'auto in futuro? bene compra l'elettrica, non te la puoi permettere per un motivo o per un altro? usa i mezzi ( alternativi ).
Concordo sul fatto che sia questione di mentalità, ma non sul fatto che i giovani d'oggi cerchino monopattini e biciclette. Per dire, io sono classe 1986, non giovanissimo, ma manco ancora negli "anta", e ti assicuro che non conosco assolutamente nessuno interessato a questi giocattoli. Magari la passione per auto e moto sta scemando nel tempo, ma è più dovuta ad una questione di costi, ipertassazione e instabilità lavorativa e quindi reddito disponibile.
Ciò che mi infastidisce parecchio di questa boutade milanese è quell'atteggiamento moralista e presuntuoso da radical chic che sta dilagando ultimamente in occidente, una sorta di elitarismo del nuovo millennio che cerca di creare distanza nella società. Soluzioni nessuna, parole e ideologismo da salotto, tante.
 
Concordo sul fatto che sia questione di mentalità, ma non sul fatto che i giovani d'oggi cerchino monopattini e biciclette. Per dire, io sono classe 1986, non giovanissimo, ma manco ancora negli "anta", e ti assicuro che non conosco assolutamente nessuno interessato a questi giocattoli. Magari la passione per auto e moto sta scemando nel tempo, ma è più dovuta ad una questione di costi, ipertassazione e instabilità lavorativa e quindi reddito disponibile.
Ciò che mi infastidisce parecchio di questa boutade milanese è quell'atteggiamento moralista e presuntuoso da radical chic che sta dilagando ultimamente in occidente, una sorta di elitarismo del nuovo millennio che cerca di creare distanza nella società. Soluzioni nessuna, parole e ideologismo da salotto, tante.
Sono d'accordo con te e sono anche io del 1986. E pensare che noi ancora pensavamo di non vedere l'ora di avere 14, 16 o 18 anni per avere l'auto proprio per essere indipendenti e andare in giro.
 
Ah guarda, io ho avuto la fortuna di avere il motorino a 14 anni (Gilera Runner, ce l'ho ancora in cantina) e ad oggi posseggo due auto e due moto. Ho sempre avuto la passione dei motori e delle ruote sin da bambino, diciamo che sono alla vecchia maniera, ma ripeto che amici motociclisti ne ho parecchi, interessati all'elettrico o alle bici a pedalata assistita nessuno. Sono i media che ci stanno bombardando con queste favole.
 
non te la puoi permettere per un motivo o per un altro? usa i mezzi ( alternativi ).

Ok, però se io voglio farmi un viaggio in auto, salendo sulle colline/montagne, addentrandomi nei paesetti sperduti, andando a vedere le chiese, i monasteri, i castelli, gli anfratti pittoreschi, i golfi più rinomati, i laghetti e le cascate cosa faccio? Prendo un treno, poi un altro e poi un'auto a noleggio (elettrica)? Beh, sarebbe una scocciatura (per me) colossale.

L'auto deve anche essere strumento di libertà (come QR ha sempre sostenuto), e di autonomia decisionale, non si può sempre stare e rimorchio degli altri e dei mezzi pubblici (se non si è così ricchi da permettersi l'elettrica)

Cerchiamo di essere non solo seguaci di Greta (con tutto il rispetto per lei), ma anche persone libere e responsabili.......
 
Concordo sul fatto che sia questione di mentalità, ma non sul fatto che i giovani d'oggi cerchino monopattini e biciclette. Per dire, io sono classe 1986, non giovanissimo, ma manco ancora negli "anta", e ti assicuro che non conosco assolutamente nessuno interessato a questi giocattoli. Magari la passione per auto e moto sta scemando nel tempo, ma è più dovuta ad una questione di costi, ipertassazione e instabilità lavorativa e quindi reddito disponibile.
Ciò che mi infastidisce parecchio di questa boutade milanese è quell'atteggiamento moralista e presuntuoso da radical chic che sta dilagando ultimamente in occidente, una sorta di elitarismo del nuovo millennio che cerca di creare distanza nella società. Soluzioni nessuna, parole e ideologismo da salotto, tante.

Mio figlio (39 anni) ha appena comprato un monopattino elettrico, ma ha anche 2 automobili, entrambe "termiche"..........
Credo lo abbia preso soprattutto come "giocattolo" per uscire ogni tanto nei dintorni di casa sua.

Comunque concordo con il tuo post e ho messo il like.
 
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