<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La guerra del panino | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

La guerra del panino

Voglio proprio vedere un pasto completo a 1,85 euro....tra l'altro nel calcolo bisognerebbe includere il gas, l'energia elettrica e l'acqua per il lavaggio.
Possiamo affermare che quel prezzo è "politico" nel senso che copre solo una parte del servizio, il resto lo mette il comune (quelli in attivo) ricavandolo dalla fiscalità locale.
 
Possiamo affermare che quel prezzo è "politico" nel senso che copre solo una parte del servizio, il resto lo mette il comune (quelli in attivo) ricavandolo dalla fiscalità locale.

io intendevo che volevo confrontare un pasto fatto a casa che costi meno di 1,85 Euro.che è la cifra minima con Isee basso con un pasto in mensa sotto la supervisione di dietologi, e con la possibilità di scelta vegana, no salumi, x celiaci e altre opzioni
 
L'integrazione è una chimera per chi non si vuole integrare. Proprio il Veneto, fatte salve le eccezioni fisiologiche, ne è un esempio.


OT: dipende cosa si intende per “integrazione”.
Ho vissuto 8 anni in Inghilterra, lavorando sia in un ambiente pieno di “inglesi” (metto il virgolettato perchè erano la maggior parte inglesi di passaporto ma per lo più figli di emigranti ex-commonwealth) sia in un ambiente dove ci sono italiani, spagnoli, portoghesi, polacchi ecc e ho constatato che la VERA integrazione è difficile direi quasi impossibile. Al massimo direi che la cosa viene “sfumata” tra paesi del sud europa e paesi nordici ma manco tanto.
Alla fine i “gruppi” erano inevitabili: italiani con italiani ecc.

In Veneto a Cittadella mia moglie ha i parenti da 40 anni stanno la, dire che sono INTEGRATI è un parolone. Di “veneto” non hanno preso nulla sono rimasti Campani-inside.
Inoltre lo posso confermare anche adesso che vivo in Lombardia, anche qui ci sono tantissimi seconde generazioni figli di emigrati dal sud e sono abbastanza chiaramente riconoscibili dagli autoctoni.
E dico PURTROPPO, ma è così.
Perchè integrarsi non vuol solo dire avere rispetto o essere rispettati, lavorare e pagare le tasse (fino a li è facile) ma anche assimilare tradizioni, usi, cultura e mentalità del posto (questo secondo step è difficile).
 
ovviamente il tutto si può dire in modo più tranquillo e senza sgradevoli appellativi, ricordando che il forum non è uno spazio privato di sfogo, e neanche una delle tante 'camere dell'eco' che intasano la rete.


Come si può definire un sindaco che fa la propaganda politica sulla pelle (e lo stomaco) dei bambini?
Mi vengono in mente solo insulti.

E la cosa grave non è solo questa, piuttosto che si propaghi il cancro del pensiero che i servizi possano essere meramente mercificati o peggio ridotti ad una fonte di lucro.
 
ma piuttosto è un luogo dove lo sviluppo della personalità dei singoli alunni e la valorizzazione delle diversità individuali devono realizzarsi nei limiti di compatibilità con gli interessi degli altri alunni e della comunità», con «regole di comportamento» e «doveri cui gli alunni sono tenuti», con «reciproco rispetto, condivisione e tolleranza».

in pratica, il bimbo delle isole bau bau non può portare a scuola
la zuppa di chicchi piripacchio e divertirsi a sputazzarli per l'intera mensa scolastica come se fosse in spiaggia

o qualcosa del genere
Altro rischio (in effetti poco frequente ma possibile) del pasto portato da casa: i bambini si scambiano i cibi e potrebbe succedere qualche problema con intolleranze ecc. o qualcuno si ammala e non si sa esattamente cosa ha mangiato.
 
Come si può definire un sindaco che fa la propaganda politica sulla pelle (e lo stomaco) dei bambini?
Mi vengono in mente solo insulti.

E la cosa grave non è solo questa, piuttosto che si propaghi il cancro del pensiero che i servizi possano essere meramente mercificati o peggio ridotti ad una fonte di lucro.

Forse non abbiamo molto chiare le dinamiche del forum, se un Mod interviene come sono intervenuto io non è per discutere del tema del topic ma per sottolineare un comportamento di un utente che non è stato molto consono sia al regolamento che al clima del forum, quindi avendo accettato il tutto al momento dell'iscrizione se ne prende atto e si fa in modo di non ripetere questo comportamento, spero che ora sia chiaro il messaggio e che si posso continuare in un clima più piacevole e mi preme ripetete a beneficio di tutti che il forum deve restare fuori da temi e comportamenti che ora sono molto frequenti in rete ma che qui sono fuori luogo perche questo è lo spazio messo a disposizione da una prestigiosa pubblicazione automobilistica.
Grazie
 
OT: dipende cosa si intende per “integrazione”.
Ho vissuto 8 anni in Inghilterra, lavorando sia in un ambiente pieno di “inglesi” (metto il virgolettato perchè erano la maggior parte inglesi di passaporto ma per lo più figli di emigranti ex-commonwealth) sia in un ambiente dove ci sono italiani, spagnoli, portoghesi, polacchi ecc e ho constatato che la VERA integrazione è difficile direi quasi impossibile. Al massimo direi che la cosa viene “sfumata” tra paesi del sud europa e paesi nordici ma manco tanto.
Alla fine i “gruppi” erano inevitabili: italiani con italiani ecc.

