<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Qualquadra non cosa... | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Qualquadra non cosa...

Gli ultimi due pirl....ehm, escursionisti spagnoli riceveranno una fattura di 7500 euro per 'elisoccorso. Io gli farei pagare anche i due voli a vuoto per i precedenti interventi rifiutati.....
 
Gli ultimi due pirl....ehm, escursionisti spagnoli riceveranno una fattura di 7500 euro per 'elisoccorso. Io gli farei pagare anche i due voli a vuoto per i precedenti interventi rifiutati.....
Va be ma scusa...se non erano in situazione di emergenza perché devono pagare, NON sono stati loro a chiamare i soccorsi, pagherá chi ha chiamato.
E poi pirla perché? Perché saggiamente hanno bivaccato in parete invece di ammazzarsi di notte in cordata o perché dovevi dire qualcosa per forza?
 
perché dovevi dire qualcosa per forza?

https://www.tgcom24.mediaset.it/cro...nce-grazie-alla-suocera_3229501-201902a.shtml

45 anni lui, 36 lei, di Barcellona, dopo una notte all'addiaccio a metà della Via Cassin avevano rifiutato il recupero con l’elicottero, giunto sul posto, convinti di poter proseguire autonomamente la scalata. "Dalle foto ricevute - si legge nel post del Soccorso Alpino - i soccorritori avevano capito che i rocciatori si trovavano dalla parte opposta rispetto alla normale. Dopo aver spedito loro due relazioni, spiegando dove si trovavano esattamente e cosa avrebbero dovuto fare, li hanno invitati ad attendere le prime luci e ripartire all'alba, per non mettersi in condizioni di rischio dato che avevano già passato una notte in parete".
Ma qualcosa non deve essere andato per il verso giusto. La madre dell'uomo, che attendeva la coppia al rifugio Auronzo, non vedendoli ritornare ha avuto un malore a causa dell’agitazione e ha chiesto un secondo intervento del Soccorso alpino. E così, nonostante le cattive condizioni meteo, i soccorsi sono ripartiti. "Un'eliambulanza di Treviso - si legge ancora - ha imbarcato personale del Sagf per indirizzare l'equipaggio sulla via. Appena individuati, anche questa volta, pur essendo poco distanti da dove si trovavano ieri sera e malgrado il tempo in peggioramento, gli scalatori hanno rifiutato di essere imbarcati e l'elicottero è rientrato". L'uomo non ha più risposto alle ulteriori sollecitazioni, "costringendo" i soccorritori a monitorare la cordata.
Qualcosa è cambiato. Forse le pressioni della suocera dal rifugio hanno fatto cambiare idea alla coppia. Per il recupero è stato impiegato un elicottero "Aiut Alpin Dolomites" decollato da Ortisei.
L'elicottero è riuscito nella difficile manovra di avvicinamento alla parete della Cima ovest, a 2.750 metri di quota, dove i due erano bloccati. Sbarcato su una cengia, il tecnico di elisoccorso li ha raggiunti e fatti spostare in un punto più agevole per l'imbarco sull'eliambulanza, avvenuto subito dopo. Gli alpinisti stanno bene. Sono stati trasportati al Rifugio Auronzo. Agli operatori hanno spiegato di aver rifiutato i soccorsi perché erano convinti di essere ormai arrivati in vetta. In realtà mancavano ancora un paio di tiri di corda, un'ottantina di metri, abbastanza impegnativi.

A me la definizione non pare del tutto inappropriata....
 
A me si, resta il fatto che per ben due volte é stato fatto uscire un elicottero senza che ve ne fosse necessitá e non per causa della coppia.
 
A me si, resta il fatto che per ben due volte é stato fatto uscire un elicottero senza che ve ne fosse necessitá e non per causa della coppia.

...salvo poi, se i due fossero volati giù dallo strapiombo (eventualità non così peregrina, a giudicare dalle foto), sparare a palle incatenate contro i soccorsi che non intervengono..... proprio vero che come la fai la sbagli.
 
A me si, resta il fatto che per ben due volte é stato fatto uscire un elicottero senza che ve ne fosse necessitá e non per causa della coppia.
E alla suocera la facciamo passare liscia?
Un minuto di volo di un elicottero da soccorso costa, a seconda del tipo di velivolo e della composizione dell’equipaggio, tra 90 e 140 euro. Al minuto.
 
Questo è il testo del post del Soccorso alpino su FB:

