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Covid-19

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Tornare all'essenziale non vuol dire rinunciare ai computer, all'informatica e alle comunicazioni.
Per dire, lo smartphone ce l'hanno persino gli immigrati che non hanno niente di niente!

basta non continuare a cambiarli per prendere un modello che ti serve per fare le stesse cose di prima. come per i cellulari, tv ecc ecc.
sai quante ditte chiuderebbero? e non in europa....
 
Qui si sta parlando di globalizzazione, esportare ed importare beni da altre luoghi nel mondo.

Non so che computer usavi prima della globalizzaizone ma ti assicuro che oggi sarebbe obsoleto...
Ma dai, veramente un computer di 20 anni fa non sarebbe più attuale?
Continuo a non vedere cosa c'entri la globalizzazione con il computer che uso. I computer si vendevano anche 20 anni fa, solo che li faceva la olivetti, la dell, ibm, la compaq, honwywell e tanti altri in più paesi. Adesso tra acquisizioni, smembramenti, fallimenti, licenziamenti... Sono rimaste meno le aziende e che utilizzano gli stessi componenti fatti da pochi.
Per quello che vedo la globalizzazione per ora ha portato a distruggere le aziende manifatturiere che avevamo sul territorio, che o hanno delocalizzato in posti dove la manodopera costa meno o sono fallite. Un depauperamento della nostra industria e dei nostri portafogli. Nel mio ambito rispetto a venticinque anni fa quando ho comimciato a lavorare vedo una continua caccia alla riduzione dei costi per far fronte alla concorrenza con relativa diminuzione della forza lavoro (quello che si faceva in 4 adesso si fa in 3 ma più verosimilmente in 2) a scapito della qualità della vita lavorativa e del prodotto.
Se questo è progresso fatemi pure tornare indietro, quando potevo anche fare a meno di collegarmi al sito cinese per comperare oggetti di elettronica (anche discreti) a costo quasi zero di cui posso tranquillamente fare a meno
 
la globalizzazione é anche questo....

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basta non continuare a cambiarli per prendere un modello che ti serve per fare le stesse cose di prima. come per i cellulari, tv ecc ecc.
sai quante ditte chiuderebbero? e non in europa....

Esatto! Bisogna cambiare proprio il concetto: da strumenti di consumo, che si cambiano per moda e per voglia di non restare indietro rispetto agli altri (maledetto vizio di identificarsi con i propri oggetti!), a strumenti di utilità, come tanti altri strumenti che usiamo.
Devono essere al nostro servizio, non noi al loro servizio per alimentare un'economia elefantiaca dai piedi d'argilla.

Altra osservazione: ma ci fate caso a quanta plastica produciamo ogni giorno? E dire che io compro parecchi prodotti alimentari locali, a km zero, a volte direttamente dal produttore (quindi niente plastica).

Così non si può andare avanti a lungo, ne sono certo.
 
Anche in città piccole come la mia se le scuole chiudono il traffico si riduce tantissimo.
Una macchina per ogni bambino e mi capita di vedere mamme che abitano a 500 metri dalla scuola che usano l'auto anche nei mesi in cui non fa freddo.
Poi per compensare mi capita di vedere i papà che portano 1 o 2 bambini per volta in bici in pieno inverno poverini.
Senza arrivare agli scuolabus basterebbe caricare per strada i compagni di scuola e portarne almeno 2 o 3 con una sola auto per ridurre il traffico in maniera significativa.
 
Altra osservazione: ma ci fate caso a quanta plastica produciamo ogni giorno? Così non si può andare avanti a lungo, ne sono certo.

Purtroppo si.
Io cerco di comprare più prodotti sfusi possibile ma ormai anche solo per cucinare un pasto rischi di avere 4 o 5 imballaggi da buttare.
E' chiaramente insostenibile questa situazione.
 
