devono però chiarire quali sono le "comprovate necessità lavorative" perchè non possono demandarlo alla sensibilità individuale.
per me è inderogabile solo il lavoro dei medici ma non tutti possono interpretarla allo stesso modo
I datori di lavoro, pubblici e privati, sono invitati a dare congedi ordinari e ferie, questo dice il DPCM firmato questa notte; diversamente, dovrebbero rilasciare al dipendente una sorta di permesso, in cui si dichiara che è necessario che si sposti da A a B nella zona arancione per esigenze lavorative; così ho appena letto su whatsapp, da parte di un politico locale (prov. AL).
Capisco tutto, ma firmare un decreto simile nel cuore della notte, con efficacia immediata, non è stata una decisione sensata. Efficacia da domani, lunedì 9/3, imho.
E, sempre imho, anzichè 13 pagine (con molte ripetizioni), avrei approvato oggi, un decreto molto più stringato, ma con 2 disposizioni ben chiare: nella zona arancione, si può senz'altro uscire per andare a lavorare, a fare la spesa ed in farmacia, e per rientrare a casa, adottando tutte precauzioni possibili; quindi uffici pubblici, aziende private inclusi i loro magazzini e trasporti, negozi, ecc. tutti aperti, con l'adozione delle precauzioni previste; vietata OGNI altra attività che comporti frequentazioni di persone (portare a spasso il cane sì, andare al bar a giocare a carte no, ad es.).