Ieri sera alle 20.20 circa il capo del Soccorso alpino di Auronzo è stato contattato nuovamente dai due alpinisti spagnoli, per il cui mancato rientro dalla Cima Ovest di Lavaredo era scattato l'allarme la notte precedente. La coppia, 45 anni lui, 36 lei, di Barcellona, che ieri mattina - individuata dopo una notte all'addiaccio a metà della Via Cassin - aveva rifiutato il recupero con l'elicottero per proseguire autonoma nella scalata, aveva raggiunto la cengia alta, ma si trovava in difficoltà e chiedeva informazioni sul rientro. Dalle foto ricevute, i soccorritori avevano capito che i rocciatori si trovavano dalla parte opposta rispetto alla normale. Dopo aver spedito loro due relazioni, spiegando dove si trovavano esattamente e cosa avrebbero dovuto fare, li hanno invitati ad attendere le prime luci e ripartire all'alba, per non mettersi in condizioni di rischio dato che avevano già passato una notte in parete. Dopodiché è stato chiesto al personale del Rifugio Auronzo di andare a tranquillizzare i genitori dell'uomo, la cui madre già ieri mattina aveva avuto un malore causato dall'agitazione. Questa mattina i soccorritori hanno mandato un messaggio al rocciatore per sapere come stavano. Non ricevendo risposte, è stato chiesto ai genitori se volevano che intervenisse l'elicottero per una seconda perlustrazione. A risposta affermativa, è intervenuta l'eliambulanza di Treviso che ha imbarcato personale del Sagf per indirizzare l'equipaggio sulla via. Appena individuati, anche questa volta, pur essendo poco distanti da dove si trovavano ieri sera e malgrado il tempo in peggioramento, gli scalatori hanno rifiutato di essere imbarcati e l'elicottero è rientrato. Più tardi l'uomo ha iniziato a mandare foto degli ancoraggi e della vista della Cima Grande per far capire la propria posizione e avere indicazioni. Su sollecitazione a chiedere subito l'intervento del 118, se pensava di non riuscire a scendere viste le brutte previsioni del tempo, per non rendere molto difficile il loro rientro - e sottolineando la preoccupazione dei suoi genitori - l'alpinista non ha più risposto. Il Soccorso alpino sta continuando a monitorare la cordata.

Da quanto si legge, la suocera non è la sola a cui mandare il conto....
 
Diciamo che può capitare di allertare i soccorsi anche quando in realtà non è successo,ancora,nulla di grave.
Se una signora non vede rientrare il marito a casa la sera e non riesce a contattarlo ci sta che chiami la polizia anche se sono passate poche ore.
Se poi salta fuori che il marito non era rimasto vittima di un incidente ma aveva solo avuto un contrattempo e si era dimenticato il cellulare in ufficio amen.
In questo caso io penso che la suocera fosse giustamente preoccupata (si parla addirittura di un malore per l'agitazione) e che la responsabilità maggiore sia quella dei rocciatori che invece di rassicurare familiari e soccorritori a un certo punto hanno anche smesso di rispondere.
Come diceva Agricolo se i soccorritori avessero ignorato la richiesta della suocera e fosse successo qualcosa sarebbe venuto fuori un finimondo.
Per me gli unici responsabili restano i rocciatori.
 
E alla suocera la facciamo passare liscia?
Un minuto di volo di un elicottero da soccorso costa, a seconda del tipo di velivolo e della composizione dell’equipaggio, tra 90 e 140 euro. Al minuto.
Pagherá la suocera per la sua chiamata e la coppia per l'altra uscita, giusto che paghino perché non vi era reale situazione che richiedesse elisoccorso ( feriti o vittime ), ma uscirsene dando dei pirla resta comunque uno scivolone di bassa lega.
 
uscirsene dando dei pirla resta comunque uno scivolone di bassa lega.

Può essere. Ma ti trovi in una situazione oggettivamente pericolosa (e su questo credo non ci siano dubbi), ti chiamano più volte per sapere come sei messo e non rispondi, secondo me la definizione più appropriata è quella che ho indicato. O per lo meno, se fossi la madre/suocera, sarebbe la prima che mi viene in mente.
 
Aggiornamento

https://www.ansa.it/veneto/notizie/...ro-_f8c47819-11b1-487d-8dfa-a02c8944c41f.html

La cifra esatta la sta determinando il Suem 118 di Pieve di Cadore ma sarà un conto salato, tra 8 e 10mila euro, quello che verrà presentato per il salvataggio con l'elicottero ai due alpinisti spagnoli recuperati ieri sulle Tre Cime di Lavaredo. Lo dice all'ANSA il primario del Suem 118 di Pieve di Cadore, Giovanni Cipolotti. "Sicuramente sarà a loro carico - spiega - perchè rientra nei casi in cui agli illesi è chiesto il ristorno totale delle somme dell'intervento".
 
io da una vita vado in montagna alta e ogni anno vedo gente sempre più improvvisata (mentalmente) ma attrezzata di tutto punto...
quello che non si portano dietro è non da credere
ma poi
una comitiva di 4 soggetti incommentabili arriva al venerdì e il giorno dopo ripartono perché lei (una dei 4) si è fratturata una gamba sul sentiero (pare stesse chattando)
elicottero in volo tutti i giorni, sempre a raccattare qualcuno di 'sti personaggi assurdi
Io vorrei sapere come faceva ad avere sufficiente segnale. Se devo sempre guardare qualcosa, preferirei il dispositivo GPS.
 
...salvo poi, se i due fossero volati giù dallo strapiombo (eventualità non così peregrina, a giudicare dalle foto), sparare a palle incatenate contro i soccorsi che non intervengono..... proprio vero che come la fai la sbagli.

Su questo non v'è dubbio.
O sei Gian Piero Motti, pace all'anima sua grande uomo, e in solitaria scali pareti e montagne in spirito ascetico, e se cadi e muori o congeli nessuno mai lo saprà fino a quando non recupereranno il tuo corpo...
oppure, se te ne vai sulle tre cime (!!!) con la moglie in cordata e la suocera che t'aspetta di sopra che si preoccupa, fai il sacrosanto piacere di accettare (e chiedere pure SCUSA)
i soccorsi che ti vengono messi a disposizione, dal momento che un occhio esperto di chi la montagna la vive ha rilevato che magari,
forse, pochino-pochino, sei in una situazione di pericolo...
(e difatti finisce che l'aiuto lo accetti stremato)

1 cacciare fuori i quattrini
2 chedere scusa a tutti
3 riconsiderare seriamente certe imprese in solitaria
 
Back
Alto