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Esiste ancora il concetto di "comunità" nella nostra società?

https://www.ilgiorno.it/monza-brianza/cronaca/cervo-incidente-cesano-1.4801974

Di norma non commento queste notizie di cronaca che inevitabilmente portano alla trita "ma che mondo siamo diventati".
Mi sembra però l'ennesima conferma di una ormai imperante deresponsabilizzazione delle persone che non sono più in grado di discernere fra le proprie piccole priorità e quelle molto più grandi che coinvolgono la "comunità".
Ma, appunto, è il concetto di comunità ad essere scomparso.
 
Il concetto di comunità, di base non è più presente in buona parte della popolazione.
Lo si vede dal modo in cui si pretende solo di "avere" servizi dal pubblico (pretendendo anche di stabilirne la qualità), ma sottraendosi in ogni modo, anche il più rocambolesco, all'onere di "dare" per avere quei servizi.
Che si tratti di evadere il biglietto del bus, scappando ai controllori, sino agli altri pagamenti.

In casi come questo, che accomuno più a un'emergenza, come può essere anche un allagamento o un incendio, in molti si sentono estranei solo sino al momento in cui non si viene colpiti direttamente dal danno, o lo sono le persone care.
Solo allora si fa strada nella testa quel lontano ricordo, si prende coscienza della situazione e del fatto che non esistiamo solo noi.
Alcuni si spingono ancora oltre e continuano a non capire, ma per fortuna sono davvero pochi.
 
Nel caso dell´articolo secondo me non manca solo il senso di comunità che, confermo, secondo me si è perso (per assurdo l´ho riscoperto nella "fredda" Germania, a Milano conoscevo bene giusto quello che abitava sopra di me e i miei parenti dello stesso condominio su una casa di 5 piani e 3 appartamenti a piano escludendo i piani di parenti o miei, qua conosco tutto l´isolato e ogni tanto ci si incontra in qualche occasione tutti per una grigliata o una festa), manca soprattutto il rispetto della legge! Disobbedire a un ordine impartito da un pubblico ufficiale per ragioni di sicurezza pubblica è un reato! Il senso di comunità è l´aiutare senza che venga richiesto, in questo caso non si aiuta nemmeno a seguito di un ordine!
 
Ma stiamo scherzando?! Se un carabiniere mi dice cosa fare sono obbligato per legge ad ascoltarlo (ok ovviamente se non si tratta di cose che possono ledere altre persone o cose assurde, ma non è questo il caso).
Anzi ti dirò, sono d'accordo che spesso il concetto di comunità sta sparendo, lo vedo nel piccolo quartiere di periferia dove vivo ora, le pochissime nuove generazioni che stanno arrivando non partecipano a quel poco di vita di comunità. E' tutto legato alle persone più anziane quando non ci saranno più loro...
Però non dappertutto è così. Ci sono paese con comunità più o meno attive.
Il fatto è che secondo me qua il sentimento di comunità, non c'entra nulla, anzi con persone del genere io farei volentieri a meno di entrare in contatto. Spero che pagheranno per vie legali quanto hanno commesso sia da parte dei carabinieri, sia per quei 2 poveri scooteristi che per loro negligenza e disubbidienza a pubblico ufficiale han rischiato di morire.
 
A me è capitata una cosa simile,ovviamente con conseguenze molto meno serie.
Qualche anno fa' un vicino di casa che portava a spasso il suo bassotto è stato "aggredito" da un altro cane scappato da un cortile.
Abbiamo sentito un gran trambusto,l'altro cane era una specie di Pitbull.
Secondo me non aveva davvero intenzioni aggressive,altrimenti si sarebbe pappato il bassotto senza problemi,però comunque il mio vicino di casa si è spaventato e i due cani erano feriti.
Siamo riusciti ad aprire il cancello in modo che il mio vicino entrasse,il bassotto è passato sotto il cancello alla velocità della luce,e quindi sembrava che il pericolo fosse passato.
Dai balconi abbiamo avvisato un paio di condomini che stavano rientrando che hanno atteso pazientemente in auto mentre arrivava il furgoncino del canile per recuperare il Pitbull,che era appostato fuori dal cancello.
Un vicino di casa particolarmente intelligente (volevo scrivere una parola che fa rima con perla ma non voglio dare del lavoro extra ai moderatori) nonostante l'avessimo avvisato ha deciso che lui non aveva ne tempo ne voglia di aspettare e quindi ha aperto col telecomando il cancello elettrico ed è entrato con la sua auto.
Così ci siamo ritrovati con questo cane potenzialmente pericoloso e sanguinante che girava per il cortile,e c'era il rischio che entrasse addirittura nella scala.
Per dire che ci sono persone che se ne stracatafottono altamente se un loro gesto può ledere o rappresentare un pericolo per gli altri.