Ma dai, veramente un computer di 20 anni fa non sarebbe più attuale?
Continuo a non vedere cosa c'entri la globalizzazione con il computer che uso. I computer si vendevano anche 20 anni fa, solo che li faceva la olivetti, la dell, ibm, la compaq, honwywell e tanti altri in più paesi. Adesso tra acquisizioni, smembramenti, fallimenti, licenziamenti... Sono rimaste meno le aziende e che utilizzano gli stessi componenti fatti da pochi.
Per quello che vedo la globalizzazione per ora ha portato a distruggere le aziende manifatturiere che avevamo sul territorio, che o hanno delocalizzato in posti dove la manodopera costa meno o sono fallite. Un depauperamento della nostra industria e dei nostri portafogli. Nel mio ambito rispetto a venticinque anni fa quando ho comimciato a lavorare vedo una continua caccia alla riduzione dei costi per far fronte alla concorrenza con relativa diminuzione della forza lavoro (quello che si faceva in 4 adesso si fa in 3 ma più verosimilmente in 2) a scapito della qualità della vita lavorativa e del prodotto.
Se questo è progresso fatemi pure tornare indietro, quando potevo anche fare a meno di collegarmi al sito cinese per comperare oggetti di elettronica (anche discreti) a costo quasi zero di cui posso tranquillamente fare a meno

tu pensa che anche la Cina delocalizza in Vietnam, Bangla desh ed in africa per risparmiare sui costi. L’80% delle scarpe da tennis ( non ricordo se di una sola marca o tutte) arrivano da un solo paese africano, non ricordo quale.
 
Esatto! Bisogna cambiare proprio il concetto: da strumenti di consumo, che si cambiano per moda e per voglia di non restare indietro rispetto agli altri (maledetto vizio di identificarsi con i propri oggetti!), a strumenti di utilità, come tanti altri strumenti che usiamo.
Devono essere al nostro servizio, non noi al loro servizio per alimentare un'economia elefantiaca dai piedi d'argilla.

Altra osservazione: ma ci fate caso a quanta plastica produciamo ogni giorno? E dire che io compro parecchi prodotti alimentari locali, a km zero, a volte direttamente dal produttore (quindi niente plastica).
Così non si può andare avanti a lungo, ne sono certo.

te ne dico un’altra: i pescatori scozzesi pescano i salmoni, li mandano in Cina per essere lavorati, poi tornano in Scozia e vanno per il mondo.
Spedirli in Cina, grazie a questi portacontainer che hanno abbattuto i costi, costa meno che lavorarli sul posto.
 
M
Anche in città piccole come la mia se le scuole chiudono il traffico si riduce tantissimo.
Una macchina per ogni bambino e mi capita di vedere mamme che abitano a 500 metri dalla scuola che usano l'auto anche nei mesi in cui non fa freddo.
Poi per compensare mi capita di vedere i papà che portano 1 o 2 bambini per volta in bici in pieno inverno poverini.
Senza arrivare agli scuolabus basterebbe caricare per strada i compagni di scuola e portarne almeno 2 o 3 con una sola auto per ridurre il traffico in maniera significativa.
Magari quelle.mamme poi quando hanno lasciato il bambino vanno al lavoro, in macchina
 
....e se per colpo di sfiga capita una frenata brusca e un pargolo picchia la capoccia su un montante, hai finito di vivere.....

Beh non bisogna mica trasportarli come se fossero patate liberi di girare per l'abitacolo.
Almeno quelli grandi a sufficienza da non usare il seggiolino oppure da usare solo il rialzo potrebbero tranquillamente dividere l'auto.
Ai miei tempi si faceva.
 
M

Magari quelle.mamme poi quando hanno lasciato il bambino vanno al lavoro, in macchina

Alcune si,però ci sono le strade semi deserte in questi giorni.
O sono a casa anche le mamme (e che io sappia nella mia zona non ci sono ditte o uffici chiusi) oppure tante auto circolavano solo per accompagnare i bambini a scuola.
Che poi bambini fino a un certo punto,vicino a casa mia c'è un istituto molto grande (elementari,medie e superiori) e vedo anche ragazzi alti 1,90 che salgono sull'auto dei genitori parcheggiati in seconda fila.
 
Per sdrammatizzare:
non so perché, in tempi di crisi, grandi paure, malattie, carestie ecc. vengono sempre fuori i predicatori (mi riferisco soprattutto a me stesso) :emoji_smile:

Vi giuro che normalmente non lo sono, non farei mai politica o proselitismo: amo la vita semplice e contemplativa, senza tante complicazioni :emoji_grin:
 
non so perché, in tempi di crisi, grandi paure, malattie, carestie ecc. vengono sempre fuori i predicatori

Si sa che la gente dà buoni consigli
sentendosi come Gesù nel tempio
si sa che la gente dà buoni consigli
se non può più dare il cattivo esempio


Non c'entra una mazza, ma volendo ci sta....
 
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