<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Stupro Ragusa, recidivo. | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Stupro Ragusa, recidivo.

ma sia la l'obbligo di dimora che gli arresti domiciliari sono sempre facenti parte della custodia cautelare, rispetto a queste sono forme meno privanti della libertà ma comunque rientrano in questa
Ovviamente con il senno del poi è evidente che questo individuo doveva essere con la custodia cautelare in carcere, ma occorre capire che elementi si sono portati per fare una scelta diversa.
Comunque ricordiamoci sempre che in merito non è che la legge prevede che uno deve andare in carcere salvo, è il contrario, ad un individuo non può essere privato della libertà salvo che, è una bella
differenza questa


Non intendevo quello....
Intendo che non puoi tenere in custodia in carcere ( o in casa ),
una persona per un tempo indeterminato
 
....la cui valutazione - se non sbaglio - rientra appunto nella discrezionalità del giudice.

premettendo sempre che io non dico se sono d'accordo o meno in merito, e sempre considerando che potrei dire una cavolata, ma se non si ha una condanna definitiva non so se la recidività viene presa in considerazione, se si usa il casellario giudiziario su questo compaiono solo le condanne definitive
 
premettendo sempre che io non dico se sono d'accordo o meno in merito, e sempre considerando che potrei dire una cavolata, ma se non si ha una condanna definitiva non so se la recidività viene presa in considerazione, se si usa il casellario giudiziario su questo compaiono solo le condanne definitive

Ma quindi in pratica a cosa servono i primi due gradi di giudizio? Se sei colpevole non vai in carcere, se rifai lo stesso reato non sei recidivo...
Facciamo direttamente solo il terzo grado di giudizio...

(sto esagerando, lo so, però il mio pensiero effettivo non è tanto lontano)
 
Ma quindi in pratica a cosa servono i primi due gradi di giudizio? Se sei colpevole non vai in carcere, se rifai lo stesso reato non sei recidivo...
Facciamo direttamente solo il terzo grado di giudizio...

(sto esagerando, lo so, però il mio pensiero effettivo non è tanto lontano)

ti riporto questo


I tre gradi di giudizio sono una garanzia di cui il sistema italiano non può fare a meno. Il fatto che il numero delle sentenze riformate superi il 50%, dimostra che il margine di errore possibile è, in primo grado, altissimo, con enorme rischio per la presunzione di innocenza.
Non è, inoltre, sostenibile che i tre gradi di giudizio provochino contraddizione. È vero il contrario, ovvero che un solo grado potrebbe non essere sufficiente a garantire che il processo soddisfi le sue effettive finalità, ovvero l’accertamento della verità, avendo contestualmente maggiore possibilità di condannare innocenti.
Il processo, infatti, è lo strumento per accertare se è stato commesso un reato ed è fondamentale garantire i cittadini finché questo non sia terminato.
Più che i tre gradi di giudizio dovrebbe essere valutato il livello di aderenza del nostro sistema processuale al modello accusatorio, ereditato dai paesi anglosassoni in sostituzione del precedente italiano di tipo inquisitorio. La commistione tra i due, e in particolare l’eredità di quello inquisitorio che si è realizzata nel caso italiano, sarebbe la vera causa dei limiti del sistema processuale.



 
I tre gradi di giudizio non vogliono dire: facciamo tre volte la stessa cosa. In ogni grado si fanno valutazioni differenti.
Non ho competenze in merito, ma so che nel terzo grado non si giudica l'imputato, ma il processo.
Nessuno ci aiuta a fare chiarezza e nascono grossi equivoci, che poi politici e TIGGI' usano per i loro vantaggi personali.
 
Il fatto che il numero delle sentenze riformate superi il 50%, dimostra che il margine di errore possibile è, in primo grado, altissimo, con enorme rischio per la presunzione di innocenza.

A me questo sembra terribile. Anche perchè se non intervengono elementi nuovi tra un grado e l'altro, il margine di errore è esattamente lo stesso, no?
 
ti riporto questo


I tre gradi di giudizio sono una garanzia di cui il sistema italiano non può fare a meno. Il fatto che il numero delle sentenze riformate superi il 50%, dimostra che il margine di errore possibile è, in primo grado, altissimo, con enorme rischio per la presunzione di innocenza.
Non è, inoltre, sostenibile che i tre gradi di giudizio provochino contraddizione. È vero il contrario, ovvero che un solo grado potrebbe non essere sufficiente a garantire che il processo soddisfi le sue effettive finalità, ovvero l’accertamento della verità, avendo contestualmente maggiore possibilità di condannare innocenti.
Il processo, infatti, è lo strumento per accertare se è stato commesso un reato ed è fondamentale garantire i cittadini finché questo non sia terminato.
Più che i tre gradi di giudizio dovrebbe essere valutato il livello di aderenza del nostro sistema processuale al modello accusatorio, ereditato dai paesi anglosassoni in sostituzione del precedente italiano di tipo inquisitorio. La commistione tra i due, e in particolare l’eredità di quello inquisitorio che si è realizzata nel caso italiano, sarebbe la vera causa dei limiti del sistema processuale.

Ma sì, sì. Era per dire.
Comunque mi sembra un po' azzardato dire che il problema della giustizia in Italia è la "commistione tra accusatorio e inquisitorio". Per me sono ben altri i problemi ma, come giustamente mi hai fatto notare, non sono un giurista.
 
A me questo sembra terribile. Anche perchè se non intervengono elementi nuovi tra un grado e l'altro, il margine di errore è esattamente lo stesso, no?

su questo occorrerebbe sentire un giurista, ma credo anche uno bravo, perchè mi sembra di capire che il tutto si lega al tipo di processo accusatorio che abbiano ora rispetto a quello inquisitorio che genera una percentuale alte perchè proprio in fase di processo vengono determinate le prove
 
Ma sì, sì. Era per dire.
Comunque mi sembra un po' azzardato dire che il problema della giustizia in Italia è la "commistione tra accusatorio e inquisitorio". Per me sono ben altri i problemi ma, come giustamente mi hai fatto notare, non sono un giurista.

questa però effettivamente è una questione troppo da giuristi, neanche semplici avvocati
 
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