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Covid-19

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Figurati, sul mangiare già da un po' di tempo cerco di comprare il più locale possibile (spesso direttamente dal produttore): latte, uova, formaggi, carne e pollame, salumi, olio di oliva...
Per certi prodotti invece (la frutta e il cioccolato per es.) tocca per forza di cosa essere un po' meno "autarchici".

i cioccolati Novi, Vanini ( questi non so se li trovi dalle tue parti) e anche alcuni Lindt li fanno in Italia. Ah, e pure Perugina anche se della Nestlé.
 
dopo la balla spaziale del "noi abbiamo più contagi perché li cerchiamo"

Quella non è propriamente una balla, perchè in effetti è vero, ma è stata comunicata in modo da trasmettere un messaggio distorto. Anzi, sarebbe dovuta essere presentata come un punto di forza della nostra efficienza e rapidità nel cercare di conoscere nel miglior modo possibile l'entità della diffusione del virus, ma - appunto per incapacità di comunicazione - ci ha fatto fare la figura dei pirla a livello mondiale

Credo non sia un problema di gestione, ma di comunicazione.
Voler sapere tutto istante per istante porta alle scenette di ieri.
Dovrebbero arrivare solo le notizie certe, specialmente in questi momenti di emergenza, non tutte le voci di corridoio basate sul nulla che si smentiscono l'una con l'altra.

Ultimo esempio (ma non credo che sarà l'ultimo) la sceneggiata della chiusura delle scuole.....
 
in Usa zero, in Germania almeno 11000 negli altri due paesi non ricordo. Se é vero on lo so.
Ma tutto ci conta poco visto che - almeno in apparenza - sono messi meglio di noi.
E come ho detto, qualcosa non quadra.

Mi sembra che negli usa però ci sia già una decina di morti.
In alcuni stati han dichiarato l'emergenza.
 
i cioccolati Novi, Vanini ( questi non so se li trovi dalle tue parti) e anche alcuni Lindt li fanno in Italia. Ah, e pure Perugina anche se della Nestlé.

Il più vicino a me è il Perugina (anche se non so se lo fanno veramente in Umbria), ma non mi entusiasma.
Quando compro cioccolato commerciale al supermercato, è sempre Novi o Lindt, sporadicamente Vanini. Ma nessuno di questi è locale!
Stessa cosa per la frutta: in questo periodo mele dall'Alto Adige (a volte dalla Campania, l'annurca) e agrumi dalla Sicilia. Quindi niente di locale.
 
i cioccolati Novi, Vanini ( questi non so se li trovi dalle tue parti) e anche alcuni Lindt li fanno in Italia. Ah, e pure Perugina anche se della Nestlé.

Esatto! Lindt quasi tutta la produzione destinata all'Italia, li fanno in provincia di Varese, in una fabbrica visibile dall'autostrada e ricordo che pubblicizza a anche visite guidate.
Aggiungo, in quanto è dalle mie zone, l'ICAM, sebbene sia abbastanza più piccola delle altre citate e molto meno diffusa.
Però i prodotti sono di qualità e spesso li si ritrova sotto marchi di linee si supermercati oppure nel cacao puro, quello per i dolci.
 
Ultimo esempio (ma non credo che sarà l'ultimo) la sceneggiata della chiusura delle scuole.....
Non credo nemmeno io. Purtroppo.
Da volontario di Prot.Civ. mi è capitato di trovarmi nel bel mezzo di emergenze di vario tipo (non sanitarie, almeno per il momento).
Ma la gestione e soprattutto la comunicazione, viene gestita in modo ben diverso, e più chiaro, anche a livello comunale e provinciale.
L'ordine e la chiarezza nelle comunicazioni è alla base di tutto, nel mentre qualcuno dovrebbe anche occuparsi di smentire ufficialmente le pericolose sciocchezze inventate che arrivano da fonti ignote e non ufficiali. Causano ancora più danni (anche perchè inspiegabilmente sono quelle che si diffondono più rapidamente, dovevate vedere ieri sera "le chat delle mamme" per il discorso scuola...)
 
Personalmente non credo che ora sia il momento di mettere in discussione l'Europa o i rapporti con gli altri paesi, io invito a fare attenzione perchè quando c'è grande confusione come ora le speculazioni sono tantissime e ci vuole poco ad approfittare proprio dell'emergenza per far passare manovre che in altri momenti passerebbero dopo attenta e approfondita discussione.
 
Ormai è inutile farsi illusioni autarchiche, non c'è più niente che possa definirsi interamente made in Italy se non alcune produzioni alimentari circoscritte, ma comunque non produzioni su dimensioni industriali. Possiamo ad esempio evitare lo zucchero di canna, dato che quello di bietola lo facciamo noi ed è pure migliore, o scegliere riso italiano invece del basmati, ma sulla frutta l'unica possibilità è evitare i prodotti fuori stagione che inevitabilmente arrivano da fuori. Sui prodotti manifatturieri, secondo me, dovremmo più che altro guardare a dove sono gli stabilimenti produttivi, indipendentemente dal marchio. Per dire, è più "italiana" una lavatrice Haier anche se di proprietà cinese della "solita" 500 a marchio italiano ma prodotta in Serbia (o dove la fanno, non mi ricordo più). O no?
 
Non credo nemmeno io. Purtroppo.
Da volontario di Prot.Civ. mi è capitato di trovarmi nel bel mezzo di emergenze di vario tipo (non sanitarie, almeno per il momento).
Ma la gestione e soprattutto la comunicazione, viene gestita in modo ben diverso, e più chiaro, anche a livello comunale e provinciale.
L'ordine e la chiarezza nelle comunicazioni è alla base di tutto, nel mentre qualcuno dovrebbe anche occuparsi di smentire ufficialmente le pericolose sciocchezze inventate che arrivano da fonti ignote e non ufficiali. Causano ancora più danni (anche perchè inspiegabilmente sono quelle che si diffondono più rapidamente, dovevate vedere ieri sera "le chat delle mamme" per il discorso scuola...)

Nel 2001 mi sono trovato solo in dipartimento con un collega quando un prof ha ricevuto una lettera contenente polvere bianca. Era il periodo degli attentati con l'antrace, se vi ricordate, quindi è scoppiato letteralmente il panico: sono stati chiamati ospedale, ARPAV, protezione civile, carabinieri, polizia.... beh, posso dire che se per caso fosse stata un'emergenza vera (per fortuna è stato uno scherzo idiota), prima che capissero cosa dovevano fare sarebbe morta metà della popolazione di Padova. Hanno trascorso il pomeriggio dalle tre alle dieci di sera a spedirsi fax da un ufficio all'altro, ma se non avessi fatto notare io che l'impianto di ricircolo dell'aria era ancora attivo anche se al momento fermo (era fine settembre, se ricordo bene), nessuno ci aveva pensato. Tanto per dire...
 
Ma finora in Germania neanche un morto per coronavirus?
Ne sapete qualcosa?
Se è così, o ci nascondono i loro morti, o da loro il tasso di mortalità è infinitamente più basso che da noi.
 
Quella non è propriamente una balla, perchè in effetti è vero, ma è stata comunicata in modo da trasmettere un messaggio distorto. Anzi, sarebbe dovuta essere presentata come un punto di forza della nostra efficienza e rapidità nel cercare di conoscere nel miglior modo possibile l'entità della diffusione del virus, ma - appunto per incapacità di comunicazione - ci ha fatto fare la figura dei pirla a livello mondiale



Ultimo esempio (ma non credo che sarà l'ultimo) la sceneggiata della chiusura delle scuole.....
Però di può andare in palestra e piscina....
 
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