Ormai è inutile farsi illusioni autarchiche, non c'è più niente che possa definirsi interamente made in Italy se non alcune produzioni alimentari circoscritte, ma comunque non produzioni su dimensioni industriali. Possiamo ad esempio evitare lo zucchero di canna, dato che quello di bietola lo facciamo noi ed è pure migliore, o scegliere riso italiano invece del basmati, ma sulla frutta l'unica possibilità è evitare i prodotti fuori stagione che inevitabilmente arrivano da fuori. Sui prodotti manifatturieri, secondo me, dovremmo più che altro guardare a dove sono gli stabilimenti produttivi, indipendentemente dal marchio. Per dire, è più "italiana" una lavatrice Haier anche se di proprietà cinese della "solita" 500 a marchio italiano ma prodotta in Serbia (o dove la fanno, non mi ricordo più). O no?