Concordo con SupercinqueTC,ormai è evidente che il concetto di comunità o di pubblico esiste solo quando si tratta di diritti.
Ma se si parla di doveri allora il discorso cambia e l'individualismo regna sovrano.
Io ho fretta quindi me ne frego delle regole,me ne frego se tu sei in difficoltà,me ne frego addirittura se qualcuno in divisa mi chiede un briciolo di collaborazione.
Perchè io sono io e gli altri non sono un...
E' brutto da dire ma moltissime persone "ragionano" così.
 
Qualche anno fa' un vicino di casa che portava a spasso il suo bassotto è stato "aggredito" da un altro cane scappato da un cortile.
Abbiamo sentito un gran trambusto,l'altro cane era una specie di Pitbull.
A me è capitato l'anno scorso, mentre passeggiavo col cagnolino.
Un simil-pitbull, abbastanza piccolo ma comunque il doppio del nostro cane, è uscito da una serranda (tra l'altro abbiamo scoperto che è riuscito ad aprirla da solo....) e ha tentato di aggredirlo alle spalle, è arrivato in silenzio in modalità "squalo".
Fortunatamente la mia signora ha avuto la freddezza di strattonare il guinzaglio, e il nostro cane è stato spostato all'improvviso dalla traiettoria del morso.
In una frazione è arrivato il padrone, richiamato dall'urlo, ed ha subito preso il nostro cane in braccio, mentre ho cercato di distrarre il suo, che subito dopo è rientrato in casa, dopo l'ordine del padrone.
Un bello spavento, per fortuna è andato tutto bene.
Eravamo tutti spaventati, incluso il padrone, che non si dava pace perchè qualcuno non aveva chiuso a chiave la serranda.
 
Eravamo tutti spaventati, incluso il padrone, che non si dava pace perchè qualcuno non aveva chiuso a chiave la serranda.

Il problema è che spesso i padroni dei cani aggressivi o semplicemente difficili da controllare non solo sono irresponsabili ma sono pure arroganti.
Mi è capitato più di una volta di sentire proprietari di cani quasi offesi perchè qualcuno si era spaventato di fronte ai loro adorati animali da compagnia.
Poco tempo fa' è stata sfiorata la rissa perchè un cane di quelli che tirano come forsennati il guinzaglio ogni volta che incrociano qualcuno ha spaventato un signore che avendo due figlie piccole ha subito chiesto al padrone di tenere il cane.
Il proprietario invece di scusarsi si è messo a polemizzare e a momenti si mettono le mani addosso.
Io sono del parere che se un cane è talmente difficile da gestire che non puoi dimenticarti di chiudere il portone o di mettergli il guinzaglio allora qualche domanda devi portela prima che succeda qualcosa di tragico.
 
Altri esempi sono l'omissione di soccorso negli incidenti strdali, anche di lieve entità. In molti assistono, rallentano, guardano e proseguono.
Di solito i primi a fermarsi sono la terza o quarta auto dopo quelle che hanno avuto l'incidente.
 
Altri esempi sono l'omissione di soccorso negli incidenti strdali, anche di lieve entità.

Anni fa' in ospedale ho conosciuto un volontario della croce rossa che mi ha raccontato un aneddoto agghiacciante,spero che non fosse vero.
La sua ambulanza era intervenuta in seguito a una chiamata per un incidente stradale.
Ha detto che mentre rianimavano una persona,presumo un pedone o un centauro che aveva avuto la peggio in un incidente con un'auto,un tizio gli ha chiesto se gentilmente potevano trascinarla qualche metro più in la perchè stavano proprio davanti al passo carrabile di casa sua e lui doveva rientrare...
 
Anni fa' in ospedale ho conosciuto un volontario della croce rossa che mi ha raccontato un aneddoto agghiacciante,spero che non fosse vero.
La sua ambulanza era intervenuta in seguito a una chiamata per un incidente stradale.
Ha detto che mentre rianimavano una persona,presumo un pedone o un centauro che aveva avuto la peggio in un incidente con un'auto,un tizio gli ha chiesto se gentilmente potevano trascinarla qualche metro più in la perchè stavano proprio davanti al passo carrabile di casa sua e lui doveva rientrare...
Dubito fosse falso. Casi del genere non sono rari.
Ho sentito fischiare interi vagoni di un treno pendolari alla notizia che la linea era interrotta perchè più avanti un ragazzo si era buttato sotto il treno precedente. Tristezza e amarezza...
 
