scusami ma sul fatto di non scrivere in Italiano corretto non si può fare un dramma, io stesso avevo un paio di compagni di corso che l´italiano corretto nemmeno sapevano dove stesse di casa, uno era della zona di napoli, si è laureato (ing aerospaziale a Milano) con il massimo dei voti e in tempo, mancando per un soffio l´ammissione al MIT per il dottorato (io personalmente avrei preso provvedimenti disciplinari, ma non per l´italiano bensì per l´atteggiamento nei confronti di professori, compagni, luogo...) e un altro dalla Sierra Leone, laureato con 6 mesi di ritardo e voti dignitosi, ti domando: dovevano essere fermati per l´Italiano o promossi per la conoscenza tecnica della materia? Chiaro che il mio parere cambia se mi parli di una facoltà come lettere....