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Esiste ancora il concetto di "comunità" nella nostra società?

Io sto un po' in mezzo. Rapporti coi vicini di casa da zero a niente, ma attacco facilmente conversazione con sconosciuti e passo al "tu" dopo un minuto. Di solito saluto il giusto, ovvio che la seconda volta che incontro una persona che mi guarda e tira dritto faccio altrettanto. Concordo che comunità e cordialità sono due cose diverse.
 
La comunità presuppone il rispetto delle comuni regole del vivere civile.
Quando lo sport nazionale è metterla in quel posto al prossimo:

https://www.huffingtonpost.it/entry/italia-fiscale-italia-reale_it_5d95a7d1e4b02911e115e22d

si comincia a riflettere per quanto ancora riusciremo ad andare avanti.
Non ben capito tutta la teoria (chi è la quinta colonna? la pletora di baby pensionati che prendono poco ma hanno pagato nulla ed hanno tutti gli aiuti sociali?) comunque, quello che ho notato da neo forfettario è che favorisce:
- pagamenti in nero perché non scarichi più l'IVA e non hai detrazioni su ristrutturazioni, spese sanitarie etc .
- per rientrare nel limite sicuramente chi lavora col privato (ma non più, vedi sopra) è incentivato al nero.
- Lo scioglimento delle società fra professionisti (più efficienti ed in grado di concorrere meglio sul mercato) perché costano al privato il 22% (per ora) in più rispetto al professionista singolo che non espone IVA.

Poi scopri che anche in pieno centro (Lodi) un grosso bar-ristorante accetta solo contanti (mettendo in crisi qualche cliente che non gira col 50€) mentre in Belgio ed Olanda se tiri fuori il 5€ per pagare il caffé ti guardano male.

Però siamo un po' OT
 
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