Dubito fosse falso. Casi del genere non sono rari.
Ho sentito fischiare interi vagoni di un treno pendolari alla notizia che la linea era interrotta perchè più avanti un ragazzo si era buttato sotto il treno precedente. Tristezza e amarezza...

Ti credo perché ci sono periodi che capita una volta la settimana fra treno e metropolitana.
Poi la mattina magari c'è quello che fa rissa e bloccano il treno, il giorno prima il guasto sulla linea e cancellano i treni, quello dopo lo sciopero ... ... sull'evento tragico prevale "anche oggi arrivo a casa alle 10:00 di sera" e la consapevolezza che quello che "ha deciso di sua volontà di uccidersi" l'ha fatto creandoti l'ennesimo problema.

Coi dovuti paragoni è un poo' come se uno venisse a suicidarsi a casa tua o contro la tua auto. L'incavolatura prevarrebbe sulla tristezza dell'accaduto.
 
Nel caso dei treni io penso che bisognerebbe prendere tutto con un po' più di filosofia.
Io ho fatto per anni il pendolare però non da lavoratore bensì da studente,sicuramente è più stressante un ritardo per chi deve trovarsi alle 8 sul posto di lavoro.
Anche se ritengo che un datore di lavoro che è al corrente del fatto che i suoi dipendenti sono costretti a usare i mezzi pubblici debba per forza di cose essere un po' elastico sugli orari.
Fatto sta che quando prendevo il treno tutti i giorni i ritardi c'erano e nella stragrande maggioranza dei casi erano dovuti a carenze delle infrastrutture.
Tantissime volte il capolinea veniva anticipato per risparmiare ai treni il tratto sotterraneo,dove un eventuale guasto avrebbe bloccato l'unico binario creando disagi incommensurabili.
C'era chi si incavolava e chi invece si rendeva conto che poteva anche mettersi a urlare e strapparsi i capelli ma non sarebbe servito ad arrivare a casa prima.
L'unico risultato che si può ottenere coi fischi e i cori da stadio è rendere ancora più insopportabile il viaggio per tutti quanti.
Se poi uno vuole fischiare contro Trenitalia perchè i treni sono vecchi,sporchi e in ritardo passi.
Ma fischiare se ti dicono che il treno non può passare perchè una persona si è buttata sui binari è un atteggiamento allucinante,ormai siamo arrivati a un livello di insensibilità e indifferenza difficile da quantificare.
 
Nel caso dell´articolo secondo me non manca solo il senso di comunità che, confermo, secondo me si è perso (per assurdo l´ho riscoperto nella "fredda" Germania, a Milano conoscevo bene giusto quello che abitava sopra di me e i miei parenti dello stesso condominio su una casa di 5 piani e 3 appartamenti a piano escludendo i piani di parenti o miei, qua conosco tutto l´isolato e ogni tanto ci si incontra in qualche occasione tutti per una grigliata o una festa), manca soprattutto il rispetto della legge! Disobbedire a un ordine impartito da un pubblico ufficiale per ragioni di sicurezza pubblica è un reato! Il senso di comunità è l´aiutare senza che venga richiesto, in questo caso non si aiuta nemmeno a seguito di un ordine!

Concordo con le tue parole, ma vorrei fare un distinguo.
Il senso di comunità non è la stessa cosa di chiacchierare con i miei vicini e andarci a pranzo.
Io non ho alcuna intenzione di conoscere i miei vicini di casa, non aggiunge nulla alla mia vita, i miei amici li scelgo per vicinanza di interessi, non di pianerottolo. Nonostante questo, però, credo di avere senso di comunità quando non parcheggio in doppia fila, quando faccio la fila al supermercato non tentando di saltarla, quando trovo un cellulare smarrito in terra e invece di intascarmelo tento di risalire al proprietario.
 
Concordo con le tue parole, ma vorrei fare un distinguo.
Il senso di comunità non è la stessa cosa di chiacchierare con i miei vicini e andarci a pranzo.
Diciamo che ne può essere parte.
E' una esperienza (almeno per me) che si vive fuori dall'Italia, dove è normale salutare il perfetto sconosciuto che incontri per strada.
Aiutare chi ha bisogno o essere aiutati se serve.

In Italia mediamenti non ti saluta nemmeno il vicino di casa, perché ha sicuro un motivo per fare polemica. Non è un caso che a sud delle alpi si sia estremamente litigiosi ... le statistiche della Svizzera lo dimostrano ;)
 
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