In Veneto a Cittadella mia moglie ha i parenti da 40 anni stanno la, dire che sono INTEGRATI è un parolone. Di “veneto” non hanno preso nulla sono rimasti Campani-inside.
Inoltre lo posso confermare anche adesso che vivo in Lombardia, anche qui ci sono tantissimi seconde generazioni figli di emigrati dal sud e sono abbastanza chiaramente riconoscibili dagli autoctoni.
E dico PURTROPPO, ma è così.
Perchè integrarsi non vuol solo dire avere rispetto o essere rispettati, lavorare e pagare le tasse (fino a li è facile) ma anche assimilare tradizioni, usi, cultura e mentalità del posto (questo secondo step è difficile).
Per me il secondo step non esiste proprio, e lo trovo anche giusto. Perché dovrei assimilare tradizioni che non mi appartengono? Quando c'è il rispetto reciproco di regole, diritti e doveri, per me va bene così. Io se mi trasferissi all'estero resterei sempre veneto inside, quindi non pretendo che uno che arriva dall'altra parte del mondo diventi padovano.... Basta che sia chiaro che qui le regole sono le mie e non le sue, delle sue tradizioni non mi interessa, come a lui non interessano le mie. Sì può essere amici pur essendo diversissimi, così come si può starsi sui maroni pur essendo uguali...
 
Per me il secondo step non esiste proprio, e lo trovo anche giusto. Perché dovrei assimilare tradizioni che non mi appartengono? Quando c'è il rispetto reciproco di regole, diritti e doveri, per me va bene così. Io se mi trasferissi all'estero resterei sempre veneto inside, quindi non pretendo che uno che arriva dall'altra parte del mondo diventi padovano.... Basta che sia chiaro che qui le regole sono le mie e non le sue, delle sue tradizioni non mi interessa, come a lui non interessano le mie. Sì può essere amici pur essendo diversissimi, così come si può starsi sui maroni pur essendo uguali...

Sono d’accordo solo che il rispetto delle regole (tue/nostre) diritti e doveri, viene più “naturale” se un individuo viene accettato in una determinata società.
Ghettizzare un gruppo etnico (o anche non etnico) di sicuro non “lubrifica” il buon andamento sociale.
In questo caso, discriminare fin da bambini chi mangia in mensa e chi si porta il panino da casa in base al fatto che la famiglia di appartenenza sia in grado o meno di sostenere una determinata retta scolastica è un principio per mettere dei paletti “IO qui e TU li” che sono le basi per costruire una società CLASSISTA in stile Usa che è proprio quello che andrebbe evitato.
 
Per me il secondo step non esiste proprio, e lo trovo anche giusto. Perché dovrei assimilare tradizioni che non mi appartengono?

Beh potrebbero essere tradizioni piacevoli.
Ad esempio la cucina locale,anche perchè quando ci si trasferisce all'estero è difficile continuare a mangiare come a casa.
Se poi invece ci sono tradizioni o usanze che non piacciono le lasci ai locali.
Io conosco un signore che si è sposato con una svedese,non sono certo però potrebbe anche essere finlandese,e mi raccontava che la moglie si era abituata a certe usanze che nel suo paese non esistevano.
Come ad esempio l'abitudine di mangiare a orari prestabiliti,mi diceva che lei era abituata a mangiare quando sentiva appetito ma dopo anni di matrimonio se lui tarda per pranzo e non avvisa lei gli fa un cazziatone.
Più integrata di così si muore...

Quando c'è il rispetto reciproco di regole, diritti e doveri, per me va bene così.

Già quello sarebbe un enorme esempio di integrazione.

Io se mi trasferissi all'estero resterei sempre veneto inside, quindi non pretendo che uno che arriva dall'altra parte del mondo diventi padovano...

Credo che sia impossibile anche trasferendosi su Marte non rimanere veneti inside,ma vale anche per molte altre regioni.

delle sue tradizioni non mi interessa, come a lui non interessano le mie

Invece io penso che possano essere interessanti,poi ovviamente conoscere le tradizioni altrui (sia quando si è ospiti sia quando si ospita) non significa doverle adottare.
In questo modo penso che sia più facile convivere anche con le tradizioni che a prima vista appaiono più bizzarre.
Se il mio vicino di casa usasse molto l'incenso,che a me fa venire un po' di mal di testa,sarei più comprensivo credo se scoprissi che fa parte di un rituale religioso.
 
Sono d’accordo solo che il rispetto delle regole (tue/nostre) diritti e doveri, viene più “naturale” se un individuo viene accettato in una determinata società.
Ghettizzare un gruppo etnico (o anche non etnico) di sicuro non “lubrifica” il buon andamento sociale.

Concordo.
In certi casi è la stessa comunità ospite a isolarsi ma spesso c'è una sorta di diffidenza reciproca che magari fa si che persone molto simile per età,esperienze e abitudini non si frequentino come se tra loro ci fosse un muro invisibile.
 
caffè e latte non si integrano, formano il caffelatte.
se metti una punta di bianco in una tazza colma di nero e poi mischi, puoi scioccamente pensare che il bianco sia sparito, ma in realtà quello che osservi è un grigio molto scuro.
E a furia di punte di bianco arrivi ad un nuovo colore, il grigio.
Il concetto di base dell'integrazione sta nell'assimilazione, che richiede tempo e generazioni, ma infallibilmente genera qualcosa di nuovo.
Da sempre a qualcuno ciò non piace, ma è un problema suo.
Su nostro pianeta esistono popolazioni che ancora hanno tracce nel proprio genoma di Homo Neanderthal...
l'ntegrazione (se a qualcuno questo termine, anche giustamente, non garba ne escogiti uno diverso) ossia l'assimilazione governa il pianeta Terra da milioni di anni, facciamocene una ragione.
 
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