<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Mancano troppi laureati | Il Forum di Quattroruote

Mancano troppi laureati

non mi stupisce che alcune lauree siano poco spendibili, mi stupisce leggere che mancano architetti laureati in giurisprudenza.
Conosco alcuni giovani e meno giovani che queste due lauree e tutti fanno la fame. Qualcuno si è buttato il politica.....

https://www.corriere.it/scuola/univ...eati-cercansi_principale.shtml?&appunica=true



non mi stupisce che alcune lauree siano poco spendibili, mi stupisce leggere che mancano architetti laureati in giurisprudenza.
Conosco alcuni giovani e meno giovani che queste due lauree e tutti fanno la fame. Qualcuno si è buttato il politica.....

https://www.corriere.it/scuola/univ...eati-cercansi_principale.shtml?&appunica=true



Piu' che altro ci sono troppe lauree inutili....
Magari le piu' facili da conseguire.
Un po' come, scendendo alle superiori, l' Alberghiera che in tanti fanno....
Poi quando batttono la testa contro i 3
impegnativissimi,
lavori possibili,
vanno nel 90% dei casi ha ingrossare le file dei disoccupati.
Almeno fin quando hanno il nonno.
 
Conosco alcuni giovani e meno giovani che queste due lauree e tutti fanno la fame.

Io pure.
Onestamente queste notizie mi lasciano sempre perplesso.
Il momento prima si parla di lauree del tutto inutili per cercare lavoro e poi salta fuori che invece ci sono 100000 posti vaganti che aspettano solo te.
Anche la questione che mancano i medici secondo me non si risolve togliendo il numero chiuso.
E' vero che i test di ingresso spesso con la medicina non ci azzeccano nulla,però mi spaventa chi per sopperire a una carenza pensa di abbassare gli standard in modo che i potenziali candidati per certe posizioni aumentino di numero.
 
i miei studenti di ingegneria dopo 5 anni (almeno) di inferno trovano lavoro tutti durante lo svolgimento della tesi (chi infatti spesso finisce con essere considerata un intralcio e mi scrivono delle cose super basic pur di sbrigarsi).

Che in Italia ci sia un disallineamento tra cosa si studia e quello che il mondo del lavoro chiede è un problema arcinoto e di antiche origini
 
Che in Italia ci sia un disallineamento tra cosa si studia e quello che il mondo del lavoro chiede è un problema arcinoto e di antiche origini

Secondo me alla base ci sono i problemi delle scuole superiori.
Su 100 ragazzi quanti si iscrivono al liceo scientifico e quanti agli istituti alberghieri o al liceo delle scienze umane (che ai miei tempi si chiamava sociale o socio psico pedagogico)?
Le materie scientifiche non piacciono,chi non è portato ha la scusa per evitare di studiarle,e che è portato spesso non ha comunque una preparazione decente alla fine delle superiori.
Io ho fatto il liceo scientifico,anche se di serie B,e la media dei voti in matematica e fisica era davvero bassa.
Mi spiace dirlo ma c'erano almeno 10 studenti nella mia classe che non avrebbero mai dovuto scegliere lo scientifico,e anche i tanti insegnanti che si sono avvicendati negli anni ci hanno messo del loro.
Eravamo sempre indietro sul programma e dopo la maturità che io sappia meno del 10% dei miei compagni di scuola ha scelto facoltà scientifiche.
E' un controsenso,o hanno sbagliato quando si sono iscritti alle superiori o hanno sbagliato dopo.
Se le materie scientifiche vengono considerate troppo difficili addirittura nei licei scientifici è inevitabile che ci saranno una marea di laureati in materie umanistiche che non sono quello di cui il mondo del lavoro ha bisogno,per quanto possano essere intelligenti e volenterosi.
 
Ma d'altronde uno dovrà pure studiare quello che gli piace.
Io adoro e ho sempre adorato la scienza, ma se avessi dovuto iscrivermi a ingegneria solo perché così si trova lavoro sarei ancora lì a studiare. Ho studiato astronomia, che in quanto a lavoro non è il massimo, però sto facendo ricerca (anche se in altro campo) e mi piace e ci vivo.
 
Secondo me alla base ci sono i problemi delle scuole superiori.
Su 100 ragazzi quanti si iscrivono al liceo scientifico e quanti agli istituti alberghieri o al liceo delle scienze umane (che ai miei tempi si chiamava sociale o socio psico pedagogico)?
Le materie scientifiche non piacciono,chi non è portato ha la scusa per evitare di studiarle,e che è portato spesso non ha comunque una preparazione decente alla fine delle superiori.
Io ho fatto il liceo scientifico,anche se di serie B,e la media dei voti in matematica e fisica era davvero bassa.
Mi spiace dirlo ma c'erano almeno 10 studenti nella mia classe che non avrebbero mai dovuto scegliere lo scientifico,e anche i tanti insegnanti che si sono avvicendati negli anni ci hanno messo del loro.
Eravamo sempre indietro sul programma e dopo la maturità che io sappia meno del 10% dei miei compagni di scuola ha scelto facoltà scientifiche.
E' un controsenso,o hanno sbagliato quando si sono iscritti alle superiori o hanno sbagliato dopo.
Se le materie scientifiche vengono considerate troppo difficili addirittura nei licei scientifici è inevitabile che ci saranno una marea di laureati in materie umanistiche che non sono quello di cui il mondo del lavoro ha bisogno,per quanto possano essere intelligenti e volenterosi.
non è che si sia portati o meno per le materie scientifiche o umanistiche. E' che la matematica, così come il latino, sono difficili. Più difficili di storia, o letteratura. Chi va male in matematica, spesso fatica anche in latino.

E dunque all'università si cercano di evitare.
 
Ma d'altronde uno dovrà pure studiare quello che gli piace.
Io adoro e ho sempre adorato la scienza, ma se avessi dovuto iscrivermi a ingegneria solo perché così si trova lavoro sarei ancora lì a studiare. Ho studiato astronomia, che in quanto a lavoro non è il massimo, però sto facendo ricerca (anche se in altro campo) e mi piace e ci vivo.

Sacrosanto.
Però io dubito che tutti quelli che si iscrivono all'alberghiero lo facciano perchè sognano di diventare chef o direttori d'albergo.
Semplicemente dovendosi iscrivere da qualche parte le scuole meno toste vanno per la maggiore.
Chissà quanti studenti indecisi che non sanno esattamente cosa gli piace e cosa vorrebbero diventare evitano come la peste le materie scientifiche perchè sono le più difficili.
 
non è che si sia portati o meno per le materie scientifiche

Imho è proprio così invece.
Chi non è portato per le materie scientifiche già alle superiori cerca di evitarle.
Poi ovviamente studiando si possono avere buoni voti in ogni materia.
Ma alcune vanno solo studiate,altre vanno anche capite.
Io sono sempre stato portato per la matematica e per me prendere 6 richiedeva pochissimo sforzo.
Un mio compagno di scuola al contrario pur studiando molto più di me era negato.

Anche il latino è una materia tosta ma non è questione di intelligenza,chi lo studia di più avrà voti migliori.

Il discorso che ho fatto io ovviamente non vale solo per le materie scientifiche ma per tutte le materie considerate come difficili.

Il discorso "Non sono portato per..." diventa un alibi e fa si che ci siano sempre meno studenti che sceglieranno l'indirizzo di studi più richiesto dal mercato (che è il più richiesto perchè spesso è anche il più difficile e quindi quello in cui si laureano meno studenti) e sempre di più che invece sceglieranno altri indirizzi per i quali c'è meno richiesta perchè sono meno difficili (e c'è meno richiesta perchè i laureati fioccano e il mercato è saturo).
Ma secondo me questa è spesso una scelta di comodo.
Il mercato del lavoro ha bisogno di tot medici,tot ingegneri,tot filosofi e tot letterati.
Non possono essere tutti letterati e filosofi.
 
Ultima modifica:
E secondo me la scusa del "non è portato non è colpa sua" inizia ancora prima.
Oserei dire dalle elementari.
Io nella mia esperienza scolastica ho visto tanti studenti abbandonare letteralmente lo studio delle materie scientifiche perchè "tanto non le capisco" e poi anche con due insufficienze si passa.
Questa consuetudine non so quanto sia diffusa ma secondo me è un male incurabile che affligge sia gli studenti che gli insegnanti in certi casi.
Poi nessuno dice che uno studente debba per forza specializzarsi in una materia per cui non è portato e che non gli piace,ma nemmeno rinunciare a priori ad apprenderla.
Almeno nelle scuole che hanno un indirizzo scientifico questo alibi non dovrebbe essere ammesso.
 
i miei studenti di ingegneria dopo 5 anni (almeno) di inferno trovano lavoro tutti durante lo svolgimento della tesi (chi infatti spesso finisce con essere considerata un intralcio e mi scrivono delle cose super basic pur di sbrigarsi).

Che in Italia ci sia un disallineamento tra cosa si studia e quello che il mondo del lavoro chiede è un problema arcinoto e di antiche origini


Inutile girarci intorno....
La laurea in ingegneria e' sempre la numero 1 per le possibilita'
sia di rapido impiego sia per i tanti rami che possono essere presi.
 
Ma d'altronde uno dovrà pure studiare quello che gli piace.
Io adoro e ho sempre adorato la scienza, ma se avessi dovuto iscrivermi a ingegneria solo perché così si trova lavoro sarei ancora lì a studiare. Ho studiato astronomia, che in quanto a lavoro non è il massimo, però sto facendo ricerca (anche se in altro campo) e mi piace e ci vivo.
peró sei rimasto nell’ambito scientifico. Comunque, secondo me, é giusto che uno studi per ció che piú si sente portato, per ció che piú gli piace peró deve mettere in conto la spendibilitá della laurea. Insomma, se fai sociologia o filosofia sai che difficilmente troverai lavoro. Anzi, in questi casi, il lavoro te lo devi creare, inventare.
Il figlio del mio vicino di casa ha una laurea triennale in filosofia ( ora sta completando i due anni successivi) ma non trova lavoro....si deve arrangiare a fare il barista per nin pesare eccessivamente sui genitori.
Mio figlio, con una laurea in ingegneria gestionale, ha trovato quasi subito lavoro.
Certo, lo stipendio dovrebbe essere un pó piú alto.....ma pazienza....
 
Ultima modifica:
Ci sono anche molti studenti che si iscrivono senza sapere esattamente cosa vogliono fare e quindi dopo un anno cambiano e poi magari cambiano ancora.
Io ho conosciuto una ragazza durante il primo anno che si era iscritta a ingegneria e poi ha virato su giurisprudenza.
Il secondo anno non l'ho più vista allora ho chiesto a una sua amica che mi ha detto che aveva nuovamente virato su psicologia.
Chissà se è stata l'ultima o ha cambiato ancora.
 
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